Quartiere INACASA Rosta Nuova, Reggio Emilia | Enea Manfredini

Reggio Emilia / Italy / 1956

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Bibliografia:


1959 - “Casabella-Continuità”, n.223, gennaio, pp. 19-23;
1959 - “Casabella-Continuità”, n.225, marzo, p. 54;
1978 - Housing in Europa, ed. Luigi Parma, Bologna, pp. 308-309;
1981 - “Parametro”, n. 97, giugno, pp. 47, 63;
1988 - Storia dell’Urbanistica: l’Europa del secondo dopoguerra, Laterza, Bari, p. 502;
1989 - Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, pp. 136-141;
1991 - S. Zanichelli, Itinerari reggiani di architettura moderna, Alinea, Firenze, p. 132;
1995 - “Edilizia Popolare”, n.241, settembre ottobre, p. 61;
1998 - Franco Albini, 1905-1977, Electa, Milano, pp. 334-335;
2008 - Opera contenuta nella selezione ristretta IBC di opere di valore storico architettonico in Architettura in Emilia-Romagna nel secondo novecento, Clueb, Bologna, 2005;
2011 - A.Zamboni, C.Gandolfi, L' Architettura del Novecento a Reggio Emilia, Mondadori, Milano, pp.67, 69, 242, 243;
2017 - Casabella, n.875/876, luglio agosto, pp.10-25;
2017 - Il quartiere Rosta Nuova: l'idea di città e il "tempo del progetto", Pacini ed., Pisa, pp.14-45;
2020 - R. Gargiani, Razionalismo emozionale per l'identità democratica nazionale 1945-1966, Skira, Milano, p. 257.


L’idea di città costituisce il principale criterio di aggregazione degli edifici in linea nel quartiere INA-Casa Rosta Nuova del 1956 (…). Il nucleo del quartiere, spazio individuato in posizione baricentrica, è attraversato da una via che allude ad alcune caratteristiche e proporzioni ricorrenti nelle strade urbane; in prossimità della piazza centrale gli edifici sono composti da quattro piani, anziché tre, e dotati di portici e negozi, a sottolineare il carattere maggiormente pubblico del sito. Il linguaggio adottato, unitamente all’uso di materiali quali il mattone faccia a vista e i coppi in cotto della copertura a due falde con gronda sporgente, è mutuato ed elaborato dalla ricerca svolta da Manfredini in progetti quali l’asilo di Aiola a Montecchio, del 1952, la chiesa della Vecchia a Vezzano sul Crostolo e la casa di montagna in alta val di Secchia del 1956.
Sul perimetro del quartiere è prevista la costruzione di case isolate a quattro piani per evitare una frattura tra il quartiere e il tessuto edilizio esistente nelle immediate vicinanze. Sono previsti spazi per la chiesa, l’asilo, per il mercato, per il centro sociale, un campo per il calcio, giardini per il gioco e per il passeggio e una scuola elementare.
(da Vittorio Prina, Enea Manfredini, architettura della residenza, “Edilizia Popolare”, n. 241, settembre ottobre 1995, p.61)

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    Bibliografia: 1959 - “Casabella-Continuità”, n.223, gennaio, pp. 19-23;1959 - “Casabella-Continuità”, n.225, marzo, p. 54;1978 - Housing in Europa, ed. Luigi Parma, Bologna, pp. 308-309;1981 - “Parametro”, n. 97, giugno, pp. 47, 63;1988 - Storia dell’Urbanistica: l’Europa del secondo dopoguerra, Laterza, Bari, p. 502;1989 - Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, pp. 136-141;1991 - S. Zanichelli,...

    Project details
    • Year 1956
    • Main structure Reinforced concrete
    • Status Completed works
    • Type Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Multi-family residence
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