“L’ Arredamento della casa per tutti", Concorso per la Triennale (con Franco Albini), Milano | Enea Manfredini

Bibliografia: 

1981 - “Parametro”, n. 97, giugno, p.26;
1987 - M. Cristina Tonelli Michail, Il Design in Italia 1925-1943, Laterza, Bari, pp. 84, 133;
1988 - “Dossier di urbanistica e cultura del territorio”, a.VIII, n. 1, gennaio febbraio, p. 73;
1989 - Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, pp. 44-47.

“(…) La costruzione dell’abitazione nel periodo che seguirà l’avvento della pace, assumerà aspetti che per ora nessuno può precisare. Però fin d’ora si possono prevedere alcuni dei possibili orientamenti secondo i quali si indirizzeranno i concetti di costruzione delle abitazioni e le condizioni di vita di buona parte della popolazione (…) Bene o male costruite le case, si verificherà il fenomeno che tutte saranno immediatamente occupate, senza possibilità da parte degli occupanti di una scelta ponderata, data la fretta che ciascuno avrà e il timore di rimanerne privo, indugiando nella decisione. Molte famiglie perciò si troveranno ad abitare alloggi che non corrisponderanno alle loro necessità (…) Per le abitazioni di questa categoria di famiglie, costrette a un certo periodo di instabile dimora, si è pensato di studiare un arredo smontabile e costruito in serie: perciò facilità di trasloco e costo moderato. I mobili sono tutti smontabili: 38 elementi costituiscono la dotazione necessaria per costruire l’intero arredamento previsto, molti di essi uguali concorrendo alla formazione di diversi tipi di mobili .(…) Tutto è suscettibile di variazione consentendo dei “fuori serie” anche per simile arredamento di “serie”.
(dalla relazione di concorso)