Centro culturale, Milano | Enea Manfredini

Milan / Italy / 1940

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Bibliografia:


1941 -  “Casabella-Costruzioni”, n. 158, febbraio, pp. 24-26;
1960 -  “L’ Architettura: Cronache e storia”, n. 51, gennaio, p. 600;
1981 -  “Parametro”, n. 94-95, marzo-aprile, p.68;
1981 -  “Parametro”, n. 97, giugno, p.25;
1984 -  Il Razionalismo Italiano, Zanichelli, Bologna, pp. 178, 196-198, 204;
1988 -  “Dossier di urbanistica e cultura del territorio”, a.VIII, n. 1, gennaio marzo, p.70;
1989 -  Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, pp. 34-37;
1995 -  “Edilizia Popolare”, n.241, settembre ottobre, p. 49.


Costituito da tre corpi di fabbrica paralleli (di spessore doppio quello centrale) che intendono ridefinire l’isolato di Brera (…) il nuovo centro culturale di Milano, progettato dall’architetto Manfredini, è stato immaginato nella zona delimitata dalle vie Pontaccio, Borgonuovo, San Marco, zona centralissima ma costituita per la maggior parte da case vecchie. Solo pochi edifici di importanza notevole fanno eccezione tra cui il palazzo di Brera, il palazzo del comando d’armata, la Chiesa dei Carmelitani (…). Il centro è stato diviso in tre grandi gruppi: uno costituito dalle biblioteche, da quattro accademie scientifiche e letterarie, dall’accademia di belle arti, da pinacoteche e gallerie d’arte. Un altro costituito dal conservatorio musicale e auditorium e dal cinema teatro con relativo albergo. (…) Pareti di vetro conferiscono all’esterno un aspetto di lindore e chiarezza, e hanno il pregio di mostrare l’intreccio e la composizione degli elementi interni. (…)Valori armonici di materiali diversi giocano in studiati aggiustamenti. Un pezzo di muro bianco, un altro di vetro opaco, un altro di vetro trasparente, elementi aerei su uno sfondo azzurro di cielo, sono appoggiati a una base di vetro trasparente e inquadrati dal terrazzo e dal cornicione. Il ritmo esterno dell’edificio è quello musicale di un classico contrappunto: lo stesso tema che si ripete colorandosi diversamente, inquadrato da un’armonia principale; l’architettura che ne risulta è umanissima (1). E, ancora nell’ottica dell’ indagare la trasformazione urbana attraverso i servizi collettivi, il progetto dl 1940 di Enea Manfredini, tra i più giovani, per l’isolato di Brera nel quale vedo riassunte le potenzialità tipologiche ed espressive del razionalismo (2).
(1)  - Architettura di giovani in “Casabella-Costruzioni”, n. 158, febbraio 1941, p.24;
(2)  - E. Mantero, “La costruzione dell’autonomia”, in Il Razionalismo italiano, Zanichelli, Bologna, 1984, p.178)

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    Bibliografia: 1941 -  “Casabella-Costruzioni”, n. 158, febbraio, pp. 24-26;1960 -  “L’ Architettura: Cronache e storia”, n. 51, gennaio, p. 600;1981 -  “Parametro”, n. 94-95, marzo-aprile, p.68;1981 -  “Parametro”, n. 97, giugno, p.25;1984 -  Il Razionalismo Italiano, Zanichelli, Bologna, pp. 178, 196-198, 204;1988 -  “Dossier di urbanistica e cultura del territorio”, a.VIII, n. 1, gennaio...

    Project details
    • Year 1940
    • Work finished in 1940
    • Main structure Reinforced concrete
    • Status Unrealised proposals
    • Type Multi-purpose Cultural Centres / Theatres / Museums / Concert Halls / Art Galleries
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