appartamento | Alfredo Venturi

il  progetto di questo appartamento nasce dal bisogno dei proprietari di rinnovare la struttura interna dell'unità abitativa posta al settimo piano di un palazzo di periferia. Il primo aspetto che rende interessante il progetto è la natura dell'edificio, si tratta infatti di uno dei rari casi di prefabbricati italiani, costruito alla fine degli anni '70. La struttura è in C.A. tamponata con pannelli prefabbricati in C.A, alleggerito con argilla espansa. L'appartamento presentava delle caratteristiche funzionali contemporanee e spazialmente interessanti con una zona giorno completamente aperta e una veranda che chiudeva la terrazza. I problemi principali dell'abitazione erano l'acustica amplificata dalla struttura e la mancanza di spazi verdi vicini. Inoltre c'era la necessità di migliorare le performance dell'impianto termico dotato di vecchi convettori e infissi inadeguati. I primi obiettivi del progetto sono stati ottimizzare gli spazi, intensificare la polivalenza quindi il concatenamento degli usi. La camera padronale è stata trasformata in suite con bagno interno, cabina armadio, studio e piccola palestra in veranda. La sala da pranzo è stata completamente occupata dal tavolo di Carlo Scarpa. Le superfici del soffitto e della parete della sala sono rivestite con pannelli fonoassorbenti in finitura di bamboo, grazie ai quali è stato possibile ridurre i livelli acustici. L'ingresso è stato arredato e arricchito da una lastra di pietra con fossile (periodo carbonifero 300milioni di anni fa) che accoglie chi entra in casa. Curiosa la forma che ricorda due fiori, simbolo di benvenuto per chi entra. Il divano è stato scelto per la sua conformazione a più fronti, grazie ai quali è possibile adagiarsi orientandosi verso le diverse parti della casa. Per rispondere al problema del verde, in terrazza è stato disposto un giardino pensile con un tavolino e una panca dove godere la posizione protetta e assolata.