«Nuovi paesaggi urbani» XV Seminario e Premio di architettura | Ilario Tassone

A partir de una arquitectura de necesidades, la ausencia es mas evidente que la presencia.
Necesidad que deviene en el genesis de la esencial simpleza de los espacios.
En la villa, tessuto disgregato, periferico, che ospita una società marginale, “altra”, impone un’attenta valutazione delle modalità d’ intervento.

Leer el sitio. Un sitio vale por lo que es, y por lo que puede o desea ser.
De esta manera se comenzo a trabajar en la propuesta para la Villa 3.
Reconociendo las condicionantes, limitaciones de un espacio interior-exterior que queria ser y no podia, de dimensiones egoistas y ajenas a la forma de vivir de la gente del lugar.

La mirada. Tiene la capacidad inagotable de convertir lo cotidiano en algo extraordinario, de devolverle a los objetos de todos los dias el valor con nuevas soluciones.

En proceso. Durante el proceso de disegno, el Espacio fue sempre el eje principal y desde donde se partio para redefinir la impronta del barrio.
La intencion principal fue optimizar la utilizacion del espacio.
Potenciar, enriquecer, generar y proponer una situacion espacial necesaria, la publica: la calle; la semipublica: la corte interna; lo privado: los patios para formar parte de un Todo y no solo ser un tejido enfermo.

L’approccio progettuale, pur seguendo una linea radicale nel proporre la totale demolizione e nuova costruzione della villa, si sofferma su una dovuta riflessione rispetto al grado d’invasività che l’intervento progettuale può raggiungere, cercando di non snaturare il senso di spazialità esistente nella stessa.

Nuestro compromiso con las personas a traves de la arquitectura reconociendo sus problematicas, su realidad y el esfuerzo con el que han construido su lugar en la sociedad nos lleva a considerar, a mejorar sus valores, sus modos de vida y sus costumbres.

In una apparente sregolatezza rispetto ad un ordine geometrico, la villa è subordinata a contingenti necessità di occupazione dello spazio.
Il progetto registra la resistenza della villa a diventare tessuto urbano omogeneo e la interpreta attraverso il rispetto delle giaciture e delle collocazioni originali degli agglomerati che da densi si trasformano in compatti.
Tale densità si traduce nel progetto in una esasperata compattezza del tessuto fino a configurare percorsi che all’interno della villa appaiono come crepe che lo fessurano ed intaccano, trovando in alcuni punti spazi nuovi.

Vari livelli si sovrappongono per creare una stratificazione :
La trama principale, che presa come dato e allo stesso tempo vincolo per il progetto, ha sventrato l’insediamento per renderlo penetrabile, istituendo un ordine gerarchico nella fruizione delle manzane

I percorsi pedonali, che seguegono una traccia esistente regolarizzata fino a definire una
sotto-trama che si sviluppa indipendentemente dalla trama viaria principale;
Le cisterne d’ acqua che seguono la direzione della maglia della città di Buenos Aires, si sovrappongono al tessuto come terzo livello, diventando sistema misuratore, di orientamento e segnale metaforico di legame con la città. Esse hanno principalmente la funzione di riciclare l’ acqua e distribuirla alle varie unità abitative.

El ser de las cosas. La resolucion volumetrica era logica, la planta del edificio respondio a las funciones, orientaciones, jerarquias de las calles. En resonancia con la altura actual del barrio, la propuesta de la nueva tipologia se muestra como una masa, que se abre para dejar entrever los patios interiores.