Sisma/Ecobonus bonus 2021 | Alessandro RIGOSELLI

L'opportunità di realizzare gli accorgimenti necessari per un intervento Sisma/Ecobonus ha dato la possibilità in questo caso di trasformare un anonimo fabbricato condominiale a Mercogliano in un edificio NZEB. Questo attraverso la realizzazione di un avancorpo a struttura metallica in cui sono alloggiati :le tubazioni impiantistiche che convogliano l'energia geotermica e l'apparato di schermatura con funzione termoisolante e nel contempo più profonde e comode logge ombreggiate. Il progetto conterrà inoltre tutti i sistemi naturali e impiantistici ecosostenibili con una copertura in parte a verde del tipo "tetto a giardino"
La sigla NZEB sta per Nearly Zero Energy Building, ovvero un edificio ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima.
Un edificio NZEB è realizzato secondo i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica, integrato innanzitutto nel contesto, correttamente orientato, in grado di sfruttare al meglio le risorse naturali come il sole e il vento, ben isolato, alimentato ad energia rinnovabile e dotato di impianti tecnologicamente avanzati.
La concezione del presente progetto parte quindi dal presupposto che esso dovrà stabilire innanzitutto un rapporto di relazione attiva/passiva con la gamma più ampia di risorse energetiche naturali disponibili come l’aria, la luce, l’acqua, il terreno. La fornitura e l’approvigionamento energetico sono pertanto alla base del progetto anche se, almeno nelle intenzioni, tale aspetto si inquadra in una concezione più allargata del modo di vivere lo spazio definito da rapporti stretti con la natura e l’ambiente circostante.
Così ad esempio dal punto di vista del “confort” termico la giusta temperatura sarà assicurata dall’ uso della geotermia qui concretamente attuata nella forma più interessante, a livello di sfruttamento per fini domestici, quella a bassa entalpia (tra 20 e 80 °C): anche in questo caso riguarda lo sfruttamento del sottosuolo come serbatoio termico per riscaldare, prelevando calore in inverno, e raffrescare, cedendolo in estate. Questa forma energetica non richiede la necessità di sonde a grande profondità ed è praticamente sfruttabile ovunque.

Il calore deve essere captato il più possibile in inverno e fermato in estate, è importante garantire un buon livello di ventilazione naturale e di raffrescamento passivo e fare in modo che le dispersioni siano minime. Nei noti e ormai diffusi schemi di questo tipo di approvigionamento termico-energetico è possibile evidenziare come lo scambio termico, in un rapporto spontaneo e diretto, elimini o quantomeno riduca al minimo l’intervento della “macchina” o dispositivo artificiale meccanico (condizionatore, stufa, ecc.) che ovviamente comporta un consumo di energia inquinante.