Scorcio a Gello | Eva Grosso

Progettare in Toscana significa confrontarsi con un paesaggio caratterizzato da una natura incontaminata, da colline verdi, da vigneti e filari di cipressi ma anche con una tradizione antica di costruzioni elementari a carattere rurale: il casolare, abitazione poderale realizzata in pietra e composta da una sequenza lineare di stanze singole, ciascuna aperta sull’esterno, separate da muri chiusi con copertura a doppia falda. Il progetto, che sorge a Gello, un antico borgo ubicato su di un'altura sulla riva destra del fiume Cecina, è una reinterpretazione contemporanea di quella costruzione rurale tipica della Val di Cecina. In posizione dominante su di una collina, gli edifici, nel loro guscio lapideo privo di eccessive decorazioni, e nelle loro misurate proporzioni, si offrono al paesaggio come manufatti puri, discreti e silenziosi recuperando la propria identità ed appartenenza culturale alla matrice rurale del luogo. La scomposizione della casa in più corpi e lo sfalsamento degli stessi permette di “accogliere “il paesaggio al suo interno, determinando spazi interstiziali: i due patio sul fronte e a lato dell’edificio, forniscono all'edificio una “terrazza” sulla natura e costituiscono il cuore della vita esterna della casa; la scala di accesso, che si insinua tra i due corpi di fabbrica principali, invita gli ospiti ad esplorare gli spazi interni. Il programma funzionale è organizzato su due piani. Dal livello superiore, le scale conducono direttamente al cuore dell’edificio principale ove si apre la maestosa vista sullo scenario collinare. Il piano terra, completamente proiettato verso l’esterno non ha soluzione di continuità con il giardino: è lo spazio del soggiorno, della zona pranzo, dello studio e della cucina. In un continuo gioco di dislivelli dettato dal terreno in pendenza, i volumi ai lati della composizione accolgono le camere da letto con i rispettivi bagni. Il piano primo, dotato di accesso indipendente, ospita la camera padronale. Il progetto, se nel suo rigore compositivo e volumetrico interpreta fedelmente i temi formali tipici della tradizione toscana, all’interno, nel trattamento dei materiali e nell’arredo, vuole rivendicare la sua contemporaneità. Le piastrelle in pietra scura, combinate a pezzi iconici di arredamento anni 60, danno un carattere moderno ed eclettico agli spazi interni ed esterni. Nel bagno principale, la finestra a nastro sopra la vasca incornicia il paesaggio e rappresenta la più evidente soluzione di rottura con la tipologia tradizionale.