“Idea progettuale per la cappella del cimitero comunale” | Giovanni Mattucci

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

Da un’attenta lettura del bando e delle planimetrie allegate, si è proceduto alla progettazione della cappella del cimitero comunale. Il progetto nasce come connubio di più elementi, quelli legati alla forma, alla funzione, alla simbologia, ai materiali usati, cerchiamo di analizzarli unitariamente per meglio comprendere il risultato di questo percorso architettonico.

La forma
Prima di tutti, la forma , o meglio le forme che scandiscono il progetto per la nuova cappella del cimitero comunale, sono quella del cerchio e dell’ellisse.
Il cerchio delimita l’area sulla quale sorge la cappella, l’ellisse è la figura geometrica sulla quale è impiantata la cappella stessa. Sicuramente fattori estetico – percettivi hanno catalizzato la scelta su queste due figure geometriche, il cerchio è forse da sempre la figura geometrica che meglio rappresenta la centralità di un luogo, l’ellisse altro non è che una sua deformazione, lungo i due assi principali, quelli che nel cimitero stesso scorrono da Est a Ovest, quello principale e da Sud a Nord quello secondario.
I due assi di cui sopra, rappresentano due assi di simmetria sui quali si articola il cimitero, all’incrocio dei quali sta il luogo dove sorgerà la cappella.
Non abbiamo trovato una forma migliore di quella ellittica per dare l’idea di fulcro, ciò che una cappella madre deve rappresentare all’interno del suo cimitero.
Il cilindro che ne nasce dalla sua estrusione viene tranciato da un piano inclinato di circa 27° creando una copertura con una inclinazione del 50% circa.
Quindi ne scaturisce un oggetto architettonico fortemente rivolto verso l’ingresso del cimitero. Da questo punto vediamo sia la parte più bassa della cappella, che il suo punto di massimo, che tocca i 12 mt di altezza, facendo si che la cappella risulta percettibile da qualsiasi punto del cimitero. La parte anteriore si rastrema fino ai 4.5 mt di altezza permettendo, per via dell’inclinazione della copertura di cui accennavamo in precedenza.
Il cerchio che accoglie la cappella ha un diametro di 18 mt circa ed è scavato nel terreno per circa 35 cm, la pianta della cappella a forma di ellisse, ha gli assi di 15 e 12 mt rispettivamente in direzione Est-Ovest e Nord-Sud, compresi i muri esterni, internamente le due lunghezze massime sono di 14.20 e 11.20 mt. Lo spazio interno che ne scaturisce, è completato da una non eccessiva inclinazione della pavimentazione interna che si abbassa di circa 30 cm dall’ingresso al sagrato.

La funzione
La funzione che una cappella madre deve assolvere è quella di accogliere la salma nel momento dell’estremo saluto, prima della tumulazione e far si che i congiunti ricevano le condoglianze dalla popolazione presente.
Nella cappella da noi progettata tale rito avviene sul sagrato, dove trovano posto un piccolo altare e la base marmorea per il temporaneo alloggiamento della salma. I congiunti si disporranno a destra o a sinistra della base, indifferentemente, e il popolo troverà posto nelle circa 100 sedute presenti, per poi iniziare il saluto al defunto e ai parenti, quindi uscire da una delle porte laterali.
È ovvio che la cappella può anche essere adibita alla celebrazione della Santa Messa, in determinate occasioni.

La simbologia
Quando si progetta una cappella per un cimitero, a maggior ragione trattasi della cappella principale, non si può trascurare tutto ciò che ha a che fare con la spiritualità del luogo. Siamo di fronte al luogo spirituale per definizione. La cappella madre progettata aderisce a questa spiritualità attraverso una serie di simbologie che vanno, sicuramente, dalla croce inscritta sull’ellisse di copertura, che schermando la luce zenitale ne riflette l’ombra sulla pavimentazione , proprio in corrispondenza della base marmorea sulla quale viene disposta la salma, l’ombra della croce di copertura si scontra a terra con la croce disegnata dalla diversa cromia della pavimentazione, nonché dalla luminosità che entra dalla croce vetrata absidale. La forma ellittica stessa, della pianta, ha rappresentato nella letteratura architettonica, il simbolo dell’accoglienza.

I materiali
Fondamentalmente la cappella è costituita da una struttura portante prefabbricata con pannelli curvi di calcestruzzo precompresso gettati in stabilimento ed assemblati in opera. Lo spessore di tali setti è di circa 32.5 cm, e poggiano su fondazioni curve a bicchiere che garantisce l’alloggiamento dei pannelli di cui sopra. Altresì di prefabbricate in c.a.p. sono la struttura portante della copertura e il basamento della pavimentazione.
Una volta assemblata in loco la struttura portante dell’edificio, questo verrà rivestito esternamente con lastre di pietra locale a spacco naturale di varie pezzature, mentre internamente si userà un rivestimento semplicemente intonacato di un bianco puro. La pavimentazione interamente di marmo, presenta la parte cruciforme e l’anello perimetrale di colore bianco, mentre le parti interne saranno di colore verde. Le ampie vetrate che compongono il trittico di ingresso/uscite sono realizzate con vetro antiriflesso basso emissivo così come la vetrata di copertura e saranno prive di colore anche se leggermente offuscate. La luce zenitale verrà in ogni qual modo schermata dalla presenza di brise-solail di copertura in acciaio laminato. La croce “absidale” sarà in vetro anch’esso antiriflesso e basso emissivo, ma con riflessi colorati, dal blu al verde. Le paretine contro terra del cerchio saranno in calcestruzzo armato e gettato i opera e rivestito di mattoncini. L’area di calpestio interna al cerchio sarà pavimentata da un tappeto di erba naturale. Completa il progetto un anello di alberi di medio fusto disposti concentricamente rispetto all’area di progetto.

Per qualsiasi altro dettaglio si rimanda la visione degli elaborati grafici.