Recupero sentieri storici collina di Masino | Mario Tassoni

Il luogo
Il progetto interessa l’area collinare di Masino, coinvolgendo il territorio dei comuni di: Caravino, Cossano, in provincia di Torino alle seguenti coordinate: 45° 22’/23’ N - 7° 57’/59’ E.
La collina di Masino rappresenta la propaggine meridionale dell’Anfi¬teatro Morenico d’Ivrea. Una terra spostata lateralmente dalla lingua dell’enorme ghiacciaio, che si propendeva fuori dalle Alpi nel Pleisto¬cene medio (730.000 - 130.000 anni fa).
La morfologia della collina di Masino si caratterizza da sentieri che corrono perpendicolarmente alla costa, più o meno ampie, e da una dorsale che la percorre tutta orizzontalmente.

Il progetto
Il progetto prevede la costruzione di un circuito di pista di mountain-bike, sentieri natura e percorsi vita, attraverso il recupero funzionale di circa Km 10 di percorsi sentieristici; in parte già recuperati e in parte da recuperare con interventi di manutenzione straordinaria o interventi completi.
Sono previsti interventi leggeri ad impatto ambientale basso o nullo quali: la pulizia dei boschi, il consolidamento scarpate e recupero di movimenti franosi, la valorizzazione di spazi verdi ed aree pubbliche comunali mediante opere di arredo, la sistemazione di muretti a secco, la creazione di piccole aree di sosta e cartellonistica informativa e soprattutto l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Obiettivi.
L’obiettivo è quello favorire la pratica fisico – motoria e la relativa aggregazione sociale,in spazi non destinati in modo specifico all’impiantistica sportiva e nei quali si integrano diverse funzioni quali attività culturali ,associative e di ritrovo.
Il progetto si colloca in un’area d’importanza strategica sotto il profilo paesaggistico-storico culturale. Di fatto l’area presenta, disseminati, molti resti storici e archeologici di grande interesse quali: Il castello di Masino (XI sec.), l’area megalitica di Lucenta con i resti dell’altare di origine celta la Pera Cunca, le strutture difensive di origine longobarde e percorsi enogastronomici con la presenza di vigneti DOC di Erbaluce. Pertanto l’intervento significherebbe riqualificazione paesaggistica di questa parte di territorio per una migliore fruibilità.