Progetto di una biblioteca nella Piana Fiorentina | Alessio Marinero

La piana fiorentina rappresenta oggi nella città la massima espressione della prosaicità della città contemporanea, la sua espressione fisica più drammatica, il suo luogo più aperto e, infine, data la contiguità con l’aeroporto, il luogo deputato per l’arrivo a Firenze. Però la “piana” è anche il luogo del rapporto con le colline e le ville a mezzacosta, dei segni arcaici della colonizzazione romana che ha dato vita alla città. E’ proprio sulla presenza dei segni del castrum romano che si evolve il concept di questo progetto: un castrum insolito che non segue qui sulla piana il tradizionale orientamento “celeste” nord-sud, ma quello “terrestre” leggermente ruotato in senso orario probabilmente per accogliere lungo i solchi della centuriazione sulla terra, l’acqua proveniente da Monte Morello posto a nord-est. L’acqua e la terra diventano gli elementi generatori di questo progetto riproponendo i solchi ortogonali dell’antica centuriazione romana dai quali emergono volumi quadrangolari. La centuriazione diventa la regola generatrice e i suoi solchi diventano il segno fisico di questa regola: così come l’acqua proveniente dal monte colma il vuoto lasciato dai segni centuriali, il visitatore è accolto nella biblioteca per colmare il vuoto lasciato dalla mancanza di conoscenza.