Somnium | òrme studio

Somnium
Somnĭum è il momento in cui torniamo a casa e iniziamo una nuova storia, in cui dare al corpo e alla mente la giusta dimora, perché la dimensione del sogno non appartiene solo al momento del sonno. Da questa premessa è nato il progetto di far rinascere una poltrona, sottraendo da essa quanto ne nascondeva l'essenza, il nucleo fondante. Il processo ha mosso un passo indietro per poi compiere il decisivo passo in avanti con la rivelazione dell'anima di un oggetto: una poltrona per la lettura ma non solo, di una poltrona per l'immaginazione, di una postazione per guardare oltre, sopra e dentro di noi.
Somnĭum, dal latino, un nome che riecheggia i tanti volti del sogno: fantasia, fantasticheria, chimera, illusione. E proprio il latino, lingua di cultura per eccellenza, base del nostro parlare e immaginare moderno, ci conduce in questo viaggio che prende forma tramite una poltrona.
L'aspetto immateriale si unisce a quello materiale: Somnĭum porta fuori il contatto con il legno, dando valore e senso a ciò che la natura ci ha donato. L'eliminazione della vernice poliuretanica che ricopriva il legno, ha qui il ruolo di riconoscere all'albero il suo sacrificio, rendendolo visibile e riconoscibile al tatto. Togliendo lo strato “artificioso” si omaggia la natura e il suo eterno donarsi.
La struttura della poltrona è in multistrato di faggio, mentre braccioli e poggiapiedi sono in faggio massello. Il rivestimento di seduta e schienale è in poliestere nero con effetto vellutato.
Ogni cosa è pensata per l'abbandono a un lento e lieve dondolio che ci permette di tornare indietro nel tempo, a quando da bambini qualcuno ci cullava per farci addormentare.
Tutto viene sublimato da un'attenzione che va dalla testa ai piedi: il poggiatesta e l'inclinazione conduco lo sguardo verso l'alto; il poggiapiedi, in ottone per rendere onore alle nostre radici, concede ristoro ai nostri passi