Showroom e uffici Tstudio

Noventa padovana / Italy / 2006

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Tutti gli ambienti progettati sono distinti ed individuati, per singole situazioni o funzioni, ma sono collegati e connessi da un unico ideale percorso, dove alcuni elementi compositivi sono pensati in maniera unitaria (i materiali, i colori), altri come eccezioni (le luci, le forme). Identità e diversità dialogano senza necessariamente contraddirsi.
L’edificio industriale, un tempo sede di una falegnameria – oggetto di un recente e sapiente progetto di ristrutturazione- ospita lo showroom, ma conserva ancora nelle sue dimensioni e nel suo aspetto esterno, tutto il sapore di quelle archeologie industriali, che trovano in queste zone molti esempi di qualità e pregio. All’esterno sono stati installati dei sistemi modulari a led ad alto rendimento che creano un effetto wall-washer per tutta l’altezza dell’edificio valorizzandone l’aspetto architettonico.
Al piano terra (150mq. ca) si trova uno spazio per gli eventi organizzati da Tstudio: siano essi piccole mostre o le sfilate delle collezioni, ma anche e più semplicemente l’incontro informale con i clienti.
Qui è stata dedicata particolare attenzione al progetto della luce. E’ di 3 metri il diametro dei cerchi di PVC teso (Barrisol). Questi generano un’illuminazione che può essere, a scelta luce d’ambiente, o luce d’atmosfera, variandone semplicemente la fonte: neon o led RGB (Mareco-luce). L’effetto cromatico offerto dal sistema RGB a soffitto è integrato da un ulteriore PVC teso su uno dei lati lunghi del perimetro dotato dello stesso sistema che può funzionare autonomamente o sincronizzato con il primo. Sulla superficie di quest’ultimo pannello, un telo teso di 17 metri senza alcuna giunzione, è stata impressa una stampa che riproduce sagome di figure femminili e di elementi naturali. Questa gigantografia sintetizza in qualche modo un atteggiamento progettuale nel quale l’immagine ingrandita e retro illuminata, trasformandosi in parete vuole superare i suoi limiti fisici e funzionali traslando cioè la dimensione quotidiana del lavoro nella dimensione del sogno. Lo spazio è poi lasciato volutamente libero con pochi elementi di arredo per garantire la necessaria flessibilità alle diverse occasioni di uso dell’ambiente. Due grandi pannelli bianchi fissati alle colonne in cemento possono ruotare indipendenti per 180° garantendo la possibilità di inventare nuovi percorsi o visuali. Al centro dello spazio una lama di vetro nero riflette figure e luci, limitando fisicamente lo spazio che si replica invece virtualmente nel suo riflesso. Sul lato opposto della stampa tutta la parete e gli elementi che su di essa si attestano sono trattati con una finitura di calce a olio, l’intera superficie sembra così scolpita nella pietra iterando il gioco di opposti (in questo caso la leggerezza del PVC e la pesantezza della parete) che dà forma a tutto l’intervento.
Al piano superiore lo spazio più propriamente operativo si distribuisce su una superficie di 350 mq. su due livelli, collegati tra loro oltre che dalla scala principale anche da una scala interna. Lo spazio è qui organizzato per isole funzionali nelle quali non esiste una vera gerarchia ma è possibile un flusso dinamico delle persone e quindi delle idee. Gli spazi rispettano abitudini e automatismi ma non negano la possibilità della reinvenzione, e dell’interpretazione. I mobili per la gran parte realizzati su disegno sono grandi superfici di lavoro o capienti archiviatori perché nel luogo della cretività gli oggetti del processo operativo che si sovrappongono e si sostituiscono sono gli elementi che conferiscono il vero carattere allo spazio.
L’illuminazione in questo caso è più funzionale e meno scenografica, utilizzando gli stessi teli tesi del piano terra. La misura delle finestre viene replicata in forma scatolare su tutto il soffitto ottenendo una luce omogenea e ben distribuita.
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    Tutti gli ambienti progettati sono distinti ed individuati, per singole situazioni o funzioni, ma sono collegati e connessi da un unico ideale percorso, dove alcuni elementi compositivi sono pensati in maniera unitaria (i materiali, i colori), altri come eccezioni (le luci, le forme). Identità e diversità dialogano senza necessariamente contraddirsi.L’edificio industriale, un tempo sede di una falegnameria – oggetto di un recente e sapiente progetto di ristrutturazione- ospita lo showroom, ma...

    Project details
    • Year 2006
    • Work started in 2006
    • Work finished in 2006
    • Client privato
    • Status Completed works
    • Type Showrooms/Shops
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