Linee di Forza | Marco Ferruzzi

Riqualificazione Piazza Sant'Antonino Piacenza / Italy / 2006

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La proposta progettuale si articola sulla ricerca di una chiave di lettura fisico-percettiva e funzionale unitaria dello spazio della piazza S.Antonino, attraverso la scelta di un opportuno disegno della pavimentazione e dei materiali e con l’inserimento di elementi di arredo che, integrandosi nella trama della pavimentazione, definiscono una rinnovata identità della piazza e ne consentono una più gradevole fruibilità. Al disegno della pavimentazione ed all’alternarsi dei materiali sono altresì affidate la lettura percettiva della differenziazione degli spazi pedonali e carrabili e la definizione di una continuità rappresentativa con il tessuto urbano e costruito circostante.

L’idea alla base della soluzione progettuale riprende e valorizza le prospettive eterogenee individuate dai tre accessi alla piazza, ciascuno caratterizzato da un cono visivo che conduce ad una diversa percezione dello spazio: infatti, la morfologia stessa della piazza ora nasconde l’ampia zona verso via Verdi, se si proviene dalle vie Scalabrini e S.

Antonino, ora cela la struttura stessa della piazza e della basilica, se si proviene dalla via Verdi. Proprio la complessita` morfologica della piazza diventa punto di partenza per l’idea progettuale, che tende ad individuare una forma seguendo le linee di forza intrinseche nella natura stessa del luogo. Queste si materializzano nella trama della pavimentazione attraverso un`ossatura di raggi in lastre di pietra chiara, che suggeriscono una chiave di lettura dello spazio dai diversi accessi alla piazza. I percorsi tracciati dalla raggiera in pietra

si integrano e si completano nel disegno dei trottatoi, la cui presenza è valorizzata quale elemento di transizione tra i materiali costituenti la pavimentazione e tra i corrispondenti spazi funzionali.

La base della pavimentazione è realizzata attraverso un’opportuna alternanza di sestini di cotto e cubetti di porfido, che identificano rispettivamente gli spazi pedonali e carrabili: alla scelta dei materiali si è affidato anche l’obiettivo di integrazione coerente con il tessuto urbano e costruito circostante. All’alternarsi di materiali è affidata anche la valorizzazione dell’ingresso principale della basilica.

Alla scelta progettuale di unificare la percezione degli spazi si affianca, integrandosi, quella di rinnovare l’identità della piazza attraverso l’inserimento di un elemento distintivo che la caratterizzi e che al tempo stesso ne realizzi anche l’unificazione funzionale, rendendo godibile la fruizione dello spazio in sé. E’ infatti chiaro che le importanti funzioni degli edifici ad essa prospicienti, in particolare la presenza del teatro Municipale, della basilica di Sant’ Antonino e della chiesetta di S. Maria in Cortina, suggeriscono la creazione di un ambiente che si connoti per una percezione di aggregazione e di permanenza e non come semplice luogo di transito.

L’elemento unificatore e caratterizzante è individuato nell’inserimento del verde e dell’acqua. In particolare, in corrispondenza delle aree di sovrapposizione dei coni visivi, sono inserite delle aiuole ed una fontana a vasca bassa integrata con sedute: la forma di tali elementi riprende senza soluzione di continuità quello della pavimentazione, in modo da inserirsi in modo armonico e senza interruzione nel “suggerimento” alla percezione visiva dello spazio della piazza, così da fornire un elemento di riconoscibilità allo spazio della piazza da qualunque accesso.

La fontana inserita in corrispondenza della facciata laterale della basilica si interrompe a cavallo della zona carrabile e si completa in corrispondenza della vasca lunga posta di fronte all’ingresso del teatro Municipale. In questo modo la presenza dell’elemento acqua, nella suggestione dell’immergersi in corrispondenza dell’area carrabile e del riemergere in corrispondenza delle zone pedonali, definisce un’ulteriore cucitura del tessuto della piazza ed al tempo stesso ne facilita la leggibilità delle funzioni. La soluzione progettuale valorizza anche il prospetto laterale della basilica, la cui rampa di accesso per i diversamente abili è ridisegnata e ricollocata in armonia con il verde introdotto.

La lettura complessiva della nuova percezione dello spazio è completata dal posizionamento di filari di alberi, inseriti in coerenza con le scelte progettuali precedentemente descritti.

Le soluzioni progettuali adottate impongono una riduzione dello spazio carrabile a servizio della viabilità individuale e collettiva, nel solco delle prescrizioni degli strumenti urbanistici e delle linee programmatiche espresse dall’Amministrazione Comunale. In particolare, la funzione di capolinea di linee urbane è stata ritenuta incompatibile con l’obiettivo di valorizzazione della componente pedonale della piazza; si è inoltre scelto, quale elemento caratterizzante, di eliminare anche la fermata degli autobus, potendosene facilmente prevedere l’arretramento lungo la via Giordani, a ridosso della piazza stessa. In questo modo lo spazio carrabile è riservato al solo transito dei veicoli, cui è riservata una carreggiata di larghezza corrispondente a quella di una strada a doppio senso in asse sia con via Giordani. Altrettanto spazio è a disposizione per l’accesso ai passi carrabili in direzione di via Verdi, in corrispondenza del varco posto tra la fontana prospiciente il teatro Municipale ed il palazzo Zanardi-Landi. E’ opportuno sottolineare che la configurazione della piazza nella soluzione progettuale adottata è compatibile con l’esercizio di linee di autobus nella sola direzione via Giordani-via Sant’Antonino, essendosi ritenuta la presenza di una rotatoria incompatibile con la fruibilità degli spazi pedonali. Peraltro – ed è questo un elemento di forza del progetto – il disegno della pavimentazione e dell’aiuola posta davanti all’ingresso laterale della chiesa possono essere agevolmente adattati ad una disciplina di circolazione dei mezzi pubblici che, ancorché non auspicabile, ricalchi quella attuale.

Particolare attenzione è stata posta nella definizione degli elementi che consentissero di leggere ed identificare chiaramente gli spazi pedonali da quelli per la circolazione veicolare, preservando al tempo stesso perfetta compatibilità col disegno scelto per la pavimentazione: a tale scopo si è riservato, come detto, il porfido per la parte carrabile ed il cotto per la parte pedonale. Inoltre, in corrispondenza della zona carrabile la raggiera delle direttrici dei coni visivi si infittisce, quale ulteriore elemento di differenziazione; in questo modo si realizza al tempo stesso una trama che valorizzi la presenza del trottatoio. Per ragioni di sicurezza si è comunque prevista la presenza di dissuasori, il cui posizionamento è ancora una volta integrato nel disegno complessivo delle raggiere; nel progetto si prevede anche la possibilità di inserire dissuasori mobili a scomparsa nella pavimentazione in corrispondenza della corsia di accesso ai passi carrabili.

Particolare attenzione è stata posta alla fruibilità dello spazio per i diversamente abili: si è esclusa la presenza di marciapiedi in tutto lo spazio oggetto di intervento, riprendendo in tal senso la lettura storica della piazza nella quale la presenza dei marciapiedi è definita solo visivamente, ancora una volta attraverso scelte di materiali, e non attraverso sopraelevazione rispetto al piano carrabile. Come detto, anche la passerella di accesso alla basilica è stata ridisegnata ed integrata nella soluzione progettuale.

Per quanto attiene all’illuminazione generale, si è privilegiato il mantenimento dello status quo con la sola sostituzione delle attuali mensole murali con elementi di design innovativo. E’ inoltre parte integrante del progetto l’illuminazione dei dissuasori e del percorso dell’acqua nelle fontane a vasca bassa, in modo tale da poter permettere la lettura dello spazio urbano anche di notte. Si segnala infine che in corrispondenza dei raggi in pietra bianca è possibile incassare dei proiettori da terra in modo da valorizzare le facciate degli edifici prospicienti la piazza.

In conclusione, la proposta progettuale si impernia sulla centralità del disegno della pavimentazione e sulla scelta dei materiali quali elementi centrali sui quali costruire la rispondenza agli obiettivi di sicurezza, vivibilità e fruizione dello spazio, di continuità e coerenza rappresentativo-formale con l’ambiente circostante, e soprattutto di valorizzazione dello spazio della piazza come spazio unitario e fruibile in sé. In questo senso, l’introduzione discreta degli elementi verde ed acqua sottolinea la valorizzazione dell’identità della piazza come elemento integrato nel tessuto urbano ed al tempo stesso di elevata riconoscibilità.
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    La proposta progettuale si articola sulla ricerca di una chiave di lettura fisico-percettiva e funzionale unitaria dello spazio della piazza S.Antonino, attraverso la scelta di un opportuno disegno della pavimentazione e dei materiali e con l’inserimento di elementi di arredo che, integrandosi nella trama della pavimentazione, definiscono una rinnovata identità della piazza e ne consentono una più gradevole fruibilità. Al disegno della pavimentazione ed all’alternarsi dei materiali...

    Project details
    • Year 2006
    • Client Comune di Piacenza
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
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