Ampliamento casa di riposo 'Lodovico Martelli' - 1° classificato | Rossiprodi Associati

Figline Valdarno / Italy / 2009

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Concept Creare un grande spazio centrale, luogo di identificazione, polo di attrazione e nucleo di vita attiva, intorno al quale tutte le attività della casa graviteranno. E’ uno spazio di presenze, ma anche di interazione e di vedute, la sua spazialità generosa deve comprendere diversi ballatoi che vi si affacciano, corridoi che lo circondano, camere che vi si attestano, proprio come il teatro e la scena dell’esistenza. Questa idea trasforma l’articolazione della vecchia villa, ovvero ne riforma gli spazi ispirandosi al suo ordine tipologico, che comprendeva un sistema di distribuzione imperniato su una sala centrale a forma ottagonale. Anche l’organizzazione ne risulta trasformata, secondo modelli che ripetono – a scala maggiore – la matrice originale della grande sala da pranzo e soggiorno ottagonale intorno alla quale si organizzava tutta la villa. Gli affacci sul nuovo grande spazio centrale saranno costituiti da terrazze e spazi collettivi, oltre che da spazi di distribuzione. Una copertura vetrata conclude superiormente lo spazio, lascia penetrare la luce e illude di essere quasi in un luogo a cielo aperto. Un corpo costruito si erge a limitare lo spazio centrale della corte e ricostruisce il margine su via Petrarca. Ospita spazi comuni al piano terreno, alcune camere e uno spazio tecnico e di accesso alla copertura in alto. All’esterno la nuova addizione rispetta i margini dell’impianto preesistente, si avvicina alla torre delle scale, senza lambirla, prosegue il corpo laterale; dei diversi piani viene raccontata la struttura, schermate le pareti con dispositivi mobili in legno, alternati a alcune grandi vetrate. Il materiale scelto per esprimere il nuovo intervento rivela il desiderio di introdurre presenze non murate, ma esili e temporanee, semmai ispirate dalle problematiche della sostenibilità o del paesaggio naturale dei boschi circostanti. Alcune teche si esibiscono e si proiettano verso gli scenari della via. Descrizione del progetto L''attuale conformazione della ASP “Martelli” è caratterizzata dalla presenza di due corti contrapposte racchiuse dagli ampliamenti della Villa. La fruizione della corte posta sul retro è condizionata dalla vicinanza di Via Petrarca che non consente la tranquillità necessaria allo svolgimento di attività all''aperto degli anziani; l''altra corte risulta più riparata, ma gli ambienti che vi si affacciano presentano destinazioni d''uso incompatibili con la presenza di anziani (lavanderia, stireria, ecc.). Il nuovo ampliamento della volumetria rappresenta l''occasione per ripensare gli spazi esterni: da un lato la creazione di un corpo di collegamento fra le due ali esistenti rende possibile la protezione della corte dal traffico; dall''altro lato l''esternalizzazione di alcune attività e la creazione di un sistema porticato lungo i fronti esistenti permette un migliore sfruttamento del giardino alberato. Il progetto si avvale della presenza di queste due corti per sviluppare il rapporto fra utenti della casa di riposo ed esterni (siano essi parenti o semplici fruitori dei servizi aperti al pubblico), che nelle soluzioni adottate dalla maggior parte delle strutture esistenti diventa problematico; anche l''attuale situazione della ASP “Martelli” non facilita gli scambi con i visitatori ed in generale si può notare un senso di chiusura al “mondo esterno”. Apparentemente può sembra re paradossale pensare di poter aprire la casa di riposo al contatto con l''esterno chiudendone gli spazi che maggiormente la mettono in relazione con la città. Il volume progettato, invece, cerca di rispondere alla necessità di rendere gli ospiti della struttura il più possibile partecipi della vita di Figline. Il fronte lungo Via Petrarca assume quindi il duplice intento di rispondere alla necessità di rappresentatività di questo lato della ASP “Martelli”, che attualmente appare più “modesto” del monumentale prospetto della Villa su Via della Resistenza, e di mettere in relazione gli anziani con i passanti ed il vicinato nel rispetto della privacy di cui comunque devono godere nei momenti di riposo. La facciata è stata quindi pensata sovrapponendo ad un sistema tradizionale di muratura intonacata a filo con l’attuale fronte sulla strada, una seconda facciata di persiane in legno orientabili che assolvono alla necessità di chiusura all’introspezione; la configurazione mutevole della facciata in base alla posizione dei pannelli palesa l’attività interna in contrapposizione con la muta staticità di una facciata tradizionale. I pannelli sono interrotti dalla presenza di due bow-window che esaltano la “trasparenza” ambiguamente celata dei pannelli e consentono ad alcuni ospiti di godere dell’affaccio sull’esterno. Il bow-window più ampio presenta un vetro serigrafato con il logo della ASP “Martelli” che, oltre ad assolvere ad una funzione didascalica e pubblicitaria, graficizza il nuovo rapporto che la struttura cerca di instaurare fra gli anziani e la cittadinanza. Il piano terra è completamente vetrato consentendo dall’esterno la penetrazione visiva fino alla corte interna coperta, vero nucleo della vita sociale della casa di riposo, e dall’interno il piacevole affaccio sulla striscia verde posta a filtro della strada. Sui muri che risolvono il dislivello fra questo spazio verde e la SR69 sono previsti rampicanti che alimentano la sensazione di un affaccio sul verde dall’interno. Oltre ad interessarsi del rapporto con il “mondo esterno” il progetto si concentra anche sulla socializzazione all’interno della struttura. La grande corte coperta rappresenta il fulcro del progetto perché assomma attorno ad un unico spazio tutte le principali funzioni della casa di riposo. Il grande soggiorno per oltre 200 persone al piano terra rappresenta una grande “piazza” coperta nella quale confluiscono le persone che fruiscono delle molteplici attività della struttura, e che sono prevalentemente concentrate a circondare tale ambiente. Ai piani superiori, invece, i soggiorni al piano sono distribuiti su ballatoi molto ampi che consentono la normale distribuzione orizzontale oltre ad un affaccio diretto sul grande soggiorno: in questo modo i degenti possono uscire dalle proprie camere e trovare a breve distanza un luogo dove soggiornare senza necessariamente scendere al piano terra. Attraverso l’ausilio di piante da interni o di altri diaframmi leggeri è possibile inoltre personalizzare tali spazi per creare microambienti più raccolti, idonei alle normali attività quotidiane (giocare a carte, conversare, assistere dall’alto agli spettacoli nel grande soggiorno, ecc.) e alla relazione con i parenti. Programma funzionale Il piano terra rappresenta il livello più aperto al rapporto con la città e le scelte funzionali sono orientate in tal senso. Gli spazi al piano terra attorno alla corte aperta vengono destinati ad attività accessibili agli esterni: Centro Diurno con ambulatori, una biblioteca con accesso internet (già presente), un soggiorno con angolo camino per favorire la socializzazione durante la stagione fredda e un angolo destinato ai bambini, un soggiorno per attività occupazionali ed altre eventuali attività non esclusivamente destinate alla terza età quale ad es. un’edicola, un bar, ecc. Si viene così a creare attorno alla corte un polo attrattivo per la cittadinanza di Figline Valdarno. La grande sala di soggiorno per 200 persone può invece essere aperta all’esterno per varie attività al coperto: concerti, spettacoli, pranzi con gli esterni nei giorni festa, ecc. A tal fine vengono previsti due ingressi differenziati in relazione all’uso della sala, l’uno per l’attesa agli ambulatori o per le visite dei parenti (dotato di punto di accoglienza e sorveglianza degli accessi), l’altro direttamente da Via Petrarca, per gli spettacoli o le occasioni di festa. La nuova palestra nell’ala nord è invece accessibile dall’ingresso posto sulla SR69 per la riabilitazione di utenti non ospitati nella casa di riposo; a tal fine viene previsto uno spogliatoio per soli utenti esterni a fianco di quello per gli ospiti. L’accesso è carrabile e presenta alcuni posti auto per assolvere alle necessità di carico/scarico di persone con ridotte capacità motorie o di merci destinate al nuovo deposito di progetto vicino alla torre. Ai piani superiori il nuovo edificio è destinato alle camere: 3 singole e 3 doppie per ogni piano (2 singole al primo piano per la necessità di un bagno assistito a sostituzione del preesistente), per un totale di 26 posti letto, ai quali si devono aggiungere altri 2 posti letto ricavati nella sopraelevazione del terrazzo posto al primo piano dell’ala nord (RF6). Se si sottraggono i 2 posti letto a fianco dell’infermeria al primo piano, essendo la camera destinata all’amministrazione (RF7), si ottiene un totale di 26 nuovi posti letto che assolvono in eccesso alle richieste del bando. Si viene, così, a creare con questo progetto un leggero surplus di stanze che garantisce molta versatilità nella destinazione degli ambienti: possibilità di aumentare le stanze destinate a funzioni accessorie (depositi, soggiorni, ecc.) oppure di aumentare il numero di camere singole (più appetibili delle doppie) o di limitare le camere triple a due ospiti. I servizi igienici delle camere, tutti ovviamente accessibili per utenti con limitate capacità motorie, sono disposti in modo da ottenere l’illuminazione ed aerazione naturale per la metà di essi. Vari armadi a muro sono previsti lungo i corridoi per assolvere alle principali necessità di deposito. Le funzioni accessorie, ad eccezione del suddetto bagno assistito al piano primo, vengono collocate all’interno di volumi in legno lungo i ballatoi che si affacciano sulla corte: in questo modo si ottiene una stretta vicinanza del bagno comune e dell’isola infermieri, al soggiorno al piano. In particolare l’isola infermieri risulta strategicamente collocata in posizione baricentrica dell’intero piano permettendo ad un solo infermiere di tenere sotto controllo tutti gli spazi comuni attorno alla corte (dove si prevede la concentrazione di anziani per la maggior parte della giornata) dalla sua postazione, e, in caso di necessità, anche buona parte dei soggiorni agli altri piani. I soggiorni-pranzo attualmente collocati nelle sale ottagonali a ciascun piano della villa vengono dal progetto destinati esclusivamente al pranzo, mantenendo le attrezzature esistenti (ad es. lo scaldavivande): l’aumentato carico di ospiti viene compensato togliendo le poltrone del soggiorno. Per quanto riguarda invece la televisione, la presenza di un maxischermo nel grande salone può sostituire nella maggioranza delle occasioni le varie sale TV ad ogni piano, ma non si esclude la possibilità di attrezzare con schermi più piccoli i vari soggiorni al piano per supplire a richieste differenziate. L’introduzione di ballatoi a ciascun piano permette la riduzione delle distanze di attraversamento del complesso, per cui gli anziani con ridotte capacità motorie possono raggiungere i soggiorni al piano, le salette da pranzo, gli spazi di relazione con i parenti, senza percorrere lunghi corridoi o utilizzare scale e ascensori. Inoltre la collocazione dell’ascensore-montalettighe è baricentrica per servire efficacemente il nuovo edificio e buona parte delle camere dell’ala sud, attualmente non ottimamente servite. Per le restanti dotazioni di collegamenti verticali si è preferito non prevedere nuove scale perché con piccoli accorgimenti, quale ad es. la chiusura delle aperture sulla torre dell’ala nord con infissi in vetro e/o persiane in legno analoghe a quelle della nuova facciata, è possibile utilizzare la scala di emergenza esistente. Al piano terzo viene collocato il modulo Alzheimer con il relativo percorso: un anello chiuso viene creato sfruttando le coperture sopra ai ballatoi ed introducendo nella struttura preesistente alcune pensiline per la protezione dalla pioggia. Nell’ala sud tali coperture vengono realizzate con pannelli fotovoltaici integrati per fornire energia elettrica al complesso. Il percorso Alzheimer presenta gradevoli affacci sulle coperture ed in particolare sulla struttura che chiude la corte, per cui è possibile utilizzare tale spazio per ricreazione all’aperto anche in assenza di terapie specifiche per i malati di Alzheimer. Tuttavia lo spazio più adeguato ad attività occupazionali all’aperto è l’ampia copertura del quarto piano: oltre a collegare la preesistente terrazza di copertura dell’ala nord con il nuovo lastrico solare (RF9), vengono previsti: un pergolato che permette la fruizione anche in condizioni metereologiche sfavorevoli, un bagno accessibile al piano ed alcuni spazi verdi (tetto-giardino) per la creazione di piccoli orti o giardinetti. Il nuovo ascensore-montalettighe dimensionato per un letto con ruote permette lo sbarco anche a questo piano di anziani allettati. Il volume tecnico permette di assolvere alle consistenti necessità impiantistiche della volumetria prevista. L’introduzione di pannelli di chiusura permette tuttavia di celare l’ingombrante presenza di impianti tecnici e di abbattere il rumore da essi causato. Viene anche previsto un piano interrato destinato a depositi e a spazi per la formazione del personale, la cui realizzazione è eventualmente possibile senza stravolgere il progetto. Materiali L’utilizzo di materiali tradizionali si sposa con la necessità di integrare il progetto all’esistente, mentre l’introduzione di cospicue quantità di vetro garantisce il grado di trasparenza ricercato. L’ampliamento viene realizzato in struttura in C.A. intonacata garantendo continuità alle murature di facciata. La facciata in pannelli di legno con telaio in acciaio viene sostenuta da ballatoi ispezionabili in acciaio che costituiscono una sorta di “drappeggio” appeso alla cortina muraria continua retrostante. I ballatoi e la copertura vengono previsti in acciaio per non rendere eccessivamente dominanti le strutture all’interno della corte: i carter posti a celare la struttura reticolare delle travi evitano un aspetto eccessivamente “tecnologico” e “tecnocratico” della sala coperta. Viene previsto l’uso di legni e colori caldi all’interno per garantire il comfort al soggiorno degli anziani. Tutti i volumi contenenti le funzioni accessorie sono caratterizzati dall’uso di pannelli di legno di diversa tonalità che richiamano gli spunti della facciata esterna e forniscono al tempo stesso piacevoli suggestioni tattili. Per quanto riguarda la protezione delle facciate dell’ala nord dagli agenti atmosferici, viene previsto un sistema di sedute in acciaio e vetro sulla copertura che, aggettando oltre la sagoma dell’edificio, supplisce anche alla funzione di gronda. L’uso di tali materiali garantisce omogeneità alle coperture “rilegando” la facciata esistente con quella di progetto.
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