Centro polifunzionale di formazione " ABATE RAMIRO MARCONE" per la lotta alle mafie ed alla corruzione | Alessandro RIGOSELLI

Spazi per attività di istruzione e formazione per giovani per la lotta alle mafie ed alla corruzione Mercogliano / Italy / 2020

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L'idea del progetto nasce dalla volontà del parroco Don Vitaliano Della Sala  di creare una struttura polifunzionale per aggregare i giovani e sottrarli così alla dipendenza di alcol e droga attraverso il confronto culturale dato dall'esperienza quarantennale missionaria di Don Giuseppe Iasso nello Sri Lanka.


Il progetto si ispira alla figura magistrale e lungimirante, tutt'ora incompresa dell' Abate Ramiro Marcone (1882-1952) che concepì soluzioni alle problematiche del suo tempo attraverso istituzioni "religiose" e "sociali" innovative (come l'istituzione dell'Orfanotrofio per le orfanelle di guerra ) con definizioni urbanistische moderne ed efficaci per il Santuario, mai del tutto attuate nè comprese in seguito, grazie ad una "visione" integrale e completa delle cose e realtà del suo tempo. Questo, come si ricava dai suoi scritti, attraverso scelte ispirate a un rigore morale assoluto, con rifiuto di ogni compromesso e collusione, affermando così quel ruolo etico di controllo e responsabilità di "semaforo rosso", che compete all'autorità religiosa e civile di fronte all'immoralità ed alla corruzione, veri mali inquinanti della società contemporanea (in particolare meridionale e locale), e che purtroppo ben raramente ha avuto seguito, come ben conosciamo.


La caratteristica dell’ intervento è quella di favorire una socializzazione del tipo non finalizzato alla logica di mercato o di "scambio" come pagare un biglietto quale condizione  per assistere a uno spettacolo, ad una esibizione, ad una esposizione o manifestazione sportiva o ludica. Ma introdurre la logica della condivisione, anche con libera contribuzione volontaria (per chi ne abbia possibilità), attraverso l’incontro, la discussione, la fruizione di esperienze date da incontri, testimonianze, lezioni di esperti ma soprattutto ascolto ed apertura alle voci dei “lontani”e "degli ultimi della fila"(secondo le parole di Mons. Di Liegro), alle loro espressioni artistiche e comunicative. In questo modo i giovani guidati dall’esperienza e dalla disponibilità di persone disinteressate potranno confrontarsi e trovare in se stessi la libertà e autonomia per autogestirsi e contribuire al bene ed al miglioramento della società.


Nel contesto territoriale del progetto proposto, benché ricco di attività commerciali e di svago non è data questa possibilità di incontro ed approfondimento.


Ascoltare la testimonianza di ambienti sociali così distanti, valutare attraverso mostre espositive le produzioni artigianali ed artistiche come quella dei “batick”, i fiabeschi tessuti decorati con antiche tecniche o godere delle loro danze autoctone è un modo per scoprire l’individualità culturale che oggi è sopraffatta dalla produzione indifferenziata della “globalizzazione”.


Ma questo finisce per essere poi il problema anche della nostra identità perduta, del volto spersonalizzato della produzione industrializzata, del macro-sviluppo edilizio noto a tutti che trovano la loro motivazione fondamentalmente nella necessità della produzione per la produzione, della crescita per la crescita, creando così il presupposto alla stratigrafia del potere violento, ignorante  colluso e corrotto della logica camorrista e mafiosa che si sovrappone alla naturale, spontanea risposta più vera e profonda alle esigenze umane fondamentali, propria di ogni gesto libero e creativo. Frutto quest'ultimo solo dello spirito, dono eslusivo di Dio.


Questo “non senso” della produzione, che poi finisce per esserlo anche nella stessa aggregazione sociale, trova i suoi epigoni nelle forme di sopraffazione e sopruso che conosciamo come la corruzione conclamata, la collusione amministrativa e politica, la "manovalanza professionale criminale" frutto anch'essa dell' ignoranza e dell' incompetenza, a servizio  della criminalità che pilota appalti "truccati" e che alla fine determina, quale inevitabile epilogo le contraddizioni note e che ammorbano tutto  e colpiscono soprattutto i giovani . I quali purtroppo in tale disorientamento finiscono facilmente preda degli avvoltoi della droga e della malavita.


Ad essi, ai giovani, alle nuove generazioni, pertanto è rivolta soprattutto questa iniziativa.  


 


TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO


L’spetto del progetto è duplice. Da una parte vi è la ridefinizione di alcuni spazi, già esistenti ma ancora inutilizzabili, con il loro completamento per la realizzazione di alcune sale adatte ad incontri , con la necessaria impiantistica e adeguamento alla normativa. In tale ambito si intende utilizzare, attraverso un opportuno progetto di adeguamento alle norme di sicurezza e antincendio vigenti anche gli spazi esistenti di un grande salone parrocchiale sotto-chiesa, con annessi locali cucina e servizi igienici, collegati ai sopra detti ambienti da completare, e infine la creazione di un ampio spazio aperto/coperto (con struttura a volta reticolare mobile), nel terreno attiguo e inutilizzato circostante la Chiesa dell’ Annunziata e San Guglielmo, collegando quest’ultimo con un percorso panoramico che scende dalla soprastante via-piazza pubblica al culmine della quale verrà posizionato un portale metallico monumentale/celebrativo in ricordo del martirio di alcuni cittadini  mercoglianesi avvenuto nel 1799. In tale spazio polifunzionale avranno sede sia spettacoli teatrali e musicali che piccoli eventi sportivi per i giovani come incontri di pallavolo e pallacanestro.


L’altro aspetto dell’ intervento è poi un preciso programma di incontri e formazione con lezioni e dibattiti svolti da persone qualificate ed esperte che daranno modo ai partecipanti di entrare in contatto con le problematiche essenziali che sono l’argomento vero del progetto : la legalità, la lotta alle disuguaglianze, la criticità dello sviluppo improntato sul consumismo sfrenato, l’uso  sconsiderato del suolo e delle risorse naturali, la possibilità di uno sviluppo sociale ed umano più equo quale alternativa possibile e concreta attraverso l’attenzione e la considerazione adeguata per i più deboli ed esclusi.   

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    Project details
    • Year 2020
    • Main structure Mixed structure
    • Client Associazione Culturale "IRPINIA PRO ARIS ET FOCIS ONLUS", Ass. "LIBERA" sede di Mercogliano di Don VITALIANO DELLA SALA
    • Status Current works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture / Research Centres/Labs / Concert Halls / Exhibition Design / Sports Centres / Sports Facilities / Leisure Centres / Exhibitions /Installations / Urban Renewal / Monuments
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