Progetto Ben'Essere | Matteo Sargentini

Il Progetto Ben’Essere ha interessato un’area di 3000 mq con un piano di rigenerazione
ambientale ed architettonica che ha creato spazi di rinascita umana e sociale, al servizio di una
residenza protetta per anziani. Tali spazi al contempo vogliono essere spazi pubblici fruibili
dall'intera popolazione del territorio e nel tempo sono diventati spazi di inclusione sociale ed
intergenerazionale, spazi che hanno risanato l'anima di una zona un tempo degradata e oggi
rifiorita con veemenza. Spazi dove Natura e Architettura si intrecciano accompagnandoci in un
percorso di conoscenza e di ricerca del benessere psico-fisico. Natura come Guida. Natura come
protagonista del processo di riqualificazione dell’area con l’introduzione di più di 500 mq di specie vegetali in uno spazio prevalentemente antropizzato, riportandola al centro della nostra
quotidianità.

Il complesso, cinto da un paesaggio dolcemente modellato per diventare Custode degli spazi è costituito da:

-Giardino Sensoriale: Il Giardino come esperienza totalizzante, ove le facoltà percettive
diventano protagoniste del processo di riscoperta di quel senso talvolta nascosto chiamato
Empatia. Progettato anche per rispondere alle esigenze delle persone affette da Alzheimer è un
luogo che si prende cura delle persone, risvegliando ricordi ed emozioni dimenticate. Il suo
rapporto con la natura è rafforzato dalla scelta di materiali naturali, in particolare il legno che, con materiche vasche che riversano natura, delimita e protegge l’armonia del luogo e ci accoglie con un’iconica cavea.

-Orto Terapeutico: Un luogo di legami e condivisioni dove coltivare e raccogliere i doni della Terra. Un luogo sereno dove un nonno potrà insegnare al proprio nipote la bellezza di una pianta che cresce.

-Spazio commemorativo Muretto del Benessere: l’opera, costituita da 3800 mattoni artigianali in
laterizio, cresce di giorno in giorno grazie al contributo della popolazione che concorre all’innalzamento dell’opera, vedendo il proprio nome inciso in quel mattone che è finalmente
simbolo di amore e solidarietà. L'opera, modellata dalla forma di una spirale logaritmica, non
soltanto rievoca il rapporto intenso del luogo con la natura, ma indaga profondamente sul
rapporto dell'uomo con quella forma di perfezione che, da millenni, inseguiamo nelle nostre vite