Trance Waves Mirador | Luigi Longo

“L’opposto concorde e dai discordi bellissima armonia, e tutto accade secondo contesa” Eraclito
La teoria degli opposti, da Eraclito alla cultura Zen dello Yin e dello Yang, afferma che nulla può esistere senza il suo opposto.
Lo stesso tema di progetto, il quale prevede l’ideazione di uno spazio la cui funzione tende alla ricerca della pace interiore attraverso la contemplazione del paesaggio, in un luogo storicamente caratterizzato dalla presenza di strutture militari sembra dar forza a suddetta teoria.
Partendo da tali premesse, le onde, elemento naturale del paesaggio, emblema di moto perenne, come concetto per l’ideazione di un elemento antropico e statico, che a sua volta tende a far viaggiare con la mente pur restando fermi i propri fruitori.
Secondo le stesse dottrine poi, i contrari non tendono a sopraffarsi ma, anzi, coesistono in un rapporto armonico.
Composto da tre elementi disposti in modo da voler raffigurare le fasi del naturale moto di evoluzione ed involuzione delle onde, fin dall’arrivo si palesa lo spirito di collaborazione con gli altri elementi antropici presenti sul luogo. Pensata come accesso al Mirador, sulla prima onda viene così raccontata la storia del sito indicandone su una mappa i punti d’interesse. Proseguendo il percorso, alta e rigogliosa, un onda in piena sembra per un attimo distaccarsi da tali logiche per dichiarare la propria presenza autoritaria; la stessa però viene affiancata dall’ultima onda, quella calante. Quest’ultima, posta su di una piattaforma a sbalzo per far vivere ai fruitori la sensazione di trovarsi sospesi sul mare, con la sua punta rivolta verso il basso che sembra nel complesso incorniciare il paesaggio, si inchina alla vista delle rovine poste sulla scogliera di fronte, generando con essa il dialogo armonico ricercato.
Nel suo complesso, dunque, con la sua iconicitá, il progetto tende ad affermarsi come un nuovo landmark attrattivo al servizio e nel rispetto del luogo, in un complesso equilibrio in cui tutto continua a vivere proprio per l’opposizione delle parti che lo compongono, generando così un unitá superiore.

" Opposites are concordant, and from the discordant comes beautiful harmony, and everything happens according to contention" Heraclitus The opposites theory, from Heraclitus to the Zen Culture of Yin and Yang, states that nothing can exist without its opposite. This project theme, which implies the creation of a space whose function tends to seek inner peace through the contemplation of the landscape, in a place historically characterized by the presence of military structures, it seems to strenghten the above theory. Starting from these premises, waves as the natural element of the landscape and emblem of perennial motion, serve as a concept to ideating an anthropic and static element, which in turn tends to make their users mind-travelling while staying still. According to the same doctrines, the opposites don’t aim to overwhelm themselves but, contrarily, they coexist in a harmonious relationship. Composed of three elements arranged in such a way as to willing to depict the phases of wave’s natural motion evolution and involution, a collaboration spirit with the other anthropic elements of the site is evident since the arrival. Conceived as access to the Mirador, the first wave narrates the history of the site, indicating the points of interest on the map. Continuing the path, a high and luxuriant wave seems, for a moment, to detach itself from these logics to declare its authoritarian presence; though, the latter is flanked by the last wave, the waning one. This latest wave is placed on a cantilevered platform in order to let the users experience the sensation of being suspended over the sea and with its tip pointing downwards that seems to frame the landscape as a whole, it bows to the view of the ruins placed on the opposite cliff, generating together the desired harmonious dialogue. Overall, throughout its iconicity, the project tends to establish itself as a new attractive landmark serving and respecting the place through a complex balance where everything lives exactly because of the opposition of the parts composing it, thus generating a higher entity.