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Nuovo complesso parrocchiale "Santa Maria Del Carmine" Castellammare di Stabia / Italy / 2015

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Rapporto con l'ambiente urbano


L’area preposta ad ospitare il complesso parrocchiale oggetto di progettazione è situata in località “Petraro”, frazione rientrante nei Comuni di Castellammare di Stabia e di Santa Maria la Carità, nella Provincia di Napoli. Il lotto, prospiciente la strada di progetto che congiunge via Petraro con via Canneto, ricade quasi totalmente in zona “F1-Attrezzature di interesse comune” salvo due limitate porzioni ricadenti ad est in zona “E1-Agricola comune” e ad ovest in zona “F3-Verde attrezzato” cos’ come individuate da PRG. Sulla base delle indicazioni pratiche per la progettazione di nuove chiese, fornite dalla Commissione Episcopale per la liturgia di cui alla nota pastorale del 18 febbraio 1993, il progetto dell'intero complesso parrocchiale è stato sviluppato tenendo presente il rapporto tra chiesa e quartiere il quale, cresciuto rapidamente e senza un’adeguata progettualità,  acquista fisionomia e denominazione tramite questa presenza che, dialogando con il territorio, lo arricchisce attraverso l'organizzazione degli spazi esterni circostanti.


 


Riconoscibilità dell'edificio sacro


Il progetto per la nuova chiesa di S. Maria del Carmine è denso di simbolismi della totalità dei quali non è possibile trattare ora ma che saranno esplicitati eventualmente in altro momento. L'articolazione architettonica del complesso trae origine da una geometria a chiara espressione simbolico/religiosa che, come l’esagramma, nasce dalla combinazione di due simboli che hanno segnato la storia del Cristianesimo: il simbolo della Lama (^), simbolo di archetipo maschile, ed il simbolo del Calice (V), archetipo del principio femminile. Nella progettazione di una chiesa dedicata alla devozione carmelitana la scelta è sembrata essere la più opportuna ed appropriata in virtù di una ricercata coerenza formale ai testi di S. Giovanni della Croce. Laddove infatti, al termine della Salita al monte Carmelo si celebra, l’unione dell’anima con DIO, il simbolo del calice  (V) sta a rappresentare la sposa ed il secondo (^) lo sposo.
 


Profilo estetico, formale


E’ ancora S. Giovanni della Croce a suggerire nella sua opera il profilo estetico e formale sia degli spazi esterni che degli spazi interni alla nuova chiesa. La nuova chiesa  si erge lievemente rispetto all’attuale piano di campagna a rappresentare il punto di approdo, moderno Monte Carmelo, di un percorso di purificazione che si realizza non senza fatica (in salita). L’ articolazione planimetrica e funzionale degli spazi è fondata su un percorso spazio-temporale che, in aderenza all’opera di S. Giovanni della Croce, tende a mortificare/confondere i sensi esterni (vista, udito, olfatto, gusto e tatto) ed interni (intelletto) stimolando il credente (purificazione della volontà) a proseguire lungo il cammino che porta alla unione con DIO (edificio ecclesiale). Proprio tale unione, rappresentata nell’opera di S. Giovanni attraverso l’esempio del raggio di luce che attraversa un vetro suggerisce inoltre l’idea di una chiesa luminosa e brillante, in grado di indicare il cammino all’anima ponendosi da “faro”. Ecco dunque la nuova chiesa di S. Maria del Carmine segnata da un nastro vetrato che gira tutto attorno al perimetro della chiesa, aperta e trasparente a colui che è in cerca DIO ma nello stesso tempo capace di chiudersi allo sguardo del Demonio (Brise-soleil). L’ingresso al sagrato avviene da sud attraverso il “Ninfeo”, uno specchio d’acqua che richiamando alla memoria le piscine delle antiche “villae rusticae”  ospita gli spazi dedicati agli orti didattici. Di qui, attraverso una rampa rispondente alla normativa relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche si attraversa il sagrato fino a giungere dinnanzi all’ingresso centrale della chiesa. Dai parcheggi sotterranei è invece possibile accedere direttamente ai locali del Mistero Pastorale ed alla Canonica e da qui, all’evenienza, salire nuovamente al sagrato.


Per sottolineare le grandi presenze simboliche il Campanile è situato sulla destra in prossimità della viabilità principale visibile quindi subito agli occhi dei fedeli. costeggiato sul lato lungo da un percorso attrezzato in c.a. e resina
 


Impianto liturgico


L'ambiente interno, dal quale è partita la progettazione, è orientato verso il centro dell'azione liturgica e scandito secondo una dinamica che parte dall'atrio, si espande nell'aula e si conclude nel presbiterio, quali spazi articolati ma non separati. Per questo è richiesta una centralità non tanto geometrica, quanto focale dell'area presbiteriale, adeguatamente elevata ed illuminata da luce naturale zenitale per il tramite di 3 grandi lunette in cristallo, all’interno delle quali sono altresì alloggiati elementi simbolici delle 3 virtù teologali. La struttura interna della chiesa esalta i tre passaggi fondamentali della dinamica della vita cristiana: l'atrio, con lo spazio del battistero sulla sinistra ed il luogo della penitenza sulla destra, l'aula liturgica ed un ampio presbiterio con l'altare e l’abside. Alla sinistra dell’altare è l’ambone, alla destra la sede del Presidente.


L'atrio e il battistero: rappresentano i primi passi dell'uomo nell'esperienza cristiana, l'attesa del catecumeno che si appresta ad essere accolto da parte della comunità e il luogo del passaggio dalla non vita alla vita. Il battistero è posizionato in modo decoroso e significativo per l'esclusiva celebrazione del Battesimo.


L'aula liturgica: segnata in senso longitudinale da una croce intarsiata nel pavimento, è metafora del cammino che l'uomo quotidianamente percorre; l'assenza di ostacoli architettonici facilita, da parte di ciascun orante la percezione di concepirsi parte di una grande famiglia;


l'abside e l'altare: sono il fulcro della struttura, posti rispetto al resto della superficie, in una posizione rialzata e con orientamento ad EST. L'altare risulta quindi ben visibile e articolato rispondente alla funzione di centralità.


il coro: è posto in prossimità del presbiterio in continuità con i seggi dell’assemblea.


La cappella feriale: trova posto sul lato ovest dell'Aula ed accoglie la custodia del Santissimo Sacramento.


Il fonte battesimale: è previsto uno spazio a sinistra dell'ingresso principale.


La sacrestia: trova posto a ridosso tanto dell'altare dell’Aula tanto di quello della Cappella Feriale, con accesso diretto sulla zona presbiteriale della prima. Accanto alla sacrestia, ed in continuità con questa, trovano collocazione gli spazi dedicati all’ufficio parrocchiale, all’archivio ed alla sala riunione


Aule del Ministero Pastorale: esse saranno otto con annessi salone e servizi igienici. Esse si sviluppano al piano seminterrato e sono circondate da un ampio ambulacro aperto ospitante un giardino sensoriale.


La Casa Canonica: è prevista al piano interrato immediatamente al di sotto della sacrestia ed avrà accesso indipendente e collegato alle altre funzioni. Presenta richiami espliciti alle “villae rusticae”, di cui recupera il cortile con peristilio, ed ai chiostri conventuali relativamente all’utilizzo del giardino per le piante officinali.


 
Programma iconografico


Porta centrale


La porta centrale, realizzata in acciaio, è di tipo a bilico con perno centrale in maniera tale da individuare immediatamente, quando aperta, i due sensi di marcia (ingresso ed uscita). Sul fronte presenta una croce realizzata con putrelle HEB ossidate e saldate a centro anima tali da garantire la funzionalità di maniglione. Sul fronte della porta è anche inciso al laser il testo della “Salita al Monte Carmelo” di S. Giovanni della Croce.
 


Opere d'arte


Le opere, realizzate dall'artista Mario Ricci, sono progettate e realizzate tenendo conto delle note pastorali della CEI


Immagine della Madonna del Carmelo


La Madonna del Carmelo, ripresa da Pietro Lorenzetti, è stata smaterializzata trasformando le figure in ombre luminose. Le figure componenti il dipinto originario sono state ritagliate su juta ingessata e poste su piani diversi e successivamente ricoperte da una tela semitrasparente (cencio della nonna) che riporta i diversi piani su un piano bidimensionale.


Arredi sacri


La griglia metallica a maglia quadrata ed ossidata è l’elemento che struttura e lega tutti gli elementi dell’arredo. Nella sua forma geometrica essa simboleggia le 4 virtù cardinali,  nell’ossidazione simboleggia la trasformazione adattiva al trascorrere del tempo. Negli elementi dove si legge o comunica la “Parola di DIO”, altare ed ambone, essa lascia trasparire le pietre che contiene, pietre intese come parole. Negli altri elementi il ferro ossidato affiora dal cemento della contemporaneità, simbolo di legame. Il Tabernacolo, unico elemento in bronzo, raffigura l’immagine di Cristo, realizzata con cunei in bassorilievo a simboleggiare le spine ed i chiodi.


 
Aspetti funzionali


Ampio Sagrato sollevato rispetto al piano di campagna con possibilità di svolgere celebrazioni liturgiche anche all’aperto congiuntamente all’accoglienza ed alla possibilità di partecipazione di larghissima parte della popolazione che, in occasione delle celebrazioni esequiali, affluiscono in gran numero e, non trovando posto all’interno dello spazio liturgico, tendono sovente a rimanerne escluse.



Aspetti tecnologici


Attenuazione dei rumori attuata mediante realizzazione di aree cuscinetto tra spazi esterni ed aula liturgica, dove vengono situati fondamentalmente tutti gli spazi a servizio di quest’ultima. Tali spazi, congiuntamente all’utilizzo mirato del brise-soleil a parete contribuiscono inoltre al contenimento passivo dei guadagni energetici nel rispetto dei principi della bioarchitettura.Sistema strutturale antisismico realizzato in setti di C.A. misto a legno (sistema XLAM) tale da consentire la realizzazione di luci nette libere e senza strutture portanti atte a rispondere alle necessità della Comunità parrocchiale. 


 


Altro


Il territorio ha conservato un’antica tradizione agricola com’è riscontrabile anche dai reperti archeologici rinvenuti durante le operazioni di scavo che, a partire dalla fine del ‘700, hanno progressivamente portato al rinvenimento di molte suppellettili e diverse “Villae Rusticae” di epoca romana quali Villa San Marco e Villa Arianna.


 

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    Project details
    • Year 2015
    • Main structure Mixed structure
    • Status Competition works
    • Type Urban Furniture / Churches / Parking facilities / Apartments / Multi-purpose Cultural Centres / Concert Halls / Sports Facilities
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