Fontana Tecnologica per la Piazza Vittorio Veneto di Annone Veneto (Ve) | Luca Tesolin

Fontana Tecnologica Annone Veneto / Italy / 2004

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Progettazione e realizzazione dell'arredo urbano con fontana tecnologica della Piazza Vittorio Veneto di Annone Veneto in provincia di Venezia.

Dalla relazione tecnica.
2. CENNI STORICI
Il toponimo “ad nonum” suffraga la paternità romana del paese ed ipotizza che ad originarlo sia stata una delle stazioni scaglionate lungo le grandi strade romane, matrici di villaggi atti soddisfare le esigenze dei viaggiatori. La stazione di Annone sembra sia sorta nel I° secolo d.c., collocata al nono miglio della strada che da Concordia Saggittaria porta ad Oderzo, (Opitergium) e che raccordava l’Annia e la Postumia, le due maggiori arterie stradali allora esistenti nel Veneto orientale.
La conquista Longobarda del Veneto (568 d.c.) assoggettò il paese di Annone Veneto al ducato Forojuliense; infatti, lo stesso è fra i possessi che nel 762 d.c. i longobardi di Marco ed Erfo, figli di Pietro duca del Friuli, donarono all’abbazia di Sesto al Reghena, da loro appena fondata.
I patriarchi (888 d.c) di Aquileia ne ottennero l’investitura con un diploma dell’imperatore Ottone I (961 d.c.) e ne affidarono la giurisdizione ai Gastaldi di Meduna di Livenza; dipendenza che continuò anche dopo il passaggio di entrambi i paesi sotto il dominio della repubblica di Venezia (1420).
Col XVI secolo prese avvio la metamorfosi ambientale, divenendo i boschi annonesi una delle fonti predilette da Venezia per rifornirsi del legname da costruire e della legna da ardere, necessari alla città, nonché delle piante d’alto fusto indispensabili al suo arsenale per allestire le navi.
Nel 1622 il vescovo di Concordia eresse a parrocchia la Cappellania di San Vitale di Annone, sino allora dipendente dalla limitrofa pieve di Lorenzaga. Dipendenza sancita nel 1447, ma di fatto molto anteriore, risalendo infatti al 1219 il più antico documento che dava ad Annone il titolo di villa, significante appunto villaggio dotato di chiesa.
Nel 1808, subentrano alla Serenissima il napoleonico Regno d’Italia ed Annone Veneto divenne Comune, ma con l’istituzione del Regno Lombardo Veneto (1815) fu declassato a frazione del comune di Pramaggiore. Tre anni dopo (1818) il comune fu ricostituito.
La guerra del 1915 -1918 lo coinvolse, essendo compreso nell’area invasa dagli austriaci nell’autunno del 1917, a seguito della “rotta” di Caporetto. Le vicende belliche causarono l’estinzione delle residue aree boschive, già ridotte all'inizio del ventesimo secolo ad appena 300 ettari per il secolare disboscamento.
I grandi lavori di bonifica del decennio 1925-1935 completarono la trasformazione del paesaggio e crearono le premesse per lo sviluppo dell’agricoltura e la bonifica delle paludi.
Il patrimonio artistico locale più significativo è senza dubbio la chiesa di San Vitale, sorta a nord del paese di Annone, discendente da un oratorio intitolato a quel santo anteriormente al 1424. Il fabbricato venne ampliato e parzialmente ricostruito nel 1763 e completamente rielaborato nel corso dei lavori del 1946; recentemente è stato restaurato a seguito dei danni riportati dal terremoto del 1976.
Monumentale l’altare maggiore, realizzato nel 1544 dallo scultore Rinaldo quondam Lunondino da Portogruaro nel presunto stile manierista, con due colonne a corde tortili, capitelli corinzi, raffinati fregi sugli specchi e sull’architrave e figurazioni sul paliotto. Nella Sagrestia, si possono ammirare: un lavabo in pietra con decorazioni a fiori di convolvolo, dall’ingenuità propria del periodo di transizione fra lo stile medioevale e quello rinascimentale (prima metà del XV secolo) e, fra due finestre, un grande affresco, datato 6 giugno 1537, raffigurante Gesù in croce sullo sfondo di un arioso paesaggio. Anteriore al tempio è sicuramente la bella torre campanaria eretta nel XV, probabilmente sulle fondazioni di una precedente torre dell’antico castello di Annone, o meglio del castrum murato annonese.








3. Stato attuale

L’attuale tessuto urbano del capoluogo del Comune di Annone Veneto risulta ad un visitatore esterno alquanto frammentato e lacerato da vincoli infrastrutturali di grande impatto urbanistico (quali la statale Postumia e la vecchia ferrovia in disuso che collegava San Vito al Tagliamento con Portogruaro), che separano il borgo antico sorto a nord ai margini del sagrato della vecchia chiesa di San Vitale e dell’area cimiteriale dal centro storico a sud, creatosi attorno al municipio sito nella piazza Vittorio Veneto. Il nucleo storico del paese quindi cresce e si sviluppa inizialmente ai margini del municipio verso Ovest sull’attuale via Roma, verso Est su via IV Novembre e verso Nord su via Libertà. Negli anni sessanta la crescita urbanistico - edilizia si sviluppa verso la parte a Sud di Annone con l’insediamento di nuovi nuclei residenziali e la costruzione di infrastrutture di servizio pubblico quali scuole, asili, centri sportivi ecc. La costante crescita del paese verso le frazioni di Spadacenta e Giai ha incrementato il flusso del traffico veicolare lungo la strada provinciale di viale Venezia che è diventata una grossa arteria di collegamento fra la statale Postumia e l’autostrada A4 oltre che verso le località marittime. La crescita incontrollata di questa arteria veicolare ha creato una lacerante cesura nel tessuto storico urbano sopra descritto rompendo ogni gerarchia spaziale, funzionale, distributiva e formale del centro, il cui perno era rappresentato dal municipio e dal naturale slargo che storicamente si era ricreato attorno ad esso.




4. Le scelte generali del progetto

Il progetto generale di sistemazione della Piazza Vittorio Veneto e delle aree contigue propone quindi di ricucire tutte lacerazioni infrastrutturali del tessuto urbano di Annone Veneto attraverso una soluzione di risanamento complessivo del centro storico che ricrei un essenziale “tessuto unitario” capace di aggregare le diversità degli episodi frammentari che hanno caratterizzato la crescita urbana del capoluogo. I limiti geografici di questo “tessuto”, dove trovano collocazione le nuove soluzioni di arredo ed infrastrutturali, sono stati delineati assumendo la consapevolezza della necessità di predisporre un elemento unitario di coesione dove ricondurre l’eterogeneo edificato esistente. Si è così definito il perimetro del progetto generale nella seguente modalità: a nord il tratto iniziale di Via Libertà; a sud dall’incrocio di viale Venezia con via Marconi; ad est l’imboccatura di Via Roma; ad ovest dall’incrocio di Via IV Novembre con Via Marconi. Questo tipo di intervento è stato proposto per consentire, alle amministrazioni presenti e future, di programmare un risanamento complessivo di tipo infrastrutturale, impiantistico, funzionale ed architettonico-formale di un’ampia porzione del centro.

5. Il Lay-out del progetto
Il progetto di riqualificazione del centro d’Annone Veneto prende in esame tutta l’area del centro e delle zone limitrofe ricadenti sulla parte iniziale di Via Libertà e Via Roma, su tutte Via IV Novembre e Viale Venezia. Gli obbiettivi di tale progetto sono di dare inizio ad un primo intervento di riqualificazione, che potrebbe dare corso a successive fasi d’intervento e completamento , dipendenti dalle disponibilità finanziare nel tempo dell’Amministrazione.
Il progetto architettonico nasce con la creazione del “tessuto urbano” contenitore di più elementi eterogenei per forma e tipicità. Il progetto prevede infatti l’innalzamento di tutta la sede stradale di Via IV Novembre confluente nella piazza Vittorio Veneto e della piazza stessa ad un unico livello e ne uniforma i materiali (attualmente asfalto, pietra e lastre di porfido) creando un unico e più grande ambito spaziale in un materiale omogeneo e non di eccessivo costo (cubetti di porfido). La parte pregiata del materiale viene individuata volutamente e limitatamente al centro della piazza quale luogo simbolo di aggregazione e rappresentanza istituzionale con un ellisse centrale. Lo spazio pubblico pavimentato così definito viene ordinato geometricamente da una partitura ortogonale di cordonate (con passo 6.20 m) in pietra d’Istria larghe 15 cm e di spessore 6 cm posate a corre tali da circoscrivere l’ellisse centrale.

Vengono individuate le seguenti fasi d’intervento: sistemazione urbana di piazza Vittorio Veneto e contemporaneamente la riorganizzazione, strutturale ed urbanistica, della viabilità automobilistica e pedonale che coinvolge le vie principali quali il tratto iniziale di via Libertà e via Roma, tutto viale Venezia e tutta via IV Novembre. Queste quattro vie, che confluiscono nella piazza Vittorio Veneto, vengono dotate d’infrastrutture quali nuova illuminazione con fari a luce riflessa verso il basso tipo NUVOLA della IGUZZINI, riordino di scarichi d’acque piovane, caditoie, nuova piantumazione, cordonate con aiuole e nuova distribuzione della viabilità. Gli spazi di parcheggio per le soste automobilistiche vengono potenziati e incrementati di numero portandoli a 100 posti macchina, distribuiti principalmente su viale Venezia, via IV Novembre e sull’area dell’ex foro boario, la quale viene dilatata ed ampliata verso il giardinetto parrocchiale in modo da agevolare il transito ed il parcheggio delle auto, nonché l’accesso all’area del sagrato per le celebrazioni liturgiche. Inoltre su via Libertà, viale Venezia e via Roma, dove permane la viabilità automobilistica in doppio senso di circolazione, la separazione dei percorsi pedonali avviene tramite paletti “salva gente”. Su via IV Novembre la viabilità a senso unico viene mantenuta per agevolare il carico e lo scarico delle merci dei negozianti frontisti e il potenziamento dei parcheggio per gli eventuali clienti.


La Piazza
Il contesto della piazza prevede una pavimentazione con figura centrale ellittica di dimensione 20,40 m dell’asse maggiore e 15,60 m dell’asse minore, realizzata con plotte in pietra di trachite euganea di colore “giallo paglierino” particolarmente adatta coloristicamente ai paesaggi architettonici veneti. L’ellisse viene realizzato in asse simmetricamente alla facciata del municipio, con una dolce concavità con pendenza variabile dal 1,5% al 2%, che fa confluire le acque piovane verso il centro della piazza, dove vengono convogliate nelle caditoie a fori circolari geometricamente ripartiti. Gli scarichi sono disposti in linea e vengono realizzati anch’essi in trachite euganea. Il resto della piazza viene pavimentata con porfido in cubetti di dimensioni 8x8x6 cm. La gradinata di accesso antistante alla facciata principale del Municipio viene ridotta nella lunghezza in modo da proporzionarla correttamente rispetto al prospetto stesso e rivestita con un nuovo materiale lapideo. La piazza viene munita di una fontanelle collegata alla rete idrica dell’acquedotto.

Fontana
L’asse principale di tutta la composizione planimetrica della piazza converge sul baricentro della “fontana” (allegoria alla terra del vino) che costituisce il perno visivo su cui si concentrano gli assi viari del paese. Il complesso fontana, disposto in modo ruotato rispetto all’asse simmetrico dell’ellisse, è complanare al livello della pavimentazione della piazza. Si compone di un disegno a pavimento ricavato da giochi lapidei policromi ad ellissi concentrici dalle quali fuoriescono 32 getti d’acqua disposti sull’ellisse principale e 9 getti d’acqua sulla rosa centrale. Le lievi pendenze ricavate dalla posa dei graniti fa defluire l’acqua, prelevata dall’acquedotto e sparata dagli ugelli, in una apposita fessura di 3,5 cm con caditoia ellittica ( ispezionabile per le manutenzioni e pulitura da quattro pozzetti) che funge da raccoglitore dell’acqua per convogliarla nella vasca di compensazione e recuperata per essere rimessa in circolo. Gli impianti idraulici ed elettrici sono raccolti in un vano macchine interrato affianco all’invaso sotterraneo della fontana. L’intero impianto idraulico verrà realizzato in acciaio inox aisi 316 compresa la corona ellittica ed i collettori per i nove ugelli centrali. Quelli laterali saranno di tipo Comet 5/8 T in ottone regolabile tramite snodo sferico. Ogni ugello sarà affiancato da un faro a 15 Led comprensivo di nicchia da incasso in acciaio inox. L’impianto idraulico prevede 3 pompe centrifughe di tipo KSB con caratteristiche Q 300 l/min. H 25 mt; mentre l’impianto elettrico sarà completo di quadro da alloggiarsi nel vano tecnico comprensivo di tutti gli automatismi atto a rendere possibile vari effetti coreografici dell’acqua.


6. Caratteristiche costruttive dei materiali
La sede stradale ed i parcheggi:
La sede stradale, le aree adibite a parcheggio e gli stalli di sosta sulle strade saranno realizzati in porfido a cubetti di dimensione 8x8x8 cm di colore omogeneo posato su una soletta in calcestruzzo dallo spessore di cm. 15 armata con rete elettrosaldata maglia cm. 20x20 8, getto di magrone di sottofondo, il tutto posato su cassonetto stradale stabilizzato e portato a quota adeguata. Tale pavimentazione garantirà l’assorbimento e l’attenuazione dei carichi dovuti al traffico veicolare. Per differenziare le zone di parcheggio verrà utilizzata una cordonata in pietra di Torreano posata complanare al porfido in modo da costituire un disegno a terra. Le caditoie e i tombini al centro strada verranno realizzati in ghisa.
I Percorsi pedonali:
Anche per la separazione dei percorsi pedonali da quelli veicolari verranno utilizzate cordonate in pietra di Torreano con finitura taglio sega. Le strisce pedonali verranno realizzate con plotte in pietra di Torreano di dimensioni 50x50x5/6 cm complanari alla posa del porfido dei percorsi pedonali e con dislivello pari a 5 cm da quelli veicolari. I percorsi pedonali verranno realizzati con blocchetti di porfido di dimensione 6x6x6 cm di colore omogeneo e differenziato dai percorsi carrai dal colore e dalle cordonate. Il sottofondo sarà realizzato con sistema analogo a quello stradale. Su viale Venezia la separazione dei percorsi pedonali in entrambe i lati della carreggiata viene separato da quello carraio con delle aiuole di larghezza di 60 cm realizzate con cordonale in cls. di dimensioni 7cm di largh. 25 cm di h posate a correre. In tali aiuole vengono collocate, su sedi appositamente realizzate, le alberature, i corpi illuminanti ed i pozzetti di ispezione delle caditoie stradali a bocca di lupo.
La pista ciclabile:
La pista ciclabile su Viale Venezia collegherà il parcheggio dell’ex Foro Boario e la nuova piazza con la pista ciclabile proveniente dalle frazioni di Spadacenta e Giai a sud del Comune di Annone Veneto. Il tratto di pista ciclabile da realizzare è pari a 110 m. con una sezione costante di 2,70 m Verrà realizzata una cordonata con aiuola separatrice dalla carreggiata stradale di larghezza 60 cm. Il materiale utilizzato per il piano di calpestio della pista è previsto in cemento al quarzo colorato vibrato e lisciato le cordonate in cls. prefabbricato ed aiuole con riempimento di terra per manto arboreo. Il percorso è ritmato da filari di alberi in essenza di Tiglio piantati ogni 7,50 m.
La Piazza:
Il tracciato dell’ellisse verrà realizzato con plotte di pietra in giallo d’Istria di dimensioni 30x30x5 cm con finitura sabbiata o bocciardata tagliata a spacco, dalle caratteristiche meccaniche ed antigelive molto elevate e con ottime rese in ambienti particolarmente umidi. Anche le caditoie al centro all’ellisse verranno realizzate in trachite euganea con dimensioni 60x60x10 cm con otto fori circolari per lo scolo. L’orditura ortogonale con luce di m 6.20 verrà realizza in pietra d’Istria posata a correre di larghezza 15 cm e profondità cm 6. Tale pietra all’interno dell’ellisse disegnerà una clessidra stilizzata quale metafora del tempo immanente. All’incrocio delle lesene in pietra d’Istria vengono posizionate delle caditoie con dimensioni 60x60x10 cm ad otto fori circolari realizzate con lo stesso materiale. Di fronte agli spigoli del prospetto principale del municipio vengono posizionate due piastre 80x80x10 cm sempre in pietra d’istria forate per l’alloggiamento dei pennoni delle bandiere nazionali e regionali per le feste commemorative. Al centro viene predisposto un invaso oscurabile apposito per l’inserimento di un abete natalizio. A protezione della fontana da possibili intrusioni automobilistiche il lato verso la stradadi su via IV Novembre e viale Venezia sarà dotato di una decina di paletti con ghiera d’incasso detti “salvagente” .

L’Illuminazione Pubblica:
Di primaria importanza nel contesto del progetto sarà la realizzazione della nuova illuminazione. La tipologia dei corpi illuminanti proposti sarà consona a ricreare anche nell’ambiente notturno il concetto generale di “tessuto urbano” che vuol esprimere l’intervento. Gli stessi saranno realizzati con un vano ottico in alluminio e schermo diffusore doppio o singolo in resina poliestere rinforzata e restituiranno una luce riflessa verso il basso creando così le condizioni per evidenziare il “vassoio” su cui si posa ( e solo si intravede) l’eterogeneità dell’edificato edilizio. La distanza media calcolate per una ottimizzazione della diffusione luminosa è da 7,50 m ad un massimo di 10,00 m. L’altezza dei pali è attorno ai 6,00 ml. da terra.











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    Progettazione e realizzazione dell'arredo urbano con fontana tecnologica della Piazza Vittorio Veneto di Annone Veneto in provincia di Venezia.Dalla relazione tecnica.2. CENNI STORICIIl toponimo “ad nonum” suffraga la paternità romana del paese ed ipotizza che ad originarlo sia stata una delle stazioni scaglionate lungo le grandi strade romane, matrici di villaggi atti soddisfare le esigenze dei viaggiatori. La stazione di Annone sembra sia sorta nel I° secolo d.c., collocata al nono miglio...

    Project details
    • Year 2004
    • Work started in 2003
    • Work finished in 2004
    • Client Comune di Annone Veneto (Ve)
    • Status Completed works
    • Type Public Squares
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