Nuovo Cimitero di Ortona
Progetto segnalato al Premio internazionale di architettura “Il Colore: materia per l’architettura” Ortona / Italy / 2006
7
Il cimitero è uno dei luoghi della memoria collettiva in cui sono custoditi i segni dello scorrere degli eventi, passeggiare in questi luoghi riporta tutte le nostre fatiche ad una dimensione sempre misera a confronto con lo scorrere del tempo.
Il cimitero di Ortona, da questo punto di vista , si carica di ulteriore potenza evocativa nel ricordarci le migliaia di vittime dell’ultimo conflitto mondiale
Ortona è stato uno degli ultimi baluardi difensivi dell’armata tedesca che si ritirava a nord sotto la pressione degli alleati che avanzavano; la città ha pagato un prezzo altissimo di vittime ed è stata quasi completamente distrutta. Poco distante, il cimitero di guerra canadese con la sua semplicità evocativa è dirompente, anche nel visitatore più distratto.
(nella mia memoria un senzazione simile è paragonabile soltanto al cimitero dei caduti per la catastrofe del Vaiont )
Come nella città dei vivi, il sedimentarsi degli interventi di ampliamento del recinto sacro del cimitero ha rispecchiato le vicende delle epoche di appartenenza. È difficile ritrovare un “disegno” negli ampliamenti degli ultimi decenni, né nelle regole insediative, né nelle ragioni dei singoli manufatti; probabilmente ciò riflette l’incertezza e loscollamento culturale che si è vissuto durante quello che grossolanamente possiamo definire come l’epoca “dell’industrializzazione di massa”.
L’area di intervento è l’ultima porzione di suolo a disposizione per l’ampliamento del cimitero. Posizionata all’estremo nord del perimetro cimiteriale si trova sul crinale di un colle che guarda verso il mare; un panorama di straordinaria bellezza e suggestione.
L’idea di progetto è quella di strutturare un sistema insediativo che si faccia carico di questa duplice condizione : _terminale dell’impianto cimiteriale (una sorta di testata contrapposta all’ingresso principale) _elemento del/sul paesaggio (che, dunque, dialoghi con questa presenza ambientale molto forte).
Il progetto tenta di dare risposta ai due enunciati princiali attraverso alcuni dispositivi :
_la geometria; la struttura insediativa riprende le geometrie dell’impianto storico del cimitero, ne definisce un dialogo a distanza fatto di allineamenti, adiacenze, punti di collimazione.
Il risultato è un impianto sostanzialmente a pettine in cui delle “dita” (i corpi di fabbrica) utilizzano nel loro disporsi un graticcio di allineamenti (un codice a barre) che dialoga con l’impianto del cimitero.
_ il paesaggio; i corpi di fabbrica filiformi si aprono sul paesaggio scardinando anche uno dei componenti canonici del sistema cimiteriale : il recinto.
La forza della presenza paesaggistica apre il muro di cinta in scaglie che inquadrano il paesaggio; il mare diventa uno degli elementi di dialogo dell’architettura, la muratura, tagliata, è alla costante ricerca di punti di vista, di affacci.
_il declivio; il sito in pendenza ha informato una organizzazzione su due livelli raggiungibili alle due quote principali del progetto. I corpi di fabbrica si pongono come degli elementi di cucitura dei vari salti di quota.
_i materiali; i materiali del progetto sono essenzialmente due : il rivestimento in pietra e l’intonaco. I corpi di fabbrica sono pensati come dei volumi monolitici “tagliati” da geometrie che come traccianti invisibili producono tagli e lacerazioni; i volumi sono rivestiti in pietra, le sezioni lasciate scoperte dai “tagli” sono in intonaco bianco.
Il rivestimento è realizzato con una pietra grezza con forti variazioni cromatiche, l’idea è quella di una moltitudine di pixel. Il suo è un uso “scarno”, le fughe tra i vari ricorsi sono state lasciate aperte per rivelare la teoria di fili che si inseguono ed intrecciano e che talvolta creano delle fessure che governano le altezza degli elementi di chiusura disegnandone il partito architettonico.
DATI DI PROGETTO
Cronologia
Progetto: gennaio-maggio 2005
Realizzazione:
inizio lavori: giugno 2005
ultimazione: marzo 2006
Concessionario ed esecutore: Consorzio PROGETTI & FINANZA
Dati dimensionali: 280 loculi – 109 cappelle (1090 loculi laterali)
Costo: 1 470 000,00 euro
Il cimitero di Ortona, da questo punto di vista , si carica di ulteriore potenza evocativa nel ricordarci le migliaia di vittime dell’ultimo conflitto mondiale
Ortona è stato uno degli ultimi baluardi difensivi dell’armata tedesca che si ritirava a nord sotto la pressione degli alleati che avanzavano; la città ha pagato un prezzo altissimo di vittime ed è stata quasi completamente distrutta. Poco distante, il cimitero di guerra canadese con la sua semplicità evocativa è dirompente, anche nel visitatore più distratto.
(nella mia memoria un senzazione simile è paragonabile soltanto al cimitero dei caduti per la catastrofe del Vaiont )
Come nella città dei vivi, il sedimentarsi degli interventi di ampliamento del recinto sacro del cimitero ha rispecchiato le vicende delle epoche di appartenenza. È difficile ritrovare un “disegno” negli ampliamenti degli ultimi decenni, né nelle regole insediative, né nelle ragioni dei singoli manufatti; probabilmente ciò riflette l’incertezza e loscollamento culturale che si è vissuto durante quello che grossolanamente possiamo definire come l’epoca “dell’industrializzazione di massa”.
L’area di intervento è l’ultima porzione di suolo a disposizione per l’ampliamento del cimitero. Posizionata all’estremo nord del perimetro cimiteriale si trova sul crinale di un colle che guarda verso il mare; un panorama di straordinaria bellezza e suggestione.
L’idea di progetto è quella di strutturare un sistema insediativo che si faccia carico di questa duplice condizione : _terminale dell’impianto cimiteriale (una sorta di testata contrapposta all’ingresso principale) _elemento del/sul paesaggio (che, dunque, dialoghi con questa presenza ambientale molto forte).
Il progetto tenta di dare risposta ai due enunciati princiali attraverso alcuni dispositivi :
_la geometria; la struttura insediativa riprende le geometrie dell’impianto storico del cimitero, ne definisce un dialogo a distanza fatto di allineamenti, adiacenze, punti di collimazione.
Il risultato è un impianto sostanzialmente a pettine in cui delle “dita” (i corpi di fabbrica) utilizzano nel loro disporsi un graticcio di allineamenti (un codice a barre) che dialoga con l’impianto del cimitero.
_ il paesaggio; i corpi di fabbrica filiformi si aprono sul paesaggio scardinando anche uno dei componenti canonici del sistema cimiteriale : il recinto.
La forza della presenza paesaggistica apre il muro di cinta in scaglie che inquadrano il paesaggio; il mare diventa uno degli elementi di dialogo dell’architettura, la muratura, tagliata, è alla costante ricerca di punti di vista, di affacci.
_il declivio; il sito in pendenza ha informato una organizzazzione su due livelli raggiungibili alle due quote principali del progetto. I corpi di fabbrica si pongono come degli elementi di cucitura dei vari salti di quota.
_i materiali; i materiali del progetto sono essenzialmente due : il rivestimento in pietra e l’intonaco. I corpi di fabbrica sono pensati come dei volumi monolitici “tagliati” da geometrie che come traccianti invisibili producono tagli e lacerazioni; i volumi sono rivestiti in pietra, le sezioni lasciate scoperte dai “tagli” sono in intonaco bianco.
Il rivestimento è realizzato con una pietra grezza con forti variazioni cromatiche, l’idea è quella di una moltitudine di pixel. Il suo è un uso “scarno”, le fughe tra i vari ricorsi sono state lasciate aperte per rivelare la teoria di fili che si inseguono ed intrecciano e che talvolta creano delle fessure che governano le altezza degli elementi di chiusura disegnandone il partito architettonico.
DATI DI PROGETTO
Cronologia
Progetto: gennaio-maggio 2005
Realizzazione:
inizio lavori: giugno 2005
ultimazione: marzo 2006
Concessionario ed esecutore: Consorzio PROGETTI & FINANZA
Dati dimensionali: 280 loculi – 109 cappelle (1090 loculi laterali)
Costo: 1 470 000,00 euro
7 users love this project
Enlarge image
Il cimitero è uno dei luoghi della memoria collettiva in cui sono custoditi i segni dello scorrere degli eventi, passeggiare in questi luoghi riporta tutte le nostre fatiche ad una dimensione sempre misera a confronto con lo scorrere del tempo. Il cimitero di Ortona, da questo punto di vista , si carica di ulteriore potenza evocativa nel ricordarci le migliaia di vittime dell’ultimo conflitto mondiale Ortona è stato uno degli ultimi baluardi difensivi dell’armata tedesca che si ritirava a...
- Year 2006
- Work finished in 2006
- Client Amministratore Comunale Ortona
- Status Completed works
- Type Cemeteries and cemetery chapels
comment