Concorso Piazza Molicelle Università della Calabria | gabriello grandinetti

La piazza come luogo privilegiato per eccellenza di aggregazione e di scambio ma anche vero fulcro dell’intero spazio percettivo, che si converte in cerniera del sistema principale di circolazione pedonale. La piazza in progetto è sotto il pelo dell’acqua che ne riflette un’altra sospesa, al di sopra di essa, da un peristilio di pilotis immersi nel lago artificiale a gradoni. Sulla piattaforma si innestano quattro passerelle radiali che collegano i vari ambiti cardinali; l’ingresso principale, il futuro edificio del C.S., il teatro, l’aula magna e le aree limitrofe. Sulla piazza/piattaforma si protende un’agile pensilina orbitante con funzione “brise-soleil”, per la riflessione dei raggi solari incidenti, sostenuta da un canestro strutturale di travi in acciaio perforato su cui domina il grande cono di vetro fotovoltaico che attiva i getti d’acqua della fontana sospesa. Così l’acqua nel ricreare il volume virtuale del cono, precipita dall’alto, sotto forma di cascata in una sorta di caleidoscopico cilindro scrosciante, sul greto roccioso. Nelle ore diurne la luce filtra dai cristalli fotovoltaici concedendo giochi cromatici iridescenti che si rifrangono sulle gocce nebulizzate della colonna d’acqua. Di sera l’impianto scenico assume, per effetto delle proiezioni di luce laser poste alla base e in perenne dialogo con gli astri, l’effetto stupefacente di un faro emergente dal sottosuolo conferendogli così un’aura sacrale che arma la fantasia dei suoi osservatori. Metafora di ogni sorgente sia naturale che di matrice filosofico/culturale, codesta sorgente del sapere si pone in relazione continua con quello “spirito del luogo” che abita nell’Università della conoscenza.