Riqualificazione dell’edificio comunale ex-Upim in nuovo polo civico multifunzionale

1° classificato Treviglio / Italy / 2009

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Integrazione architettonica, urbanistica, funzionale ed organizzativa
1.1 criteri generali seguiti per la progettazione
Concept- Il progetto propone di utilizzare strategicamente l’esistente, con demolizioni ridotte e mirate. L’edificio, articolato attraverso una nuova connettività pedonale al piano terra e nuove funzioni miste di programma, ritrova una forte immagine unitaria capace di legare le differenti parti e nel contempo di creare una forte riconoscibilità nel tessuto urbano. La nuova immagine del complesso è basata su un rivestimento leggero, attivo ed integrato, completamente indipendente dalle strutture esistenti.
Connettivitàurbana - Il progetto propone un incremento della connettività urbana legandosi inscindibilmente alla rete dei percorsi pedonali del centro storico e creando delle sequenze di nuovi percorsi in continuità con gli spazi urbani circostanti. Proseguendo nel passaggio interno all’edificio fino al nodo di connessione principale che smista i flussi pedonali verso il livelli superiori, il pubblico scopre gradualmente una promenade architecturale di rampe e terrazze. Il percorso può svilupparsi senza salire ai livelli superiori, passando sul ponte centrale, oltre il cortile centrale che definiamo atrio urbano, fino al retrostante Vicolo del Teatro, permettendo la relazione diretta tra gli spazi di piazza Garibaldi e il sistema delle corti interne del Castrum, fino a via Galliari. Il nuovo passaggio urbano, ricavato dentro l’edificio, è concepito come un corridoio urbano polifunzionale che può essere aperto il giorno e chiuso la notte, utilizzabile per compartimentare gli usi misti e non sincronizzati del nuovo centro civico polifunzionale. Il grande atrio urbano posto al centro di questo passaggio, diviene il centro del centro.
Piazza Alta e Piazza Bassa– Si propone, attraverso queste sequenze, di portare la rete dei percorsi urbani direttamente dentro l’edificio e di portare fuori l’edificio, occupando lo spazio urbano con alcune delle funzioni pubbliche previste. Il mercato coperto posto al livello terra può espandersi naturalmente nella piazza per articolarne gli usi possibili ad eventi temporanei, fiere, esposizioni. A questa Piazza Bassa, dal carattere urbano ed artificiale, si affianca una Piazza Alta, grande giardino pensile panoramico sulla città. La Piazza Bassa viene concepita come un sistema flessibile e mobile, capace di adattarsi a diversi usi con il passare delle ore della giornata, della settimana, del mese. Le panche ed i banchi del mercato possono muoversi su rotaie, allineate con la maglia strutturale, rendendo possibili 3 configurazioni di arredo corrispondenti a 3 modelli d’uso dello spazio urbano: piazza libera, piazza arredata – pedonale, piazza semicarrabile. La Piazza Alta concentra una serie aperta e flessibile di spazi collettivi, realizzati in metallo e cristallo e poggiati sul solaio esistente, inseriti armoniosamente nel verde del tetto giardino: caffè, ludoteca, parte delle sale di lettura della biblioteca sottostante sono immerse nel verde e nel contempo, nelle attività e nei percorsi del centro storico circostante. Si propone un utilizzo civico del piano terra, con la presenza del mercato come funzione-cerniera con la città, gestibile in modo classico in termini di igiene e carico-scarico merci. A questa funzione si associa il blocco degli uffici comunali, facilmente accessibili e completamente vetrati, con una reception aperta sulle strade del centro storico.
Il Centro del centro - Il nodo centrale di accesso è concepito come grande vuoto al centro dell’edificio, in dialogo con le altre corti del Castrum. Questo nodo funziona da cerniera, capace di legare il flusso pedonale del by-pass tra piazza Garibaldi e Vicolo del Teatro, a livello terra, con i flussi pedonali verticali all’interno delle varie funzioni dell’edificio, fino alla Piazza Alta. Questo grande vuoto, condensatore di flussi ed affacci molteplici ed articolati, permette di portare luce ed aria alle funzioni poste al livello -1. Le grandi rampe sono concepite non solo come servizio funzionale alla distribuzione interna, ma come dei veri e propri luoghi urbani.
Flessibilità - La flessibilità è il principio che guida la concezione degli spazi interni. La sala polivalente a livello -1 è attivabile rapidamente e semplicemente come spazio espositivo o sala conferenze, estraendo da un piccolo locale stock dei pannelli espositivi scorrevoli, utilizzabili anche per delimitare senza chiudere la sala, in configurazione conferenza. Anche tra biblioteca ed emeroteca si propone una frontiera labile. Le due funzioni, intorno ad un’isola desk centrale, condividono i servizi ed il nodo di connessione alla ludoteca ed alla Piazza Alta, ricavato utilizzando le strutture preesistenti. Lo stesso nodo collega anche gli archivi al livello -1, concepiti come un grande spazio aperto anche alla consultazione diretta. Il principio di compartimentazione degli accessi ispira l’intero intervento.
La flessibilità degli spazi è inscindibilmente legata all’accesso, inteso nel senso più esteso del termine: accesso alle risorse, accesso fisico agli spazi, accesso all’offerta di servizi dell’amministrazione di Treviglio, accesso all’ informazione, alla conoscenza, alla parità delle opportunità.
1.2 stralci funzionali tramite i quali può essere realizzato l’intervento
Le demolizioni dell’esistente sono ridotte e puntuali. Una sorta di agopuntura volta a riattivare la circolazione della grande piastra esistente. Vengono demoliti ridotti tratti di solai in corrispondenza del cortile centrale e del muro di tamponatura della grande terrazza superiore. La realizzazione dell’intervento è articolabile in 4 fasi principali di lavorazioni, senza interferenze tra loro:
2. IL CORRETTO USO DELLE RISORSE RINNOVABILI IN FUNZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO E GESTIONALE
2.1 analisi del fabbisogno energetico

Gli interventi volti al miglioramento delle prestazioni energetiche hanno come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B secondo le normative vigenti in materia di risparmio energetico; per raggiungere l’obiettivo sono stati previsti i seguenti interventi:
1. isolamenti sugli elementi verticali opachi scambianti per garantire una trasmittanza 0,34 kW/mq K;
2. isolamenti sugli elementi orizzontali di pavimento scambianti per garantire una trasmittanza 0,33 kW/mq K;

3. isolamenti sugli elementi orizzontali di copertura per garantire una trasmittanza 0,30 kW/mq K;
4. sostituzione degli infissi esistenti con infissi tripli rispondenti a valori di trasmittanza  2,2 kW/mq K.

2.2 Tecniche previste, materiali, sistemi ed impianti indicati per la realizzazione
Pelle esterna

- La struttura della copertura leggera riveste tutto l’edificio e coordina tutti gli elementi che concorrono alla sostenibilità ed alla nuova immagine urbana dell’edificio. Il grande telaio che ritma il complesso è pensato in legno lamellare di categoria 1, con elevate caratteristiche antisismiche, assemblato con colle naturali e trattato con prodotti atossici e non dannosi per l’ambiente, tinto con tonalità morbide e chiare, in armonia con i colori degli edifici circostanti. Le costolature sono prefabbricabili ed assemblabili completamente a secco. Su questa orditura portante viene fissata una composizione libera di pannelli fotovoltaici, in posizione ed inclinazione ottimizzate, alternati a pannelli ombreggianti, verso sud. Alla stessa struttura lamellare vengono fissati dei pannelli vetrati apribili, in corrispondenza della parte di edificio a 3 piani, più chiusa ed opaca ed esposta a sud, per la realizzazione di una serra solare.
Per quanto riguarda gli isolamenti termici delle pareti interne e del sottotetto, saranno utilizzati materiali bio-ecologici certificati come pannelli di fibre naturali riciclate di legno di sughero; si prevede, inoltre, il recupero delle acque piovane per usi sanitari e per l’innaffiamento del tetto giardino; per l’illuminazione interna e della piazza saranno utilizzate tecnologie a led che garantiscano un elevato risparmio energetico.
Il progetto prevede la piantumazione di essenze ad alto fusto nella vasca di terra al livello -1, per realizzare sia la mitigazione del microclima interno sotto la grande pergola fotovoltaica che il relax visivo alla biblioteca.
La securizzazione dell’edificio avverrà attraverso la temporizzazione giorno/notte degli accessi al corridoio interno di collegamento tra Vicolo del Teatro e Piazza Garibaldi e l’illuminazione diffusa a pavimento della piazza. Inoltre, l’illuminazione proveniente dalle vetrate degli uffici apporterà automaticamente, con l’avviamento di attività e l’aumento del passaggio, una riduzione dei rischi di vandalismo. Siamo convinti che sia preferibile ad un approccio di securizzazione urbana pesante, a rischio zero, militarizzante, un approccio di pianificazione strategica, integrata con il progetto urbano. Proponiamo quindi una securizzazione dello spazio basata sulla riduzione realistica del rischio, attuata attraverso l’incremento di attività urbane e sulla articolazione degli usi dello spazio urbano, a servizio delle fasce orarie non sincronizzate di una utenza differenziata. A questo indirizzo generale si combinano tecniche di difesa passiva di uso corrente e materiali di mercato, quali l’utilizzo di vernici anti-spray sulle superfici verticali del piano terra e l’inserimento di serrande metalliche per la protezione delle vetrate degli uffici e del mercato.
2.3 valutazioni sulle scelte architettoniche e impiantistiche con riferimento a soluzioni energetiche alternative e rinnovabili

Riqualificazione dell’involucro

- finalizzata alla riduzione delle dispersioni attraverso di esso, comprende:
- isolamento delle pareti perimetrali, mediante realizzazione di contro-parete interna in cartongesso con interposto isolamento in fibre naturali;
- isolamento all’intradosso del solaio contro terra e dei solai interni, da effettuarsi contestualmente alla realizzazione del pavimento radiante;
- la coibentazione della superficie disperdente orizzontale maggiore, quella della grande terrazza, avviene in modo naturale attraverso l’inserimento di un pacchetto combinato di strati di terra e inerti drenanti;
- sostituzione dei vecchi serramenti e realizzazione dei nuovi con infissi tripli con camere di gas argon a taglio termico e vetrature basso emissive (Ug<0,3W/mqk);
- nella parte di edificio che si sviluppa per i tre piani fuori terra esposta a sud si è previsto di realizzare una pelle esterna costituita da pannelli vetrati con funzioni di captatori di energia che trasferiscano alla parete retrostante, molto chiusa e compatta, quindi ad elevata inerzia termica, l’energia da accumulare e poi rilasciare per irraggiamento all’interno.
La realizzazione di un isolamento perimetrale interno piuttosto che esterno, comporta una maggiore semplicità realizzativa trattandosi di un edificio esistente.
Ai fini del controllo del calore entrante nella stagione estiva, la realizzazione del sistema di schermature a lamelle garantisce l’ombreggiamento delle pareti perimetrali.
Interventi sugli impianti - la realizzazione di un sistema di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento consente di sfruttare sistemi di generazione assimilabili alle fonti rinnovabili con funzionamenti a bassa temperatura come le pompe di calore. I piani interrati saranno serviti anche da una Unità di Trattamento Aria, necessaria a garantire la salubrità dell’aria e lo smaltimento degli agenti inquinanti. La realizzazione di un’unica centrale tecnologica nel secondo livello interrato consente di sfruttare il percorso delle tubazioni di ingresso dei fluidi vettori per un preriscaldamento geotermico, con notevoli riduzioni dei consumi e dei costi di gestione.
La realizzazione di sistemi di estrazione dell’aria nei cavedi in prossimità dei corpi scala permette nella stagione estiva di innescare meccanismi di ventilazione ibrida: la sottopressione generata dall’estrazione dell’aria attira verso l’interno della biblioteca e della sala polivalente flussi di aria fresca.
Realizzazione del sistema di schermatura esterno fotovoltaico - la schermatura esterna integra nell’edificio le componenti tecnologiche fondamentali ai fini del controllo dei consumi energetici. Essa infatti, oltre a garantire la necessaria riduzione del calore entrante per irraggiamento nella stagione estiva, consente di migliorare il rendimento dell’edificio anche nella stagione invernale: il sistema di chiusura delle lamelle vetrate posizionate davanti alla palazzina per uffici permette infatti di ottenere una serra solare, capace di accumulare il calore nell’intercapedine che si viene a creare tra edificio e facciata esterna e di rilasciarlo successivamente nell’ambiente interno. Inoltre la predisposizione di sistemi fotovoltaici su una parte delle lamelle stesse consente di sfruttare l’ottimo orientamento dell’edificio per la produzione di energia elettrica necessaria alla sua gestione. La potenza installabile è di circa 45 kW, con una produzione annua di 50 MWh, capace di soddisfare o il consumo di energia elettrica per il funzionamento degli impianti (illuminazione, ascensori, strumentazioni informatiche, sistemi antincendio) o il fabbisogno di energia per il riscaldamento dell’edificio in associazione ad un impianto di riscaldamento a pompa di calore. Trattandosi di un sistema ad integrazione architettonica, l’extracosto del fotovoltaico può essere ripagato in tempi anche brevi, con un tempo di rientro stimabile in 8-10 anni, grazie alla maggiorazione delle tariffe incentivanti. Il sistema di schermatura esterno si comporta quindi come una seconda pelle, una struttura intelligente ad elevata integrazione tecnologica capace di interagire con l’ambiente esterno ai fini della riduzione dei consumi e della produzione di energia.
Conclusioni - La grande pergola che coordina la nuova immagine dell’edificio ha la funzione, oltre che di supporto alla maggiore varietà possibile di pannelli attivi e passivi, di rivestire ed unificare nuovo ed esistente, senza chiudere o nascondere. Vengono legati così vecchio e nuovo, creando una forte immagine pubblica, trasparente ed accessibile, per questo nuovo centro pubblico. Sugli stessi allineamenti di questo telaio, e in continuità con esso, viene organizzata la Piazza Bassa. Un progetto strategico, perfezionabile nel tempo aggiungendo pannelli in funzione del fabbisogno e della messa a regime degli impianti nel tempo, che combina efficacemente riuso dell’esistente e nuove tecnologie, secondo un’idea di integrazione delle componenti flessibile, libera ed aperta.
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    Project details
    • Year 2009
    • Work started in 2010
    • Client Comune di Treviglio
    • Status Current works
    • Type multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres
    • Websitehttp://www.projectinuse.com
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