Progetto della nuova chiesa parrocchiale “Santa Teresa di Gesù Bambino”

Cannavà / Italy / 2019

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L’approccio progettuale del gruppo di lavoro sarà fondato su un’analisi integrata di vari fattori: il tema funzionale proposto dalla Diocesi nelle sue varie ed eventuali articolazioni, le caratteristiche del sito, le risorse finanziarie disponibili, le aspettative della comunità e – non da ultimo – la ricerca di una forma architettonica adatta ad esprimere il significato – all’inizio del terzo millennio – di una Chiesa parrocchiale chiaramente riconoscibile come luogo sacro e nello stesso tempo fortemente accogliente verso la comunità.


Ovviamente tutte le scelte progettuali saranno coerenti con il contenuto della Nota pastorale su “La progettazione di nuove chiese”, elaborata dalla Commissione Episcopale per la liturgia in collaborazione con la Consulta nazionale per i beni culturali, pubblicata nel 1993.


Sul piano metodologico il progetto si svilupperà mettendo a fuoco principalmente i seguenti nove punti:


−  il rapporto con il territorio circostante;
−  la riconoscibilità dell’edificio sacro;
−  gli aspetti liturgici;
−  il profilo estetico-formale dell’edificio;
−  gli aspetti funzionali e compositivi;
−  il progetto delle opere d’arte
−  gli aspetti illuminotecnici;
−  gli aspetti acustici;
−  gli aspetti tecnologici e costruttivi, i materiali e le finiture, i criteri di sostenibilità


da adottare.
Il progetto dovrà esprimere con chiarezza ed efficacia un convincente RAPPORTO CON IL TERRITORIO CIRCOSTANTE, con l’obiettivo di stabilire un sistema di forme chiare, familiari, riconoscibili. Ciò potrà rappresentare anche elemento di rafforzamento dell’identità della frazione di Cannavà, una delle due frazioni minori del comune di Rizziconi – l’altra è Cirello – dove è in atto, da tempo, un progressivo abbandono delle campagne e quindi delle abitazioni rurali in favore di un coagulo dell’urbanizzazione, maggiormente orientata nei centri abitati di Rizziconi, Drosi e Spina.
La costruzione di una nuova chiesa nella frazione di Cannavà potrà costituire, tra l’altro, un elemento primario per una strutturazione più ordinata del territorio 


nell’area interessata, dove, alla pur forte valenza ambientale e paesaggistica del luogo non ha corrisposto nel tempo una trasformazione sempre controllata dal punto di vista qualitativo. Sarà opportuno che il principio insediativo della nuova chiesa e la sua complessiva forma architettonica cerchino di interpretare criticamente, se possibile, tracce significative del sistema insediativo originario del territorio abitato, nonché peculiarità e valenze identitarie sedimentatesi nei tempi brevi o lunghi della storia, insieme agli elementi significativi dell’ambiente e del paesaggio.


Per quanto riguarda la RICONOSCIBILITÀ DELL’EDIFICIO SACRO questa dovrà essere affidata ad alcuni elementi formali chiari, da considerare come dispositivi spaziali universali a cui affidare la trasmissibilità dell’immagine di una chiesa come mistero di comunione e popolo di Dio pellegrinante verso la Gerusalemme celeste. Solenne, ma accogliente, rassicurante e aperta al territorio circostante, la nuova chiesa dovrà essere capace di comunicare ai fedeli non tanto attraverso segni aggiuntivi (insegne, luci, scritte), ma, per quanto possibile, attraverso adeguate pause architettoniche (sagrato, eventuale giardino, sistema di spazi aperti ben relazionati coi volumi e gli spazi interni), contenenti elementi evocativi che orientino tematicamente e plasticamente allo spazio ecclesiale, rifuggendo da scenografie o allegorismi discutibili


Per quanto riguarda gli ASPETTI LITURGICI del progetto, lo scopo principale sarà quello di contribuire, insieme al lavoro dei progettisti e dell’artista, a dare la giusta forma ed organizzazione sia all’intero complesso parrocchiale, che, più in particolare, allo spazio dell’«assemblea celebrante» ed a precisarvi ruoli e posizione dei diversi poli liturgici, come l’altare, l’ambone, la sede del presidente, il fonte battesimale e di tutti gli altri elementi necessari per la celebrazione che –va ricordato – si divide in liturgia della parola e liturgia eucaristica. Lo spazio dell’aula, ed il progetto liturgico che in esso trova la sua attuazione, hanno il compito di esprimere questa duplicità pervenendo ad una sintesi che è insieme architettonica, liturgica, artistica. La consulenza liturgica per la progettazione della nuova chiesa parrocchiale focalizzerà la sua attenzione dapprima sul principio insediativo generale, quindi sullo studio spaziale dell’aula e dei suoi poli liturgici,proponendo, infine, indicazioni su una ottimale organizzazione distributiva degli altri spazi del complesso.


Il PROFILO ESTETICO E FORMALE DELL’EDIFICIO dovrà essere caratterizzato da capacità evocativa, priva però di retorica celebrativa; da una dimensione conforme e accogliente del sistema degli spazi coperti e aperti; dall’ uso di materiali semplici e familiari; dal ruolo della luce naturale. Anche la presenza viva della natura potrà avere un un ruolo importante nel progetto, per mezzo di verde e di alberi opportunamente selezionati e collocati in rapporto agli edifici e agli spazi aperti.


Gli ASPETTI FUNZIONALI E COMPOSITIVI si concentreranno sull’equilibrio e sull’armonia del quadro funzionale e distributivo. Nell’aula gli spazi liturgici dovranno essere chiaramente definiti nelle relazioni e nei ruoli; gli spazi del complesso parrocchiale nel loro complesso dovranno avere le flessibilità necessaria per un uso esteso del complesso in tutte le fasi della giornata.


Il PROGETTO DELLE OPERE D’ARTE scaturirà da un percorso teso a dare, attraverso il disegno, la consistenza materica e la collocazione delle opere – destinate ad essere così strettamente a contatto con la liturgia e con la preghiera – un senso tangibile al desiderio di spiritualità, al valore della spiritualità nell’esperienza umana. Nel rapporto con la luce naturale da introdurre nell’aula, nel dialogo con l’assemblea riunita e nel colloquio intimo con il credente, le opere – ciascuna in base alla sua specificità, ma anche ciascuna intesa quale elemento di un sistema – avranno l’obiettivo di dare corpo al «senso qualificante, essenziale dell’uomo, che è la sua spiritualità. L’uomo, contemplando l’arte e la sua bellezza,vi si abbandona come alla sollecitazione delle se elevazioni più genuinamente umane, cioè spirituali; e perciò sente e trasmette l’incanto della spiritualità purissima, Dio, che di ogni spiritualità creata è origine e fine» (San Giovanni Paolo II).


Gli ASPETTI ILLUMINOTECNICI dovranno integrarsi con la forma e la dimensione degli spazi – in particolare quelli dell’aula liturgica – e con il progetto delle opere d’arte, al fine di valorizzare, per mezzo della luce, spazi e oggetti, sottolineando le proprietà percettive dei materiali utilizzati e promuovendo livelli adeguati di comfort visivo.


Gli ASPETTI ACUSTICI si fonderanno su un’attenta analisi delle funzioni e – soprattutto per quanto riguarda l’aula liturgica, dove si intrecciano la parola, il discorso, la musica, il canto – dovranno essere assicurati tempi di riverberazione adeguati alla chiarezza del parlato ma anche del canto e della musica.


Per quanto riguarda gli ASPETTI TECNOLOGICI E COSTRUTTIVI, MATERIALI E FINITURE, CRITERI DI SOSTENIBILITÀ ADOTTATI, si prevede un ampio utilizzo di sistemi costruttivi e dispositivi tecnologici tradizionali, coerenti con il linguaggio architettonico adottato, che sarà chiaramente contemporaneo ma con evidenti riferimenti al luogo; la qualità e la sostenibilità dell’opera saranno garantite da un’attenta selezione dei materiali e da un loro utilizzo compatibile con le funzioni degli spazi, nonché da soluzioni progettuali orientate al risparmio delle risorse naturali e all’abbattimento delle emissioni inquinanti.

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    L’approccio progettuale del gruppo di lavoro sarà fondato su un’analisi integrata di vari fattori: il tema funzionale proposto dalla Diocesi nelle sue varie ed eventuali articolazioni, le caratteristiche del sito, le risorse finanziarie disponibili, le aspettative della comunità e – non da ultimo – la ricerca di una forma architettonica adatta ad esprimere il significato – all’inizio del terzo millennio – di una Chiesa parrocchiale chiaramente...

    Project details
    • Year 2019
    • Status Competition works
    • Type Churches
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