La cascina passiva | WEM Walter Emilio P. I. Mariotto

Casa interamente di nuova edificazione con finitura esterna in mattoni pieni quale parete ventilata. Ispra / Italy / 2018

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Dapprima, dai 4 anni d'età, c'erano le costruzioni della Italo Cremona, i Plastic City, con i quali si edificavano piccole casette con mattoncini rossi, tetto verde ed infissi bianchi. I mattoncini tolti dal bidone cilindrico di cartone, davano "lavoro soddisfacente" per qualche ora e suggerivano ogni volta cose e case nuove...


Poi, dai dieci anni d'età circa, l'interesse si è concentrato sulle casette un po' più grandi; le capanne nei boschi!


Ed ora, ecco il progetto e la costruzione di una casa a "molto, molto basso" consumo energetico; ciò nasce a cura di 


                                                  ШΣM™  ► Шal3 Σmil Mary8.


                                     (non un geometra ma un perito meccanico) 


Il disegno iniziale è stato eseguito punto per punto, pixel per pixel e... tanta, tanta, santa pazienza con Paint Brush di Windows (quando uno non dispone del CAD...!!!). L'intento è stato quello di ottenere una dimora che avesse un buon comfort termico abitativo, attuabile con il minimo dispendio di energia in termini economici. Per meglio dire, una casa che conservasse il più possibile, nel tempo, l'energia calorica presente al proprio interno. Energia, quindi, autoprodotta, per esempio, dall'uso dell'acqua sanitaria e dalla cucina (produzione di vapore acqueo), dall'uso delle lampadine, del TV, del PC, da una semplice candela, ma anche quella rilasciata dai corpi umani presenti in casa, sottoforma, quest'ultimi, di prezioso calore (circa 0,10 kW/persona -> 10 persone = 1kW !). Soprattutto energia gratuita proveniente dal "caldo, tenue" sole invernale che, anche in giornate fredde, ma limpide, serene, può trasmetterci anche oltre 1.000 watt/mq. di energia. Si tratta soltanto di lasciarlo entrare in casa e... "trattenerlo" il più possibile! 


L'idea in sintesi...


Si è, quindi, data importanza alla "massa" interna che svolge il compito di volano, di "magazzino di mantenimento, di riserva di temperatura", adottando un sistema di edificazione tradizionale con blocchi in cotto e tramezze in forati, anch'esse in cotto.


Si è pensato, quindi, alla forma geometrica di massima da dare alla pianta della costruzione; un rettangolo che avesse il lato più lungo ben esposto a sud, per riceverne il più possibile il sole in inverno da tre grandi vetrate che hanno una superficie di circa 18 mq.. Il lato corto ben proporzionato, rispetto al primo, in modo da poterne godere con adeguatezza dell'energia solare ricevuta dal primo, con minime differenze termiche registrate lungo l'asse nord/sud delle stanze; praticamente una casa compatta. Le misure di progetto si attestano, in questo caso, attorno ai 12 metri netti calpestabili per i lati lunghi (N▲, S▼) ed 8 metri per gli altri (E►, W◄). L'altezza ↕ dei locali a norma di Legge fissata in 2,7 metri per la zona climatica di appartenenza, per un totale di circa 96 mq. per ciascuno dei due piani previsti.


ШΣM

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    Dapprima, dai 4 anni d'età, c'erano le costruzioni della Italo Cremona, i Plastic City, con i quali si edificavano piccole casette con mattoncini rossi, tetto verde ed infissi bianchi. I mattoncini tolti dal bidone cilindrico di cartone, davano "lavoro soddisfacente" per qualche ora e suggerivano ogni volta cose e case nuove... Poi, dai dieci anni d'età circa, l'interesse si è concentrato sulle casette un po' più grandi; le capanne nei boschi! Ed ora, ecco il...

    Project details
    • Year 2018
    • Work started in 2012
    • Work finished in 2018
    • Main structure Masonry
    • Client Me medesimo
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence
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