Concorso di idee per un nuovo Polo Scolastico | Luca Ciaffoni

nuova scuola nel comprensorio Gignano, Torretta, S.Elia L’Aquila / Italy / 2019

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premessa
“Quando ero ancora bambino mio padre mi insegnava come si piega un foglio di carta: per ottenere una piegatura netta e senza sbavature bisogna esaminare con cura la fine struttura della carta in modo da non offendere con la piega l’andamento della sue fibre. [...] Sviluppai così fin da piccolo una crescente consapevolezza della necessità di ricercare sempre, in ogni nostra azione, quella postura di umiltà indi spensabile affinché possa prendere forma un’autentica conversazione tra i materiali con i quali ci si propone di operare e l’intelligenza della nostra gestualità.“          (da “Gatti, cappelli elefanti e sorprese” di Alberto Munari figlio di Bruno Munari, 2016)
Dalla lettura del DPP si evince quanto importante sia la trasmissione di elementi valoriali del progetto capaci di instaurare nuova empatia tra gli abitanti del territorio aquilano e la futura sede del Polo Scolastico di Gignano-Torretta-S.Elia. Risiede proprio nella storia recente di questo territorio la spinta verso il futuro che individua in strutture come questa del Polo Scolastico solide fondamenta su cui ricostruire l’identità di una comunità che cerca ancora di ritrovare nuovo collante aggregativo. La Scuola da sempre offre questa opportunità di incontro e condivisione fra adulti e bambini che attraverso momenti di gioco e la trasmissione di conoscenze permette di stabilire quel rapporto di appartenenza ai luoghi che oggi appare perso. Non a caso è sembrato del tutto calzante lo spunto contenuto nelle frasi di Alberto Munari, figlio di Bruno Munari,  in cui oltre all’approccio verso la manipolazione di qualsiasi materiale progettuale emerge il trasporto affettivo nella trasmissione di un insegnamento tra adulto e bambino.
Strategia di inserimento nel contesto Partendo da questo presupposto L’edificio immaginato cerca di portare in luce questi valori proprio attraverso il suo principio insediativo. L’ideale piano verde steso lungo l’asse longitudinale del lotto e poi tagliato, sollevato e piegato per accogliere tutti i volumi dei singoli ambiti del programma funzionale, vuol essere appunto una trasfigurazione architettonica di un ideale ‘pop-up’ spuntato dall’apertura della pagina di un libro, issatosi su per fornire spazi all’aperto, protetti per le attività didattiche a contatto con la natura, e allo stesso tempo proiettati verso gli scorci paesaggistici che il contesto offre allo sguardo. La ‘manipolazione’ architettonica del terreno intende produrre l’effetto di portare ben in luce tutti quegli elementi di dialogo che il costruito oggi cerca di instaurare con l’ambiente circostante per mutuare verso i più piccoli i capisaldi di un rinnovato senso etico verso l’ecosistema in cui viviamo.
Spazi e Programma funzionale L’impianto funzionale viene organizzato in maniera conseguente all’impostazione volumetrica data: su due livelli quello della Scuola Primaria, con il piano superiore dedicato alla didattica e aperto sui 4 lati, più protetti e rivolti verso corte esposta a sud invece gli spazi vita dei più piccoli. L’organizzazione funzionale pertanto avviene seguendo specifiche regole tipologiche e ricercando la migliore configurazione per le singole unità didattiche. Al piano terra vengono sistemati tutti gli ambiti legati alla didattica speciale (laboratori/atelier, palestra e mensa) e alla gestione amministrativa del plesso (segreteria, direzione didattica, sala docenti e spogliatoi per gli addetti alla cucina). In tal maniera l’ambito ricettivo d’ingresso, si configura come spazio di accoglienza non solo per la popolazione scolastica ma per tutta la collettività, che potrà usufruire di tutte le funzioni della scuola capaci di mutuarsi, durante gli orari extrascolastici, in effettivi spazi adattabili agli usi del cosiddetto ‘Civic Center’.
Valori degli ambiti verdi all’aperto Il sistema del verde e del costruito si intrecciano e si fondono creando una molteplicità di situazioni, funzioni e attività da scoprire. GIARDINO DELL’ALFABETO E ORTI DIDATTICI- Una pianta per ogni lettera dell’alfabeto, un percorso guidato attraverso piccole stanze verdi in cui fermarsi e sedersi a osservare, farà scoprire ai piccoli utenti che imparare è più divertente se associamo una lettera, un nome ad un colore, un odore o una forma particolare. FRUTTETO DIDATTICO- Frequentare un luogo quotidianamente può diventare routine, oppure può essere l’occasione per osservare cosa succede nell’arco dell’anno agli alberi di un frutteto che è stato progettato tenendo conto del periodo di fruizione del complesso scolastico. Con la scelta delle giuste piante i bambini potranno vedere ogni fase dello sviluppo e raccogliere anche i frutti. BOSCO DINAMICO- Dopo la costruzione della nuova scuola il terreno, scavato e smosso dalle ruspe, diventa un laboratorio naturale. Verranno piantati gli arbusti ricostruttori, che preparano la terra e offrono riparano ai semi degli alberi che cresceranno e si propagheranno per formareP

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    Project details
    • Year 2019
    • Client Comune dell'Aquila
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
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