"Loos al mare" | Diego Peruzzo

Forte dei Marmi / Italy / 1979

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Il progetto assume la definizione krausiana di non invenzione, il rifiuto dell'invenzione come critica e decapitazione di indicibili e "perverse" avanguardie architettoniche. Il linguaggio dell'architettura non si può inventare e deve essere quello della strada, della spiaggia, della città, della catena dellae costanti del luogo che nessun architetto può sognarsi di "rifondare".


 


QUESTIONI CULTURALI


"Le migliori invenzioni sono citazioni". (Karl Kraus - Detti e Contradetti - Adelphi - 1975).


"Il linguaggio dell'architettura non si inventa, se esso non verifica la sua storia, la sua tradizione nel momento stesso che la trasforma o la rivoluzione, esso non esprime nulla , non comunica nulla." (Massimo Cacciari - La Vienna di Wittgenstein - Nuova Corrente n. 72/73 - 1977).


Il progetto assume "la logica del mondo così come lo trovaI". (Ludwig Wittgenstein - Trattato logico-filosoficus - Einaudi - 1974).


Da queste questioni esce un'operatività; l'individuazione delle parti morfologicamente distiguibili, le permanenze fisiche. Queste permanenze fisiche sono gli "oggeti trovati" e costituiscono gli elementi costanti e significativi per il progetto.


 


IL MARMO


In questo contesto (Forte dei Marmi, Massa Carrara, Pietrasanta) dove il marmo costituisce materiale corrente e il suo è generalizzato e ripetuto, il progetto opera una precisa determinazione che è criticamente condotta sia verso questioni culturali e sia verso questioni tecnico-costruttive. La cultura del marmo e la tecnica del marmo vengono poste e definitivamente risolte dall'architetto Adolf Loos nella casa Muller a Praga nel 1930 nel rivestimento degli interni. Quello di Loos è "amore" per il materiale, il suo è un "rapporto" con il marmo. "E' il marmo malato che egli scopre in una cava, dimenticato, messo da parte." (Claire Loos - Adolf Loos privat - Wien - 1936).


 


LA PALMA


La grande palma cresciuta davanti alla casa, simmetrica rispetto la facciata, è l'altro "oggetto trovato". La palma è il simbolo delle piante calde e viene coltivata d'inverno in grandi serre di ferro e vetro. Ma le serre per i giardini d'inverno sono "calde serre", serre esoteriche. Rispetto agli "oggetti trovati" dentro l'area del progetto bisogna operare una continua smitizzazione introducendo una "profondità" di pensiero nelle citazioni di progetto. Questa "tiege", questa profondità, viene mantenuta criticamente dentro il progetto nell'operazione di costruzione di una grande serra dove sottili colonne di marmo venato di Carrara sorreggono una copertura di ferro e vetro sotto la quale vive la grande palma esistente.La "calda serra" che contiene la palma è il motivo dominante della facciata sul mare. Al taglio geometrico delle aperture delle strutture si contrappone un elemento naturale: le bizzarre ed intricate forme delle foglie di palma mosse dal vento. Lo stesso vento che trasfigura i volti dei ragazzi che giocano sulla spiaggia.

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    Project details
    • Year 1979
    • Type Conference Centres
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