Recupero copertura Villa Olivi

Breda di Piave / Italy / 2019

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AERcoppo®, la soluzione ideale per contesti storici ed edifici molto fragili, ha contribuito al recupero della copertura di Villa Olivi a Breda di Piave.


L’edificio e la tromba d’aria
Un bene storico di grande valore, un edificio vincolato e per questo soggetto a procedure rigorose, una costruzione che racconta attraverso le sue mille vite molte pagine di storia del nostro paese. Una struttura proprio per questo fragile in molte delle sue parti per le sue caratteristiche intrinseche, un complesso sul quale negli anni sono intervenuti numerosi rimaneggiamenti, alcuni più importanti e legati alla conformazione dei volumi, altri sulla distribuzione interna e sull’adeguamento degli ambienti alle normative vigenti e alle nuove funzionalità previste. Villa Olivi è a pieno titolo una delle protagoniste del circuito delle Ville Venete, l’articolato insieme di edifici dal valore monumentale che costellano il territorio veneto e friulano e che costituiscono una delle attrazioni storico/culturali più visitate da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Inserita nel tessuto di Breda di Piave vede la sua fortuna alternarsi a quella del territorio trevigiano, la cui prosperità terminerà con la caduta della “Repubblica di Venezia” e l’occupazione da parte di Napoleone. Dopo gli allori un percorso di alti e bassi, fino all’esplosione di un territorio da sempre a prevalenza agricola che, il grande sviluppo industriale, ha proiettato nel mercato globale, con una competitività diffusa di alto livello, punte di eccellenza che ancora oggi tengono alto il nome del nostro paese.


L’edificio presenta un impianto tardo cinquecentesco ma i numerosi interventi, il più importante dei quali ottocentesco, ne hanno radicalmente trasformato l’aspetto fino all’attuale disposizione su tre livelli, ben evidenziata dal fronte principale. Due i corpi principali. Il lato nord è il più antico, mentre la facciata a mezzogiorno è caratterizzata dal portale rettangolare a pianterreno, sormontato da una trifora, originariamente ad arco, aperta su poggioli in pietra d’Istria. Oggi la villa, per oltre trent’anni sede municipale come conferma l’attuale presenza della Sala Consiliare, è un importante punto di riferimento per la comunità perché ospita, anche la biblioteca comunale, l’auditorium ed è sede di numerose associazioni locali che utilizzano proprio la Sala Consiliare come luogo d’incontro. Il parco che circonda l’edificio è parte integrante del complesso con la fontana, recentemente restaurata, a segnare un asse prospettico con l’ingresso principale.


Un bene vincolato dalla Soprintendenza, un edificio che nell’Agosto del 2018 è stato, come tutto il territorio, interessato da una violenta tromba d’aria che si è abbattuta su Breda di Piave e che ha in pochi minuti scoperchiato parte della villa storica, scagliando porzioni intere di tetto nel cortile antistante e nel parco. In particolare la porzione più colpita è stata proprio quella sovrastante la sede della Sala Consiliare, che si è completamente allagata. Un episodio sempre più frequente nel nostro paese come riportano le cronache, una violenza che trova terreno fertile nella fragilità delle coperture storiche con i loro manti logorati dal tempo e in gran parte già disgregati. Immediatamente dopo l’accaduto sono stati effettuati i lavori per la messa in sicurezza dell’edificio e per il ripristino temporaneo del tetto e del soffitto della struttura per preservare pavimenti e muri comunque degradati dalla violenta pioggia. Contestualmente sono stati programmati i lavori per un recupero complessivo di tutto l’edificio e delle strutture. Lavori che hanno preso avvio nel Marzo del 2019 e che, rispettando i tempi previsti, si sono conclusi dopo pochi mesi.


L’analisi dello stato di fatto e l’intervento sulla copertura
Per prima cosa si è proceduto alla rimozione della copertura ancora presente e ad un’analisi attenta della staticità dell’edificio per verificare le condizioni della struttura portante. La copertura di Villa Olivi si può essenzialmente suddividere in due parti, così come l’edificio stesso. Il corpo principale presenta una struttura portante in laterocemento, quello secondario è interessato da una capriata lignea tradizionale. In entrambi i casi le strutture sono risultate in buono stato come conferma l’Ingegnere Sergio Linguanotto, Progettista e Direttore dei Lavori: “La condizione delle strutture portanti era buona nonostante quanto accaduto. Le verifiche che abbiamo fatto ci hanno garantito la perfetta tenuta degli elementi e la corretta funzionalità della struttura di sostegno. Abbiamo pertanto iniziato a ragionare sul pacchetto di copertura sovrastante, sviluppando soluzioni diverse per i due corpi principali della villa”.


Al momento dei lavori infatti sopra la struttura portante era posizionato un isolamento di circa 3 cm, risalente a un intervento degli anni ’80 e una guaina impermeabilizzante che presentava alcune mancanze e un degrado diffuso in molte sue parti. Infine il manto di copertura esistente vedeva la presenza di coppi diversi per colore, dimensioni e stato di degrado, provenienti evidentemente da epoche differenti e fissati con malta cementizia.


“Come spesso accade” – prosegue Linguanotto – “l’evento catastrofico ci ha permesso di intervenire in maniera complessiva sulla copertura, cercando di soddisfare contemporaneamente diversi obiettivi. Da un lato garantire una perfetta funzionalità del sistema tetto, dall’altra migliorare complessivamente l’efficienza energetica della struttura. Sappiamo come la copertura, insieme agli altri elementi che compongono l’involucro, possa incidere in maniera significativa sul miglioramento delle performance energetiche e, nella definizione del progetto di recupero, abbiamo tenuto in grande considerazione anche questi aspetti. Volevamo inoltre sviluppare un pacchetto che ci garantisse una lunga durata nel tempo e che non degradasse velocemente. Nonostante la solidità della struttura portante, inoltre, cercavamo soluzioni leggere che non aggiungessero carichi ulteriori”.


AERcoppo®, ventilazione naturale
“Qualche tempo fa mi era stato presentato direttamente in studio il sistema sviluppato da AERtetto. Il fatto che garantisse l’aerazione della copertura è stato senza dubbio il motivo per il quale fin dall’inizio ci siamo orientati verso questa soluzione. Era importante per noi migliorare l’efficienza energetica complessiva dell’edificio e per quanto riguarda il tetto ci sembrava, e così si è rivelato, un’ottima soluzione. Senza trascurare ovviamente la leggerezza intrinseca del sistema, la sua capacità di tenuta nel tempo e la possibilità di non ricorrere a malte per fissare i coppi, con la conseguente facilitazione di tutte le operazioni di cantiere, ma soprattutto con la certezza di evitare il degrado rapido al quale vanno incontro le malte. Insomma volevamo utilizzare un sistema che per quanto possibile ci permettesse di soddisfare contemporaneamente le nostre esigenze”. L’Ing. Linguanotto sintetizza così i motivi principali che hanno condizionato la scelta di AERcoppo®, andando a evidenziare come le caratteristiche del sistema si sposassero perfettamente con le esigenze del progetto e gli obiettivi che si volevano raggiungere, intervenendo sulla copertura di Villa Olivi.


La ventilazione naturale garantita dalla soluzione è infatti uno dei vantaggi più importanti che ne hanno determinato il successo in questi anni. Una migliore efficienza energetica, con conseguente risparmio economico, unita all’ottenimento di condizioni di maggior benessere per chi vive gli spazi sottostanti la copertura, sono temi sempre più attuali nella progettazione di edifici nuovi, ma anche nel recupero di strutture esistenti e, giustamente, sono proprio questi obiettivi a indirizzare molte scelte, non solo sulla copertura. Nel progetto di Villa Olivi, in particolare, AERcoppo® è stato impiegato solo sul corpo principale che ospita le sale polivalenti che non sono controsoffittate e che per questo mostrano strutture a vista.


“Abbiamo provveduto alla stesura di un nuovo isolamento, sopra la guaina esistente, di 8 cm” – racconta l’Ing. Linguanotto – “sopra il quale abbiamo impiegato AERcoppo®. Come spesso accade nell’impiego di soluzioni innovative, abbiamo dovuto approfondire tecnicamente le caratteristiche del sistema per superare le perplessità iniziali da parte dell’impresa che preferiva una soluzione più tradizionale, ma che ha subito dimostrato flessibilità e competenza, acquisendo velocemente praticità e feeling con il nuovo sistema”. La conferma arriva direttamente da Mirco Franceschini, Responsabile di cantiere dell’Impresa Appaltatrice che ha operato su Villa Olivi “Era la prima volta che utilizzavamo questo sistema e non lo conoscevamo a fondo. All’inizio eravamo ovviamente un po’ titubanti, ma dopo poco ne abbiamo compreso appieno le potenzialità. In primis il fatto di non dover portare in sommità materiale per fissare i coppi rappresenta un grosso vantaggio. Gli elementi e i supporti di AERcoppo® sono leggeri e facili da trasportare e ci hanno permesso una gestione veloce e sicura del cantiere. Questo riguarda però l’operatività, ma sono le caratteristiche proprie del sistema a costituire un vero valore aggiunto. La leggerezza e la massima solidità del manto, la flessibilità del sistema, la possibilità di gestire coppi di lunghezze differenti. Proprio per questo nel cantiere di Villa Olivi abbiamo utilizzato ganci di altezza 2 cm, così da poter mixare coppi vecchi e nuovi come da richiesta della Soprintendenza. Il supporto dell’azienda AERtetto è stato fondamentale in questo senso, perché ci ha permesso di avere a disposizione gli strumenti corretti per il nostro specifico progetto”.


Nella nuova copertura della villa sono stati impiegati infatti coppi di epoche diverse, recuperando parzialmente gli esistenti in grado di garantire funzionalità e integrandoli con elementi nuovi. Si è reso necessario alzare la linea di gronda per mantenere gli allineamenti corretti e il sistema AERcoppo® ha permesso di risolvere e gestire al meglio anche le porzioni di tetto più complesse, ossia quelle in corrispondenza degli abbaini presenti, sulle quali occorre maggior attenzione per una perfetta tenuta del manto.


“Oggi siamo contenti di come si sono conclusi i lavori” – conclude l’Ing. Linguanotto – “in fase di cantiere il sistema ha rispettato le nostre aspettative e ci sembra a posteriori un’ottima soluzione per il nostro caso specifico. Le sue caratteristiche lo rendono senza dubbio una soluzione molto efficace nel recupero/riqualificazione di coperture complesse, soprattutto nel caso di edifici storici. I benefici derivanti dalla ventilazione della copertura li potremo valutare fra un po’ di tempo, ma penso che i risultati saranno positivi. In generale ci aspettiamo che il degrado sia di molto inferiore rispetto a un sistema tradizionale e che il nuovo tetto riesca a sopportare condizioni climatiche sempre più difficili e fenomeni atmosferici violenti”.


Molto positivo anche il giudizio finale di Franceschini: “Complessivamente siamo molto soddisfatti del lavoro svolto, dalle qualità del sistema nel suo complesso e del rapporto instaurato con l’azienda AERtetto. Il servizio di consulenza ci ha aiutato molto in tutte le fasi del cantiere. Oggi laddove le caratteristiche dell’edificio lo consentono cerchiamo di consigliare il sistema, sia che si tratti di nuove realizzazioni, sia in caso di ristrutturazioni di coperture esistenti”.


 

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    Project details
    • Year 2019
    • Work finished in 2019
    • Status Completed works
    • Type Recovery/Restoration of Historic Buildings / Structural Consolidation
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