Riqualificazione del piazzale della stazione di Belluno

Dalla consapevolezza dell’importanza del luogo di progetto e dalla volontà di far dialogare lo stesso con il contesto in cui si trova e con le esigenze della collettività, nasce l’idea del progetto della riqualificazione del piazzale della Stazione di Belluno. 

Tale area è stata infatti oggetto di una serie di interventi succedutisi nel tempo, ma senza una visione organica d’insieme, che hanno portato ad una inadeguatezza generale rispetto a quelle che sono le reali esigenze attuali della piazza. Di fatto, ad oggi, specialmente negli orari di punta, gravitano in modo promiscuo nell’area della stazione circa 4500 persone, oltre a veicoli e ad altri mezzi di trasporto pubblici e privati.

Il tutto ha condotto verso una totale assenza di ordine cittadino, sia in relazione alla mobilità carrabile, sia pedonale. 

L’obiettivo quindi è proprio quello di restituire all’area in oggetto la sua importanza e dignità originaria di luogo baricentrico della città di Belluno, nonché più importante snodo intermodale tra trasporto pubblico su gomme e trasporto ferroviario, attraverso uno studio unitario. Si propone così un intervento dall’elevata qualità architettonica e che allo stesso tempo sia in grado di riorganizzare i flussi e i transiti in vista di una maggiore sicurezza complessiva.

Nelle strategie di progetto si è lavorato su una duplice scala: da un lato la scala dell’area di intervento in relazione alla città, dall’altro quella delle relazioni interne. 

Si è cercato di ricreare una relazione più diretta tra gli spazi significativi del centro della città, a partire dalla stazione stessa, ed allo stesso tempo di rendere fruibile il Piazzale della Stazione sia per tutti coloro che hanno la necessità di recarvisi per usufruire del trasporto pubblico su gomme o su rotaie, sia per coloro che volessero sfruttare le nuove aree piazza/sosta dell’area in questione.

Il piazzale della stazione recupera così la sua centralità rispetto a tutta una serie di punti noti della città, a cui si collega in modo diretto, a partire dalle Piazze principali, fino ad arrivare ai parchi ed a tutta una serie di servizi culturali, ricreativi, formativi, amministrativi e ricettivi, quali ad esempio i poli museali e teatrali, i centri sportivi o le scuole.

A scala ridotta è stato previsto l’inserimento di due ‘quinte’, la quinta/terminal sul piazzale della stazione e la schermatura delle facciate dei fabbricati insistenti sul piazzale Metropolis, con l’obiettivo di valorizzare delle viste preferenziali da preservare e di discretizzare i vari flussi. Tali elementi risultano connessi tra loro grazie all’utilizzo di due aree di sosta/cerniere, insistenti sui due relativi piazzali.