"lo strazzo" | Nicola Letizia

Matera / Italy / 2018

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La Madonna della Bruna è la protettrice della città di Matera. La festa patronale a lei dedicata si festeggia il 2 luglio di ogni anno da più di 600 anni (quest'anno 630!), quando papa Urbano VI, già arcivescovo di Matera, istituì nel 1389 la festa della Visitazione; da quella data in poi i festeggiamenti in onore della Madonna, già esistenti nella città di Matera da qualche secolo, furono effettuati in coincidenza con il giorno della festa della Visitazione, che originariamente era il 2 luglio.


Il giorno più lungo dei materani, inizia all'alba del 2 luglio con la santa messa all'aperto in piazza San Francesco D'Assisi per poi continuare con la processione dei pastori, con l'antico quadro della Vergine che viene portato in tutta la città ed annunciato da file di botti esplosi in segno di festa. In tarda mattinata la statua della Madonna viene portata in processione dalla Cattedrale alla parrocchia di Piccianello (dove si narra tutto ebbe inizio) dall'Arcivescovo con tutto il clero al seguito. Sfilano inoltre per accompagnare la Vergine i "Cavalieri" della Bruna, che fungono da scorta della protettrice, vestiti in costumi d'epoca con chiare influenze spagnole con colori sgargianti, elmi piumati, corazze e cavalli aventi bardature da parata. Nel pomeriggio la Madonna viene portata sul carro trionfale, un vera e propria opera d'arte realizzata in cartapesta. Dal rione Piccianello, il carro con la statua di Maria Santissima della Bruna, trainato da 4 coppie di muli, inizia il suo cammino verso la Cattedrale. Terminata così la parte religiosa della festa, inizia quella pagana con l'ultima parte del tragitto verso la centrale piazza Vittorio Veneto, dove il carro verrà assaltato e distrutto dalla folla, dando vita allo "strazzo" (lo strappo) di tutti i decori e le statue che lo compongono. É un rito di cui si conoscono le vicissitudini dal 1700, anno in cui cominciò la ricostruzione annuale del manufatto. Il carro subisce i primi assalti in corrispondenza della chiesa di Santa Lucia, proprio all'ingresso della piazza, mentre i difensori che fanno da cordone serrano le fila e l'auriga incita i muli per compiere gli ultimi metri di tragitto per condurlo integro fino al centro della piazza. Gli assalitori tentano con grande irruenza di portare a casa un pezzo del carro come trofeo e come segno beneaugurante prima che ne rimanga solo lo scheletro. Questo è un rito collettivo di rinascita e di rigenerazione antichissimo, infatti per i materani al termine della festa del 2 luglio ricomincia un nuovo anno; si chiude un ciclo con lo "strazzo" del carro per iniziarne uno nuovo. Il rito secolare si conclude così tra il tripudio generale, e l'anno successivo un nuovo carro verrà progettato e costruito. La festa della Bruna termina a notte fonda con l'esplosione dei fuochi pirotecnici che illuminano la"Gravina" ed i Sassi di Matera e si conclude con un augurio "A mmogghjë a mmogghjë all'onnë cë vahnë" (che sia sempre meglio l'anno venturo), è l'augurio finale dei materani per una festa sempre più bella.


Era una doverosa premessa prima di parlare della struttura ricettiva "lo strazzo" che si ispira al giorno più lungo dei materani. Una scelta, questa, dettata dalla volontà di rimarcare la "materanità" dei committenti e di cui uno di loro è anche parte attiva della Festa in quanto partecipante protagonista. Non lo nascondono, infatti, i numerosi "trofei" presi nelle varie edizioni della festa ed esposti sulle mura interne della struttura. Un antico "lamione" (tipica costruzione materana) voltato a botte e reinterpretato nella sua spazialità interiore, è composto da tre camere, ognuna delle quali è dedicata ad un elemento essenziale della Festa.


L'Auriga, figura emblematica della Festa, ha dato il nome alla stanza più affascinante. Disposta su due livelli e con un sapiente gioco di luci, mette in risalto la bellezza della volta in tufo che ben si lega con l'utilizzo di altri materiali naturali quali il legno.


Santa Lucia, è il luogo simbolo in cui si attende l'arrivo del Carro per il successivo assalto e strazzodello stesso. Anch'essa disposta su due livelli rende molto accogliente ogni tipo di soggiorno.


 I cherubini, gli “angioletti” onnipresenti sul Carro, sono tra i "pezzi" più ambiti tra gli assalitori; hanno dato il nome ad una camera luminosa e verdeggiante, in cui è presente anche un giardino d'inverno.


Fonti: Wikipedia, Wiki Matera, Andrea Semplici, lostrazzo.it

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    Project details
    • Year 2018
    • Work started in 2018
    • Work finished in 2018
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Tourist Facilities / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Photography / Lofts/Penthouses / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Furniture design / Product design / Refurbishment of apartments
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