RISTRUTTURAZIONE EX MATTATOIO COMUNE DI SUBIACO | MARIO DE LISI

CENTRO VISITE DEL PARCO DEI MONTI SIMBRUINI Subiaco / Italy / 2009

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Il progetto persegue l'obiettivo richiesto dall'amministrazione appaltante ed in particolare sfruttare il vecchio mattatoio per realizzare ambienti da destinare alla vendita ed esposizione dei prodotti tipici e come struttura del centro visite "Porta del Parco dei Monti Simbruini", che trova all'ingresso della città di Subiaco, il luogo di aggregazione logisticamente appropriato per la concentrazione e diversificazione dei flussi turistici nel territorio.

L'obiettivo è stato quello di avviluppare il visitatore del centro visite, fornendo le sensazioni di stupore coinvolgente dettate da uno spazio espositivo trasfigurato nella natura artefatta dall'uomo ed alternata in due architetture ed in particolare la prima ispirata al rispetto ed alla salvaguardia della identità originaria e la seconda rappresentativa di simboli esterni riportati all'interno con soluzione di continuità,.......... la parete di roccia, le alberature, il corso d'acqua si rapportano con la cortina di pietra squadrata ruvida posata con ricorsi regolari alternati, con pilastrature verticali d'acciaio nudo, con pavimentazioni screziate riflesse nel controsoffitto immacolato specchiante le immagini che lo avvolgono.

Sorgenti di luce naturali sottolineano l'ambiente contraddistinto dalla pianta libera incardinata su di un elemento d'arredo centrale organizzante lo spazio destinato ad accogliere il visitatore su due facce, in particolare all'ingresso, per guidarlo al percorso della visita del centro, nonchè a mostrare sul retro gli aspetti espositivi di una sala multifunzione con particolare vocazione dedicata alla degustazione dei prodotti tipici.

Recuperato lo spazio dell'ex mattatoio, lo si suddivide su due altezze di cui la prima al piano terreno è posta alla stessa quota per enfatizzare la scelta di una continuità voluta, sottolineata con l'uso di una pavimentazione screziata raffigurante l'acqua, mentre la seconda seconda raddoppia il piano vivibile, conservando l'aspetto di leggerezza, requisito richiesto per vocazione naturale, grazie all' utilizzo di materiali, quali il vetro strutturale trattato superficialmente per sbiadire le immagini sovrastanti; tali cristalli sono sottolineati con due filari circondati con una pavimentazione di parquet in legno che distribuisce gli spazi sul retro verso una zona uffici e sulla parte dello spazio antistante, che riprende il percorso espositivo e di degustazione.

L'architettura dell'ex mattatoio è assetata di luce e non essendo sufficiente a soddisfarla quella proveniente dalle finestrature poste a nord, tralatro in ombra perenne per la presenza di un grande volume confinante, nè quella delle aperture frontali in parte filtrate da un portico e perchè usufruiscono di un'altezza relativa utile, si giustifica l'inserimento di altri due lucernari e di tre collettori solari a mantenere costante l'equilibrio visivo della percezione espositiva.

Il tema della semplicità espressiva perseguito con forza, prosegue nel liberare uno spazio interno a tutta altezza, sottolineandolo con una balconata alla quale si dedica la vista di teli appesi verticalmente alla parete; tale forma espositiva si lega alle percezioni simili avvertite camminando disorientati nei boschi ed illustra didatticamente con immagini stampate o filmati proiettati, l'argomento voluto.

Verificate le misure e le quote ed in particolare con riferimento a quella di m. 4,11 di altezza utile del sottocapriata, constatato l'intervento di fondazione richiesto e di adeguamento statico, visti i numerosi vincoli presenti e l'esigenza necessaria per l'adeguamento funzionale di un edificio ad un utilizzo pubblico ed in particolare per le altezze utili richieste nel rispetto delle prescrizioni del regolamento edilizio e N.T.A., visto che le nuove norme tecniche in vigore da luglio c.a. riguarderanno anche quest' edificio, in via precauzionale si è optato per l'abbassamento uniforme di circa 70 cm del piano pavimentato presente, al fine di ospitare un soppalco, che detta le altezze utili ed in particolare al di sotto con m 2,4 (pavimentazione - soppalco), al di sopra con m 2,2 (pavimentazione sottocapriata) , con solaio spesso 20 cm, alloggiante le strutture di tralicci e travature d'acciaio.

Importanza è stata posta all'utilizzo dei materiali tradizionali, come la ghisa da utilizzare non solo per gli arredi esterni con particolare riferimento alle due sedute esterne semicircolari che circondano le fontane esterne, ma anche per le strutture interne, con l'uso di placcaggi a rivestire le colonne d'acciaio.

La ghisa si presta bene per motivi legati alla natura intrinseca e lavorabilità del materiale ad esprimere svariate forme, a tal fine si è posto l'accento alla forma tortile che richiama il motivo della crescita.

In accordo a quanto richiesto dal bando, ponendo il piano terra calpestabile interno al complesso ad una quota unica di – 70 cm rispetto a quella attuale, l'intervento progettuale ha necessitato di una progettazione esterna rilevante e compatibile con il contesto; a tal fine nella zona del retro del cortile è prevista una rampa percorribile da uomini con limitata capacità motoria, che conduce direttamente al piano d'ingresso integrandosi con l'arredo esterno.

Il percorso prosegue lateralmente con una seconda rampa, recuperando il piano attuale calpestabile con accesso dal porticato posto sul fronte stradale, ove nel rispetto del volume esistente sono stati i posti i bagni pubblici, una zona dedicata al personale (bagno privato, spogliatoio e locale magazzino) ed eventuale soppalco (locale non vivibile) previsto solo per l'alloggio di corpi tecnici ed altro.

Il porticato d'ingresso è stato progettato non solo a livello funzionale ma ad integrazione della copertura a falda del mattatoio orientata perpendicolarmente, inoltre riporta lucernari triangolari che diffondono la luce zenitale alla grande finestratura presente al di sotto.Ispirati dai principi iniziali si persegue l'obiettivo affrontato finalmente con la restituzione della identità originaria del prospetto del mattatoio e nel rispetto dei volumi e delle linee presenti, si arretra l'ingresso rastremando gli spessori murari che seguono le linee di fuga incentrate sull'asse longitudinale di sviluppo del complesso recuperato.
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    Il progetto persegue l'obiettivo richiesto dall'amministrazione appaltante ed in particolare sfruttare il vecchio mattatoio per realizzare ambienti da destinare alla vendita ed esposizione dei prodotti tipici e come struttura del centro visite "Porta del Parco dei Monti Simbruini", che trova all'ingresso della città di Subiaco, il luogo di aggregazione logisticamente appropriato per la concentrazione e diversificazione dei flussi turistici nel territorio.L'obiettivo è stato quello di...

    Project details
    • Year 2009
    • Client PARCO REGIONALE DEI MONTI SIMBRUINI
    • Status Competition works
    • Type Multi-purpose Cultural Centres
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