LE STANZE DELLA DANZA | Roberto Guglielmetti

Quando si entra in una casa come questa, ultima realizzazione firmata Guglielmetti Interior Design, quello che accoglie fin dal primo istante è un senso di pura, essenziale perfezione. Ogni singolo aspetto amplifica la personalità di questa preziosa abitazione. Immensa è la luce, che accarezza ogni ambiente. I toni caldi e puliti di un bianco denso e cremoso, molto consistente, rivelano l’anima di questo luogo, così rassicurante e maturo. Tutto è estremamente semplice ma allo stesso tempo profondamente meditato, coerente e armonico. La zona #living racconta evidenti parentesi di raccoglimento e indagine. Ci sono vivaci sensibilità espressive nell’utilizzo dei volumi, in cui pannelli, doppi fondi, basamenti, pedane illuminate e pannellature a soffitto giocano con le prospettive rendendole inaspettate e piacevolmente fuorvianti.
La falegnameria ha rubato il posto alla #magia. Gli incantesimi si rincorrono lungo la scala dell’estro che unisce i piani in una vertigine di suggestioni. È un salotto che trasmette comodità, sospensione, quella vera e meritata interruzione che ogni soggiorno deve poter offrire. È lo spazio della quiete, della dimensione temporale dilatata e distesa. Sedute, divano, tappeti, arredi: tutto svela le morbide carezze dell’indugio. E non è troppo questo ozio, perché accanto c’è tutta la vivace concitazione di una cucina studiata per essere in costante attività: un gioiello di possibilità, discreta ma prorompente, rappresenta con grande personalità tutte le potenzialità di un luogo atto alla creatività. I profumi, avvolgenti e vorticosi, salgono e raggiungono il piano deputato ai sogni. Chi pensa che il dormire sia un’occupazione scontata si ricrederà in queste camere del tempo: c’è la carta da parati, che narra di antiche seduzioni, e c’è il legno, che conduce i passi nel cuore di un semplice rifugio. Attraverso la nitidezza dei bagni, poi, luoghi di privata cura e dedizione, la storia conduce infine al punto più vicino al cielo: l’open space mansardato è l’alcova delle libertà, delle variazioni, della danza dei pensieri, dove tutto può accadere sotto le stelle di un’ispirazione che segue le torsioni e le improvvisazioni dell’esistenza.