Restauro delle facciate del Teatro San Carlo | Luigi Milano

Napoli / Italy / 2017

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Per redigere il progetto a regola d’arte, si è reso necessario far eseguire preventivamente un rilievo strumentale che potesse restituire una corretta ed esaustiva analisi dello stato dei luoghi sia per quanto riguarda gli aspetti dimensionali che quelli concernenti lo stato di degrado delle facciate incluso il portico “carrozzabile” su via San Carlo. Tale necessità di indagine è scaturita dal fatto che lungo tutte le superfici dei prospetti e all’interno del portico sono presenti reti di protezione che ostruiscono in parte le visuali. Tali ostacolo possono essere superati attraverso tecniche strumentali di rilevamento e di elaborazione che riescono a filtrare le reti mettendo in evidenza i paramenti murari.


La Tecno In S.p.A., incaricata dallo stesso Provveditorato alle Opere Pubbliche, ha eseguito un rilievo Laser Scanner Tridimensionale oltre alle indispensabili indagini Termografiche necessarie per individuare da parte del progettista le opere di intervento da eseguirsi sul bene storico.


L’area in cui è ubicato il Teatro San Carlo di Napoli si trova nel cuore della città di Napoli. Il San Carlo, posto nella parte sud-ovest in aderenza al Palazzo Reale, confina ad ovest con la piazza Trieste e Trento, ad est con il giardino del Palazzo Reale e a Nord si affaccia, con il suo prospetto principale, su Via San Carlo.


Per una questione di omogeneità e di compatibilità dei materiali è stata prevista la rimozione completa del rivestimento pittorico degradato presente al di sopra dell’intonaco.


A seguito delle verifiche degli intonaci eseguite a percussione e con il supporto della termografia è stato previsto il preventivo consolidamento in profondità degli intonaci porosi eseguendo fori in corrispondenza delle zone di distacco, aspirazione delle polveri, lavaggio e umidificazione delle parti da consolidare, con iniezioni di apposito formulato a base di calce idraulica naturale, previsto in circa 6/8 iniezioni per metro quadrato trattato; la lavorazione comprenderà la stuccatura di crepe anche di piccola entità e l'eliminazione dell'eccesso di prodotto dalle superfici. Questa operazione sarà svolta da un restauratore specializzato.


Una volta consolidato l’intonaco poroso si provvederà al fissaggio dello stesso alla muratura di supporto.


Gli interventi che sono stati previsti per gli elementi lapidei consistono nella preventiva pulitura e spolveratura delle superfici; si provvederà, nei casi indicati, al preconsolidamento e al consolidamento con prodotti a base di silicato di etile o prodotto con analogo effetto consolidante, per impregnazione.


Successivamente si opererà la riadesione di piccole parti di lapideo pericolanti o distaccate utilizzando una resina epossidica bicomponente.


Il consolidamento strutturale di fessurazioni e fratturazioni dei singoli elementi lapidei lesionati avverrà mediante l’inserzione di perni in acciaio e/o vetroresina, fibra di carbonio, ove necessario, e riadesione con resina epossidica.


Riguardo alla eliminazione e devitalizzazione muffe, alghe, licheni, ecc. si provvederà ad un trattamento erbicida e biocida, da effettuare anche per iniezioni con siringhe, con essenze vegetali da applicare negli interstizi tra la muratura e la superficie del lapideo. Per evitare il deposito di guano è stato previsto il montaggio di dissuasori per l’allontanamento dei volatili.


Per le zone interessate da fenomeni di degrado come croste nere e ricarbonatazioni è stata prevista la pulitura mediante azione meccanica con bisturi e stecche e spugne wishab, impacchi decapanti ed applicazioni di carbonato di ammonio al 20% in compresse di polpa di cellulosa a fibra media (200 micron) previa interposizione di carta giapponese di grammatura media. Il trattamento consente di eliminare gli strati di vernici non idonee che hanno provocato, insieme alle infiltrazioni il degrado delle opere.


Il trattamento di estrazione dei sali solubili sarà eseguito ove necessario e mediante impacchi (due cicli) di acqua demineralizzata in polpa di cellulosa e/o soluzione acquosa di carbonato d’ammonio e benzalconio cloruro (tipo Desogen).


La ricostruzione delle parti mancanti sarà eseguita con malte di aspetto e caratteristiche simili alle originali (da selezionare con prove di cantiere) e imperniature di barre di vetroresina e/o acciaio inossidabile (Ø 0.2) da fissare con resine epossidiche. Ove necessario si interverrà con tassellatura di elementi di pietre simili, stuccatura e microstuccatura con malte pigmentate con cariche adeguate ad imitazione della pietra originaria o in assonanza con essa.


A completamento dell’intervento gli elementi in pietra saranno protetti con prodotti antigraffito scelti secondo le indicazioni della direzione dei lavori e della Soprintendenza competente.


È stato prevista la verifica ed il ripristino funzionale ed estetico degli infissi in metallo. L’intervento di conservazione degli elementi in ferro consisterà innanzi tutto in una pulitura generalizzata mediante accurata spazzolatura, raschiatura manuale per l’asportazione dei depositi incoerenti superficiali e delle pellicole pittoriche distaccate. Si procederà quindi al trattamento delle superfici con convertitore della ruggine e, in ultimo, alla stesura a pennello di due mani di prodotto idoneo di colore come esistente, grigio antracite micaceo per le cancellate e bianco satinato per i restanti infissi.


Prima dell’inizio dei lavori sarà effettuata un’analisi sulla stabilità dei pannelli decorativi in ghisa esistenti su tutti i prospetti nella parte basamentale e, dove si riterrà necessario saranno ripristinati gli ancoraggi. L’intervento di conservazione degli elementi consisterà innanzi tutto in una pulitura generalizzata mediante accurata spazzolatura, raschiatura manuale per l’asportazione dei depositi incoerenti superficiali e delle pellicole pittoriche distaccate. Si procederà quindi al trattamento delle superfici con convertitore della ruggine e, in ultimo, alla stesura a pennello di due mani di prodotto idoneo di colore come esistente.


I serramenti esterni in legno saranno oggetto di manutenzione mediante quelle idonee operazioni di pulitura, stuccatura, revisione, trattamento, necessarie per garantirne un buon funzionamento ed una buona tenuta, migliorandone quindi le caratteristiche prestazionali. Una volta smontate le imposte, si procederà ad effettuare preventivamente operazioni di pulitura tramite abrasivatura delle superfici e scartavetratura finale leggera, piccole stuccature e infine applicazione di adatta finitura coprente con doppia mano di smalto, mantenendo i cromatismi come esistenti. Si provvederà anche alla sostituzione dei vetri rotti o danneggiati. Per gli elementi non più funzionali e ripristinabili si dovrà optare per il loro rifacimento su disegno dei preesistenti elementi.


 

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    Project details
    • Year 2017
    • Work started in 2019
    • Client Provveditorato Opere Pubbliche per la Campania
    • Status Completed works
    • Type Theatres / Restoration of façades
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