Recupero edilizio nel centro storico di Oppido Lucano (PZ) | ANTONIO STEFANO MIGLIONICO

UMI 71/A Oppido Lucano / Italy / 2011

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Il Comune di Oppido Lucano, nell’ambito della sua attività di programmazione ed utilizzo delle risorse finanziarie collegate agli eventi sismici del 23.11.1980, ha individuato gli interventi del centro storico che saranno prossimamente finanziati per il loro recupero edilizio ed urbano.
Per coordinare al meglio l’attività di recupero dell’identità storica ed architettonica del centro abitato, sono state approvate preventivamente le “Linee guida da utilizzare per la fase di attuazione dello stralcio per la ricostruzione post terremoto” redatte dal Centro Interdipartimentale di progettazione urbana “L. Pisciotti” dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”.
Questo strumento, oltre la normativa del Piano di Recupero”, fornisce gli elementi per rendere omogenei gli aspetti urbanistici dei comparti edilizi oggetto d’analisi (15–22–30b–64–66–71A) ed orientare la riqualificazione dell’intero edificato non ancora soggetto ad interventi.
L’UMI n. 71A rientra fin dalla formazione, nelle prescrizioni delle Linee Guida e, pertanto, l’intervento che si propone non risulta un mero aggiornamento del progetto redatto alla fine degli anni ottanta, ma una vera e propria riformulazione coerente con l’attuale assetto normativo.
In particolare, allo stato della redazione delle Linee Guida, il Piano di Recupero prevedeva per L’UMI 71A un intervento differenziato; per una parte era prevista la demolizione senza ricostruzione (unità 1-2-3-4-5 in parte) e definita come UMI 71A/1, per l’altra, definita UMI 71A/2, era prescritta la ristrutturazione edilizia.
Il confronto fra l’Amministrazione comunale, i redattori delle linee guida ed i progettisti ha consentito di revisionare tali previsioni, ritenute non più in linea con le nuove esigenze urbanistiche, e, grazie all’approvazione di una variante al P.d.R., si è giunti alla perfetta rispondenza fra le Linee Guida e lo strumento urbanistico attuativo, riconducendo all’intera UMI l’intervento di ristrutturazione edilizia.
Il progetto allegato è stato redatto, di conseguenza, nel rispetto della nuova Variante al P.d.R. e assorbe tutte le prescrizioni delle citate linee Guida.

Adeguamento architettonico dell’involucro.

Il progetto rispetta le categorie d’intervento previste dalle linee guida per i singoli campi dalle stesse definiti per l’UMI in oggetto.
A differenza dei suggerimenti proposti per la categoria “innovazione” si è preferito proporre, per le parti interessate, non già evidenze architettoniche “moderne” ma un adeguamento ai modelli prevalenti nel complesso edilizio; in tal modo si ritiene possa risultare meglio riqualificato e più valido l’edificio che, di per se al momento, non offre particolari qualità storiche e/o architettoniche.

Intervento architettonico di completamento.

Il progetto punta a confermare integralmente l’aspetto architettonico dell’edificio per la parte riguardante il trattamento delle superfici e delle coperture. In questo senso si è inteso, laddove era prescritto
1. “conservazione o riduzione a modello”: di privilegiare la prima nel senso che ci si propone di riqualificare tutte le tessiture esistenti e/o di riproporre quelle originarie in presenza di evidenti manomissioni. In questo modo, laddove l’intonaco era liscio o arricciato, si otterrà una rinnovata omogeneità dell’insieme e sarà anche possibile rivalutare quelle parti discordanti (vedi facciata su Via Fuori Porta con intonaco a fasce) di per se frutto di innovazioni del passato che permangono, oggi, nella “memoria” urbana;
2. “rifacimento”: di restituire, attraverso lo stesso ragionamento, le caratteristiche di tessitura esistenti senza soluzioni di continuità con la parti limitrofe;
3. “innovazione”: di adottare la stessa tecnica presente prevalentemente nell’edificio per dare omogeneità visiva all’insieme, evitando di immaginare soluzioni diverse dalla tradizione; ciò non per mero conservatorismo ma per semplice necessità di non disperdere ulteriormente un insieme poco caratterizzato dal punto di vista architettonico;
4. “restauro”: di rispettare le tecniche di originaria costruzione delle parti interessate da questo intervento; in particolare si proporrà, di fatto, una riduzione a modello per quelle parti che sono state, in modo evidente, manomesse o con modifiche, o con aggiunta di superfetazioni.
Per i manti di copertura si osserverà la normativa recuperando tutte le tegole di coppo esistenti, integrandole ove necessario, e sostituendo i piccoli tratti di tegole marsigliesi con nuovi coppi di fattura tradizionale.
Per quanto riguarda le aperture, gli allegati grafici descrivono tutti gli interventi di conferma o modifica della tipologia delle bucature, così come previsto dalle linee guida. In prevalenza si riporteranno al modello della cornice d’intonaco tutte le aperture presenti, si modificheranno esclusivamente quelle aperture chiaramente modificate riportandole al modello originario, si manterranno tutte le cornici in pietra eliminando, al contempo, tutte le ornie in lastra di marmo.
Per esigenze di tipo abitativo si prevede l’apertura di due nuovi vani solo sulla facciata del vicolo interno di Via Fuori Porta che, peraltro non condiziona assolutamente la qualità della facciata stessa, anzi ne migliora l’aspetto.
Come richiesto dalle linee guida, si provvederà all’eliminazione di tutti gli elementi di disturbo presenti nelle facciate, con particolare riferimento alle canne fumarie esterne, ai pluviali in PVC e ai cavi e cassette di servizio.
In ultimo si provvederà alla globale sostituzione dei canali di gronda e dei pluviali esterni con l’utilizzo di lamiera di rame.
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    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2009
    • Work finished in 2011
    • Client Amministrazione comunale
    • Status Completed works
    • Type Multi-family residence
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