Restauro e riuso tratto di cinta muraria e Torre Romana e Medievale con annessa abitazione Suore Domenicane "Mater Gratiae" | Linda De Luca

Fondi / Italy

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L’intervento si colloca nel tratto SUD-OVEST della cinta muraria della città di Fondi, a cavallo tra la cinta interna, che in questo tratto presenta nella parte basamentale un’opera poligonale di II maniera (V° sec. a.C.), con sopraelevazione medievale merlata e la cinta esterna, detta “Riparo”, costruita in epoca medievale, contestualmente alla sopraelevazione suddetta, a potenziamento del sistema difensivo (1300). Il segmento interessato ingloba una torre di difesa collocata sulla cinta interna e costituita da una parte basamentale romana, con sopraelevazione medievale merlata e una ulteriore superfetazione di epoca recente.
Completa il complesso un edificio in origine fatiscente, e completamente recuperato.
L’intervento di restauro e consolidamento ha interessato dunque un tratto significativo e ancora quasi integro, malgrado i rimaneggiamenti subiti, della doppia cinta muraria che circonda l’antico centro abitato.
L’antica Fondi, fin dalla sua nascita, si presenta con una cinta muraria che nel corso degli anni ha avuto diversi rifacimenti,
segni della loro età. Le mura della città, oggi deturpate da strutture
moderne, interrotte dai vari accessi al centro storico ed in molti punti incorporate nelle case recenti, ebbero principalmente funzione di difesa. Esse costituiscono il monumento più caratteristico di Fondi.
La struttura della città antica a pianta regolare di “castrum”, conservatasi ancora nell’età moderna, porterebbe a determinare l’origine romana di Fondi, ma in realtà l’impianto è da assegnarsi ad epoche anteriori l’occupazione romana e rappresenta il tipo di un’antica fondazione
italica, costruita conforme alle note rituali usate negli accampamenti, con quattro porte, con cardini e decumani.
Le mura megalitiche o ciclopiche di Fondi fanno riferimento ad epoche diverse in quanto di diversa fattura.
Ai tempi della lotta fra Mario e Silla la cerchia muraria fortemente danneggiata fu quasi interamente rifatta con il caratteristico sistema ad “opus incertum”, tendente talvolta al quasi “reticolatum”. Lungo le mura sono presenti diverse torri la cui distanza va dai trenta ai cinquanta metri. Esse facevano parte della tecnica difensiva delle mura urbane. Alcune di queste torri, le più antiche sono di forma quadrangolare in opera poligonale, altre in “opus incertum” hanno la forma circolare.
In epoca medievale contestualmente al castello fu costruita la nuova cinta muraria, detta “Riparo”, alquanto più bassa della cinta romana.
In corrispondenza delle torri antiche vi erano piccoli bastioni
semicircolari che dividevano la sua lunghezza in tante cortine, tranne che in un lungo tratto del lato sud-ovest parallelo all’Appia e oggetto del presente intervento di recupero. In questo tratto nella prossimità dell’antica porta, invece del solito torrione semicircolare si osserva una piccola sporgenza ad angolo acuto con feritoie.
La torre in oggetto, adibita ad abitazione, è la penultima del lato sud ovest delle mura: essa appare molto rimaneggiata ed elevata in epoca recente. Sul lato sud della torre la cinta muraria appare con la merlatura medievale ben conservata. Il terrapieno risultava riempito e mostrava solo la parte trecentesca, ma da saggi effettuati sono emersi massi enormi tenuti insieme senza calce (opera megalitica).
L’intervento ha avuto l’intento di confermare la destinazione a civile abitazione ormai consolidata negli anni del presente nucleo edilizio, rendendo funzionali e abitabili gli spazi tenendo conto delle norme igieniche e dei vincoli sismici e nel rispetto delle preesistenze, attraverso un utilizzo che preservasse il manufatto dall’abbandono e dal
degrado.
Il progetto di recupero dell’intero complesso, attraverso la messa in luce di murature inizialmente nascoste e attraverso il restauro dei paramenti murari e mediante l’uso di materiali idonei al sito, ne ha valorizzato le caratteristiche storiche, architettoniche ed urbanistiche e ha evidenziato le tecniche costruttive utilizzate nel corso dei secoli.
Il progetto rappresenta inoltre uno dei pochissimi interventi di valorizzazione della cinta muraria di Fondi, nella maggior parte dei casi soggetta all’incuria e all’abbandono.

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    L’intervento si colloca nel tratto SUD-OVEST della cinta muraria della città di Fondi, a cavallo tra la cinta interna, che in questo tratto presenta nella parte basamentale un’opera poligonale di II maniera (V° sec. a.C.), con sopraelevazione medievale merlata e la cinta esterna, detta “Riparo”, costruita in epoca medievale, contestualmente alla sopraelevazione suddetta, a potenziamento del sistema difensivo (1300). Il segmento interessato ingloba una torre di...

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