Menzosegge | Nicola Sacco

Riorganizzazione delle arre a ridosso del Centro Storico Modugno / Italy / 2004

0
0 Love 232 Visits Published

L’organizzazione del “tessuto storico di Modugno” ci porta a dover affrontare il problema progettuale, ponendo l’attenzione alla ristrutturazione urbana e alla riqualificazione degli spazi della città. La prima evidenzia tutte le incoerenze e le difficoltà dell’intervento di ristrutturazione, cercando di capire se trattasi di reinventare uno spazio o semplicemente arredarlo. La seconda è delicatissima in quanto oggi ci troviamo al centro di un vivace dibattito sul come sia possibile intervenire nel tessuto storico preesistente, su ciò che bisogna salvaguardare col semplice restauro conservativo, sul tipo di restauro, e sui limiti della possibilità di intervenire con nuovi elementi. 


L’intervento sul preesistente oggi ha un peso fondamentale e determinante, sia per la riqualificazione degli ambiti degradati delle città, sia per i mutamenti funzionali ed il nascere di nuovi meccanismi di aggregazione urbana. Anche in questo caso, e forse a maggior ragione, è opportuno, però, riferirsi sempre all'insieme dello spazio pubblico ed al sistema di appartenenza, non confondendo la progettualità dell'intero spazio con la progettualità di un eventuale singolo elemento che rientra nel campo dell’arredo urbano, anche in presenza di un qualitativo inserimento nello spazio. La differenza è tra architettura ed arredamento. 


Un ruolo importante nell’ambito della riqualificazione, architettonica o funzionale che sia, lo hanno gli spazi consolidati, soprattutto, naturalmente, quelli del tessuto antico. 


Sia pure nella stessa impostazione metodologica e con gli stessi obiettivi di qualsiasi vuoto urbano, le piazze, all’interno dei grandi blocchi di edificato, meritano un discorso a parte, non solo per le dimensioni, ma per le caratteristiche intrinseche. Dobbiamo innanzitutto essere consci che senza un progetto, senza un piano economico adeguato che garantisca almeno l'autogestione ed un inquadramento specifico e funzionale dell'assetto del territorio non si va lontani; per questo l’innovativo project financing è stato lo strumento che il gruppo ha voluto porre in essere per la realizzazione di alcune opere e di cui si parlerà in maniera più puntuale nel seguito. Le aree devono essere interamente progettate, e chiaramente delimitate, nella loro specificità, assieme ad evidenti e definite porte di accesso che erano già presenti nel tessuto (porta del forno, porta del…….), e che a prescindere dal linguaggio architettonico e dalla funzionalità, devono rappresentare l'elemento base della memoria del posto, “il genius loci”,oltre che l'accesso. 


Sotto il profilo urbanistico, il centro storico è di solito un'area protetta, a forte attrattività, per la quale prevalgono i criteri di conservazione, che impediscono o limitano drasticamente gli interventi di adeguamento alle esigenze della circolazione e della sosta. 


Una visione strategica del ruolo della strada potrebbe inserire ogni intervento sul singolo tratto di strada all’interno di un quadro di riequilibrio e riqualificazione a livello urbano. Ugualmente, una visione di insieme a livello urbanistico del ruolo  gerarchico della strada potrebbe guidare gli interventi di riqualificazione dell’intorno urbano adiacente, dettando strategie per le tipologie edilizie, gli arretramenti, la sosta, gli accessi, la qualità dello spazio pubblico, la percezione dallo spazio stradale, definendo il rapporto tra reti dei percorsi pedonali, ciclabili, del trasporto pubblico e destinazioni commerciali e dei servizi, la relazione tra il sistema dell’accessibilità e quello delle destinazioni d’uso fortemente attrattive  di traffico.


La riorganizzazione della sosta, in tal senso, è dunque un obiettivo primario, anche quale elemento determinante per il recupero dei suoli stradali alla loro principale e storica funzione di pedonabilità. Si consideri che il parcheggio, in quanto area predisposta e programmata per la sosta, produce senz'altro un miglioramento ambientale sul tessuto urbano, in quanto "assorbe" le auto in sosta, riducendo la presenza di veicoli nelle vie e nelle piazze cittadine. I parcheggi in struttura, soprattutto quelli interrati o seminterrati, consentono quasi sempre di disporre di una superficie di copertura che, anziché essere adibita a parcheggio, come spesso avviene, viene attrezzata, con un netto passo avanti per la riqualificazione ambientale ed un recupero di spazio fruibile per i cittadini. 


Inoltre un parcheggio urbano esercita una funzione di drenaggio di auto in sosta in tutta l'area adiacente. Il nucleo storico, non può che essere rivalutato dall'opera di "liberazione" di strade e piazze nei confronti dell'inquinamento visivo rappresentato dalle auto in sosta. 


Si comprende come non abbia molto senso spostare la sosta dall'una all'altra parte nella zona centrale: l'unica vera soluzione è rappresentata dalla costruzione di parcheggi adeguati, razionali, decorosi e confortevoli per l'utenza. 


Tale riflessione sembra quanto mai opportuna ed attuale perché il deficit di infrastrutture del nostro Paese e le difficoltà della finanza pubblica lasciano prevedere che senza un profondo e diffuso inserimento della progettazione finanziaria nel bagaglio di conoscenze dei progettisti, capace di convogliare capitali privati verso la realizzazione di opere di pubblica utilità, nel futuro vedremo sempre meno cantieri di opere pubbliche, e di conseguenza aumenterà il nostro ritardo rispetto alle nazioni più progredite; pertanto la reale alternativa al Project Financing non sarà quindi il finanziamento interamente pubblico delle opere, ma molto più semplicemente il restarne privi e non è vero che mancano i soldi per realizzare, anche nei piccoli centri, opere di interesse pubblico manca la capacità di cercarli nella direzione giusta, con le proposte giuste che il gruppo ha tentato di suggerire. 


I due parcheggi interrati, quello di piazza Plebiscito e piazza Umberto oltre a riqualificare due piazze danno un contributo notevole al sistema urbano e al governo della mobilità.

0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    L’organizzazione del “tessuto storico di Modugno” ci porta a dover affrontare il problema progettuale, ponendo l’attenzione alla ristrutturazione urbana e alla riqualificazione degli spazi della città. La prima evidenzia tutte le incoerenze e le difficoltà dell’intervento di ristrutturazione, cercando di capire se trattasi di reinventare uno spazio o semplicemente arredarlo. La seconda è delicatissima in quanto oggi ci troviamo al centro di un...

    Project details
    • Year 2004
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Town Halls / multi-purpose civic centres / Parking facilities
    Archilovers On Instagram