Istituto Scolastico Superiore | Nicola Sacco

Progetto Definitivo Architettonico. Bando per la realizzazione di un nuovo insediamento scolastico di 30 aule. Leasing in costruendo Acquaviva delle Fonti / Italy / 2009

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L’analisi del sito previsto dal Progetto Definitivo evidenzia l’esigenza di un’adeguata interpretazione dell’area di progetto sita su uno degli ingressi principali del paese provenendo da Sud lungo la S.P. 205, ovvero la tangenziale del Comune di Acquaviva. E’ stata subito evidente la necessità che il progetto interpretasse il ruolo di passaggio fra la campagna circostante e l’inizio dell’area urbanizzata.
Ai fini del mantenimento di un elevato significato simbolico di “soglia” alla città, è stata redatta una soluzione che presenti una particolare attenzione nella configurazione degli edifici speciali all’interno del lotto. L’istituto costituisce un punto focale nel completamento della composizione urbana di questo brano di paese. La scuola professionale è costituita su di un impianto a corte rettangolare con l’asse maggiore orientato in direzione Est-Ovest, al cui centro è posta al piano terra la Biblioteca, in posizione fortemente simbolica, che di fatto divide la corte in due grandi patii, messi in comunicazione visiva dalle grandi vetrate. L’accesso all’Istituto è stato posizionato sul fronte Nord-Ovest, dalla via primo Cielo, prospiciente l’accesso all’Istituto Professionale già presente nell’area; i due ingessi, quello carrabile e quello pedonale, sono vicini ma chiaramente distinti. L’orientamento del corpo di fabbrica permette di esporre la quasi totalità delle aule a Sud, orientamento ottimale, avendo adottato gli opportuni accorgimenti per l’ombreggiamento estivo. I laboratori e le aule speciali sono esposti ad Est ed a Ovest, mentre tutti gli uffici sono esposti a Nord.
La composizione architettonica è strutturata in funzione di una percorrenza principale che attraversa l’edificio da Nord a Sud scandendone forme e funzioni. L’ingresso principale all’edificio è spostato lateralmente sulla facciata, posizionato in asse con il patio posto più ad Ovest, in continuità visiva ed attraverso un reale percorso aperto, si incontrano in successione l’area dedicata al Bar e l’accesso al percorso distributivo che collega l’edificio scolastico vero e proprio con la Mensa e con la Palestra. Il percorso distributivo è caratterizzato da ampie vetrate e da muri strombati, così da ricavarne sedute e zone di sosta antistanti la mensa, la sua particolare configurazione, permette di ricavare all’esterno una sorta di piccola piazza alberata, che fa da filtro con l’area delle attività sportive all’aperto. La mensa e lo spazio distributivo che la collega al corpo delle aule ed alla palestra, sono coperte con due porzioni di volte con centri differenti e raggi molto ampi. Le coperture sono metalliche e questo permette di distinguere i volumi occupati dalla mensa immediatamente sia dal punto di vista formale, che da quello cromatico-materico. Questa scelta progettuale fa assumere all’area della mensa un importante funzione di snodo formale tra il volume del corpo aule e quello della palestra. Il percorso principale che struttura tutto l’impianto si conclude con il corpo della palestra prevista di tipo B/2. L’intervento progettuale tende a controllare i differenti flussi di utenze, per rendere il complesso scolastico un luogo fruibile dalla comunità in momenti del giorno e dell’anno differenti, per scopi coerenti con la funzione aggregante della scuola e non solo per il corpo studentesco. A questo proposito è importante sottolineare che l’accesso alla mensa, l’organizzazione e il trasporto dei pasti per il personale è completamente avulso dai flussi scolastici evitandone la sovrapposizione; la palestra, in posizione periferica rispetto alle zona didattica è anche in diretto rapporto con il parcheggio esterno di pertinenza ed è fornita di un ambito esterno di ingresso indipendente e facilmente riconoscibile. L’auditorium, funziona, anche in virtù della sua vicinanza con il parcheggio, in modo indipendente dalla scuola.


Il complesso scolastico è circondato dal verde e ne ingloba una parte nei patii della corte interna. Il verde ha una fondamentale funzione di filtro nei confronti della S.P. 205 e della via Monteschiavo. L’ingresso della scuola è segnato in maniera inequivocabile dalla presenza del grande volume-torre rivestito in lastre. Tale elemento perentorio ha la funzione di forte segno architettonico provenendo dalla strada di accesso e segna altresì l’ingresso all’Auditorium che si è scelto di spostare sulla facciata a Nord rispetto la posizione indicata negli schemi forniti dal Progetto Preliminare per due ragioni fondamentali, la prima, di natura tecnica, è che così facendo si liberava la facciata delle aule esposte a Sud dall’ingombro del volume costruito, che avrebbe occluso la vista ed avrebbe fornito un inappropriato ombreggiamento, la seconda ragione, di natura compositiva, è che nella attuale posizione di progetto l’Auditorium diventa fortemente caratterizzante il prospetto principale e con la sua presenza funge da filtro con la S.P.205 e segnala significativamente la presenza dell’Istituto. L’insieme di palestra-mensa-auditorium costituisce un’efficace barriera acustica per gli spazi delle funzioni dedicate alla didattica sui due livelli. Le funzioni pubbliche dell’Istituto, utilizzabili anche dai cittadini, sono posizionate con carattere di forte visibilità nell’area ad Ovest del lotto lungo la S.P. 205.


Tutti i corpi aggettanti del primo piano e dei laboratori che affacciano ad Est ed ad Ovest sono caratterizzati da profonde strombature che permettono il controllo della radiazione solare, evitando fenomeni di insolazione. I volumi a sud del primo piano mostrano una articolata successione di pieni e di vuoti, permettendo alla luce solare, nello scorrere delle stagioni, di far mutare profondamente la lettura della scansione della facciata, dissimulando la serialità delle aule retrostanti. Il loro generoso aggetto protegge, con la propria ombra, le aule del piano terra dall’eccessivo soleggiamento. I corpi a sbalzo spiccano per il trattamento della loro superficie ad intonaco bianco, lo stesso che riveste le masse plastiche dei corpi scala, che con la loro maggiore altezza scandiscono il ritmo della composizione. Le parti basamentali ed i corpi dell’auditorium sono rivestiti con lastre. Nella facciata a Nord-Ovest, quella principale d’ingresso, i corpi al primo piano presentano una scansione regolare e di contro, la parte basamentale presenta in pianta una linea spezzata. Questa soluzione, che non interferisce con le funzioni amministrative previste per i locali, permette di articolare maggiormente le ombre proiettate dai volumi del primo piano sul prospetto basamentale.


ASPETTI DI PROGETTAZIONE BIOCLIMATICA



Obiettivi
Gli obiettivi che hanno guidato le scelte progettuali sono:
- integrazione nella gestione del progetto delle scelte tecnologiche, dei materiali ed impiantistiche con la componente più propriamente architettonica, al fine di ottenere un approvvigionamento energetico sostenibile in grado di creare il microclima ideale all’interno dell’edificio con il minimo impiego di energia primaria;
- miglioramento, attraverso un edificio energeticamente autonomo, della vita scolastica degli alunni;
- sviluppo di un edificio che ottimizzi il comfort termico e visivo, in cui allo stesso tempo si renda minima l’acquisizione di energia primaria dall’esterno, riducendo i costi per la fornitura di HVAC (heating, ventilation, air-conditioning);
- riduzione dei costi sia negli investimenti iniziali che nella fase operativa e gestionale dell’edificio, nella consapevolezza che la spesa effettuata oggi per la realizzazione di determinati impianti tecnologici costituisce un investimento per il futuro;
Strategie
Precise strategie caratterizzano il feed-back fra l’organismo architettonico e l’organismo energetico, in tutte le parti del progetto:
- adeguato orientamento dell’edificio nel lotto. Il corpo delle aule didattiche risulta orientato prevalentemente verso sud, con ampie vetrate che favoriscono l’ingresso di luce e calore nel periodo invernale, e controllando il surriscaldamento estivo con profondi aggetti ed alberature in corrispondenza delle vetrate esposte ad ovest ed a est. Gli sbalzi orizzontali proteggono dalla radiazione solare più verticale e sono integrate da tende del tipo “alla veneziana” alloggiate nello spessore dell’infisso per proteggere dal sole nelle sue inclinazioni più basse. Tale soluzione risulta ottima sia per il periodo invernale che per quello estivo: in inverno non si hanno ponti termici e nel periodo estivo evitiamo la formazione di effetto serra all’interno dei locali.
- creazione di bucature di dimensioni razionali sul fronte Nord per il contenimento delle dispersioni e per ostacolare la penetrazione del vento freddo invernale;
- il sistema del verde contribuisce ad ostacolare e a diminuire il flusso della ventilazione calda proveniente da SUD-EST, e in parte di quella fredda proveniente da NORD;
- la presenza di un diversificato sistema di vegetazione che, per la sua azione evapo-traspirativa, contribuisce alla normalizzazione termica e all’equilibrio igrometrico della ventilazione;
- realizzazione di un volume compatto gestito con “superfici” diverse a seconda della rispettiva esposizione al fine di massimizzare il rapporto volume/superficie di facciata per contenere le dispersioni termiche e garantire il risparmio energetico;
- messa in opera di materiali eco-compatibili;
- risparmio delle risorse idriche attraverso sistemi di captazione, accumulo e filtraggio delle acque meteoriche provenienti sia dalla copertura dell’edificio che dalle vasche di raccolta ubicate nell’area esterna;
- contenimento attivo di energia primaria dall’esterno attraverso sistemi impiantistici a basso consumo di energia e attraverso il ricorso a fonti di energia rinnovabile.


Da una prima analisi delle caratteristiche bioclimatiche del luogo, si è deciso di operare delle strategie progettuali che prevedessero l’ottimizzazione delle prestazioni dell’involucro, in termini di massimizzazione dell’isolamento (abbattimento onda termica), ottimizzazione delle masse (sfasamento dell’onda termica), controllo della radiazione incidente sulle superfici trasparenti : in tal modo viene ridotta la taglia degli impianti (meno costosi) e il loro consumo energetico (costi di gestione più bassi). Fondamentale in tale strategia e, più in generale, nell’ottica del risparmio energetico, diventa il sistema di controllo e automazione dei terminali impiantistici presenti. Verranno utilizzati dispositivi finalizzati sia alla riduzione del fabbisogno per l’illuminazione degli spazi – sistemi di regolazione automatica delle potenze delle lampade, al fine di garantire in ogni istante un corretto livello di illuminamento e al tempo stesso evitare abusi nell’utilizzo dei dispositivi stessi – sia per un’efficiente regolazione e funzionamento degli impianti.


Le funzioni
In sintesi si riporta il programma funzionale sviluppato dal Progetto Definitivo sui due livelli dell’edificio:
Piano terra:
- Atrio di ingresso con postazione per il personale di servizio
- Segreteria e relativi servizi
- Presidenza e relativi servizi
- Sala professori e relativi servizi
- Laboratori per attività didattiche speciali
- Aule per attività didattiche normali
- Patii scoperti
- Biblioteca
- Bar
- Servizi igienici per alunni
- Servizi igienici per professori
- Locali tecnici e depositi
- Mensa e relativi servizi
- Palestra di tipo B/2 e relativi servizi
- Connettivo e scale interne, di emergenza e con filtro a prova di fumo, ascensori
- Auditorium e relativi servizi
Piano primo:
- Aule per attività didattiche normali
- Laboratori per attività didattiche speciali
- Postazione per il personale di servizio
- Servizi igienici per alunni
- Servizi igienici per professori
- Locali tecnici e depositi
- Auditorium
- Connettivo e scale interne, di emergenza e con filtro a prova di fumo, ascensori


Descrizione degli spazi
Il terreno su cui sorgerà l’istituto è sostanzialmente pianeggiante. Il corpo di fabbrica è impostato sulla quota di riferimento + 298,00 m s.l.m.m. che risulta essere anche la quota dell’atrio delle scuole. L’Istituto ha l’accesso a Nord-Ovest ed è articolato su due livelli con copertura piana praticabile. Lo schema distributivo principale dell’Istituto si articola attorno alla corte interna.
L’Istituto si presenta come una struttura organica, caratterizzata dalla corte nel centro e dalla Biblioteca che ne occupa il centro, i patii accoglieranno i ragazzi in uno spazio organizzato a verde di alberi e prato, verso cui si affacciano tutti i percorsi distributivi. Le aule sono rivolte prevalentemente verso Sud ed hanno, al primo piano, all’interno dell’aula, un vano-deposito, funzionale a riporre le attrezzature di supporto didattico. Questa soluzione ha permesso, dal punto di vista architettonico, di ricavare profonde nicchie strombate in cui collocare gli infissi, con lo scopo anche di controllare l’ombreggiamento delle aule, sia al piano terra che al primo piano, attraverso i profondi aggetti che ne sono derivati. La scelta progettuale di collocare questo piccolo vano tecnico in facciata, che a volte può fungere anche da utile cavedio tecnico, è derivata dalla volontà di modulare le ombre attraverso l’articolazione delle membrature architettoniche e dei volumi puri che vanno a costituire. Le facciate assumono così, nell’articolazione varia di pieni e di vuoti, un forte “carattere mediterraneo”, una scelta progettuale che vuole sottolineare il radicamento alla cultura ed alla storia dei luoghi.


L’AUDITORIUM


Al piano terra, con due ingressi principali con accesso diretto dall’esterno, contiene ca. 384 posti. E’ caratterizzato dalla grande gradonata che permette di realizzare spettacoli teatrali ed eventi che possano essere visti bene da tutti. L’auditorium è totalmente oscurabile e si può trasformare anche in un cinema, dotato di una sala regia e di uno schermo mobile su cui proiettare, è inoltre corredato da un nucleo di servizi igienici e da tutti gli ambienti di servizio necessari per il suo funzionamento (cabina di proiezione, depositi, scale).


LA BIBLIOTECA


Si è già accennato al ruolo strategico che assume la Biblioteca collocata al centro della corte. Questa sarà caratterizzata dalle grandi vetrate che mettono in comunicazione visiva i due patii verdi, con l’interno della grande aula. Altri elementi minimi di distinzione saranno la copertura con un lucernaio costituito da cristalli con pellicole selettive che assieme ad un contro-lucernaio interno garantiranno una gradevole luce zenitale diffusa in tutto l’ambiente. La struttura dell’lucernaio sarà sostenuta da due alte travi in cemento dipinte di bianco, che aumenteranno l’effetto di luce diffusa, e poggeranno su di un unico pilastro centrale, il quale enfatizzerà la centralità dell’impianto. Gli scaffali dei libri saranno collocati prevalentemente lungo il perimetro delle pareti e nella zona centrale sotto il lucernaio, i banchi per la consultazione, posti in prossimità delle grandi vetrate, beneficeranno della luce zenitale diffusa e di quella diretta proveniente dai patii e mitigata e modulata dalla dolce curva della pensilina che caratterizza l’ingresso alla biblioteca dai patii.


Caratteristiche degli spazi per la mensa (art. 3.6 del D.M. 18.12.1975): la mensa è collocata al piano terra in modo da interferire il meno possibile con le attività didattiche, e costituita da uno spazio di circa 370 mq. A servizio dello spazio per la mensa si è prevista una zona di servizi di circa 120 mq. E’ dotata di un locale cucina accessibile dall’esterno da parte del personale addetto esclusivamente passando attraverso un locale spogliatoio con servizi igienici e doccia, un locale dispensa con accesso anche dall’esterno per il rifornimento delle derrate, uno spazio per la pulizia degli allievi corredato di lavabi e servizi igienici. La parete che divide la mensa dal percorso distributivo interno e quella rivolta ad ovest sono completamente vetrate per poter, dall’interno, traguardare le aree verdi circostanti. La zona destinata al Bar ed i relativi locali di servizio sono stati accorpati agli ambienti della cucina, seppur separandone chiaramente le attività, per razionalizzare la distribuzione della rete degli impianti.
Caratteristiche degli spazi per l'amministrazione (art. 3.7 del D.M. 18.12.1975): sono collocati a piano terra in prossimità dell’atrio di ingresso; si compongono di due locali per la segreteria e l’archivio allestiti per permettere il contatto con il pubblico e dotati di servizi igienici; un ufficio per il preside con sala di aspetto e servizio igienico; una sala per gli insegnanti, atta a contenere scaffali per i docenti e a consentire le riunioni del consiglio di istituto.
Caratteristiche degli spazi per la distribuzione (art. 3.8 del D.M. 18.12.1975): oltre a connettere fisicamente gli spazi e i locali non interdipendenti, essi svolgono il ruolo di elementi di connessione visiva e spaziale di tutto l’organismo architettonico. I percorsi distributivi principali del corpo dedicato alle attività didattiche sono legati visivamente l’uno all’altro per il tramite dei patii scoperti; l’edificio, in tal modo, risulta verticalmente traguardabile da qualsiasi punto del percorso distributivo. A piano terra esso si amplia in corrispondenza dell’atrio di ingresso.


L’ATRIO DI INGRESSO


Particolare attenzione è stata posta nella progettazione dell’Atrio di ingresso alla scuola, in considerazione della sua rilevanza simbolica di accesso ai luoghi dell’istruzione. Dall’esterno si manifesta con la sua grande vetrata al piano terra che si allarga, guadagnando la doppia altezza, dietro la veletta di cemento intonacata di bianco che ne parzializza la vista giungendo dall’accesso sulla strada. La veletta, in continuità con il fronte aggettante del primo piano, piega in corrispondenza dell’atrio al piano terra sotto la “compressione” esercitata dal volume della torre rivestita in lastre, superata la proiezione in pianta della piega della veletta, si apre alla vista l’intera facciata vetrata dei due piani che con la sua trasparenza mostra tutta la luce proveniente da sud, dalla grande vetrata gemella su due piani che si affaccia sul patio della biblioteca. Si è voluta riproporre così la rilettura, in chiave contemporanea, del vestibolo di ingresso ai luoghi “sacri” delle istituzioni pubbliche. All’interno l’atrio si mostra quale grande caleidoscopio in grado di modulare la luce delle stagioni, attraverso la doppia altezza ed il ballatoio distributivo del primo piano. Da questo grande spazio d’ingresso è possibile apprezzare, attraverso le trasparenza delle varie vetrate, tutta la prospettiva dell’asse principale su cui sono stati strutturati tutti gli spazi della didattica. Nelle giornate più miti sarà possibile attraversare il patio tra il verde delle essenze mediterranee, per raggiungere la biblioteca, o per proseguire, attraverso l’area del piccolo bar, verso la mensa e più oltre verso la palestra, in una successione di prospettive, tra spazi interni ed esterni, in un articolarsi composito di luci ed ombre.


Le sistemazioni esterne
La presenza di aree verdi svolge l’effetto di normalizzatore termico. Sul versante Nord, è stato previsto un fitto giardino che prevede alberi, arbusti e piante erbacee ornamentali che mettono in risalto principalmente la funzione espressiva del colore ottenuta con fioriture primaverili in successione scalare, con la selezione di specie e/o varietà con fogliame ad intensità cromatica variabile nella scala dei verdi nei periodi primaverili ed estivi, preferendo l’impiego di piante che presentano una saturazione delle tinte gialle ed aranciate nella stagione autunnale.
Sui fronti a Sud, Est ed Ovest sono previste alberature a foglia caduca, in modo da sfruttare l’effetto filtro umido dell’ombra durante la stagione calda e di essere permeabili ai raggi solari nella stagione fredda.
Il criterio ecologico dominante per l’organizzazione consiglia di impiegare specie autoctone o naturalizzate, che si adattano in modo ottimale ai fattori ambientali con lo scopo di realizzare un’area verde a basso impatto e ampiamente sostenibile, sia sotto il profilo estetico, che compositivo, che gestionale. Il verde degli alberi ad alto fusto caratterizzerà l’intera area e sarà più fitto li dove avrà la funzione di filtro con le strade a più elevato traffico automobilistico.
Caratteristiche saranno anche le piazzette che antistanti entrambe le facciate della mensa fungono da nodi centrali nella composizione degli spazi aperti. Sono luoghi di sosta e di relazione, poste in posizione strategica rispetto alle attività collettive svolte all’aperto. Per quanto riguarda le attrezzature sportive all’aperto di corredo alla palestra, richieste dal D.M.18.12.1975, si sono progettate: una pista a sei corsie di 100 m oltre gli spazi per la partenza e l’arrivo ed un campo sportivo polivalente (pallacanestro, pallavolo, pallamano e tennis). I cunei e le aree di interconnessione fra gli spazi attrezzati per lo sport all’aperto sono sistemati a verde ed alberature come mitigatori climatici.
La sistemazione esterna prevedrà anche un sistema di smaltimento delle acque meteoriche cadute sui lastrici solari dell’edificio e sulle superfici esterne impermeabili di pertinenza dello stesso, secondo quanto previsto da D.L.vo n. 152/99 (Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento), come novellato dal D. Lgs 258/2000 (Correzioni ed integrazioni al D.L.vo n. 152/99), e dal Piano Direttore del Giugno 2002 della Regione Puglia, Appendice A1 (Criteri per la disciplina delle acque meteoriche di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne, di cui all’art. 39 D.L.vo 152/99).
Le acque meteoriche rinvenenti dai lastrici verranno raccolte attraverso un sistema di pluviali in polietilene interni alle murature confluenti in apposite pilette; le acque meteoriche derivanti dalle superfici esterne impermeabili di pertinenza dell’edificio saranno raccolte nelle medesime pilette, sulle superfici pavimentate, e in pozzetti prefabbricati, sulle superfici asfaltate; le acque saranno poi convogliate in una rete di tubi sotterranei, intercettate a valle da una griglia con funzione di grigliatura per la separazione delle particelle solide più grossolane; dalla griglia di intercettazione, tramite tubazioni in polietilene, le acque sono convogliate in una vasca monoblocco per il trattamento in linea di dissabbiatura e disoleazione.


Caratteristiche dei materiali prescelti
Le caratteristiche costruttive dei materiali di progetto dell’Istituto rispondono alla doppia esigenza di “compatibilità ambientale” e di “durevole manutenibilità”, tenendo sempre presente il rispetto dell’ambiente naturale oltre alle richieste prestazionali di ambienti interni ed esterni soggetti ad un utilizzo intensivo da parte dell’utenza. Ogni componente edilizio di nuova costruzione è stato scelto tenendo conto di criteri di qualità, funzionalità, durevolezza e facile manutenzione cui un edificio pubblico deve rispondere. Lo studio delle diverse forme delle nicchie in cui si aprono le porte assieme allo studio dei colori primari (giallo, rosso, blu) all’interno dell’Istituto saranno coordinati al fine di definire un codice formale e cromatico per l’individuazione immediata e distinta di aule, laboratori, uffici e percorsi.
E’ stata prestata particolare attenzione al comfort acustico degli ambienti didattici, per garantire un buon isolamento acustico fra spazi contigui in verticale e in orizzontale.


Paramenti esterni e murature divisorie: la muratura di tompagno sarà costituita da un più strati, cioè un'unica fodera di laterizi alveolati a risparmio energetico dello spessore di 30 cm con caratteristiche tecniche come da D.L. 192, con ottime doti di inerzia termica (smorzamento e sfasamento) e di salubrità ambientale, uno strato isolante in polistirene espanso sinterizzato da 25 Kg/mc in lastre conforme alla normativa UNI 7891, dello spessore di 4 cm, fissato mediante tasselli per coibenti avvitati e una muratura esterna in tavelloni divisori termo-alveolati dello spessore di 6 cm. Le murature divisorie saranno di laterizio di diversi spessori, a seconda delle previsioni costruttive, con caratteristiche di resistenza al fuoco REI 60 per garantire la necessaria compartimentazione delle diverse attività esercitate nell’edificio.
Controsoffitti: sono previsti in corrispondenza dei percorsi distributivi e saranno realizzati in cartongesso montato su struttura metallica, fornite di sportelli per le ispezioni in numero adeguato alle esigenze richieste dalle tipologie degli impianti.
Rifiniture: le murature esterne saranno rifinite prevalentemente ad intonaco con alcune parti basamentali ed alcuni volumi rivestiti in lastre composite formate da un paramento in malta cementizia fibrorinforzata accoppiata ad una lastra di materiale isolante montate mediante fissaggio meccanico di guide in lega leggera. Le murature interne saranno rifinite prevalentemente ad intonaco, a meno di tutti i tramezzi che definiscono ambienti in cui debbano essere consentite le migliori condizioni di igiene e salubrità (servizi igienici, cucina, ecc.).
Parte della superficie esterna delle pareti della palestra e le coperture della mensa saranno rivestite in lastre piane rettangolari in lega di zinco elettrolitico. Il coronamento delle pareti perimetrali dell’auditorium sarà costituito da rete metallica microforata.
I pavimenti saranno realizzati in piastrelle in grès fine porcellanato a colori chiari con superficie liscia, dimensioni 40x40 cm per le aule normali e speciali, gli spazi amministrativi, i percorsi distributivi e 30x30 cm per i servizi igienici e la cucina, di spessore 8 -10 mm compresa la fornitura e la posa del battiscopa in gres fine porcellanato 8 x 30 cm. Tale materiale è stato scelto per le ottime prestazioni in caso di ambienti caratterizzati da un uso intensivo: scarso assorbimento, ottima resistenza a flessione, elevata durezza, scarsa dilatazione termica, ottima resistenza agli sbalzi termici, alta resistenza agli attacchi chimici, alle macchie, ai colori e alla luce, al cavillo, resistenza allo scivolamento.
Le scale interne e di emergenza saranno rivestite in lastre rettangolari di pietra tipo Trani dello spessore di 2 cm, rispettivamente lisce o con lavorazione superficiale a bocciarda in modo da rendere la superficie antiscivolo; il campo sportivo interno sarà realizzato con un manto calandrato e vulcanizzato, a base di gomma naturale e sintetica, cariche minerali, vulcanizzanti, stabilizzanti, pigmenti coloranti, formato da uno strato di usura con superficie a vista antisdrucciolevole e in rilievo con impronta "tipo sughero" vulcanizzato ad un sottostrato portante così da costituire uno strato unico; gli stipiti e le soglie saranno in lastre di pietra tipo Trani o Apricena dello spessore di 8 cm.
Le pavimentazioni esterne sono diversificate: l’area antistante l’atrio d’ingresso e le due aree di sosta antistanti la mensa saranno rivestite da un pavimento in piastrelle di klinker ceramico, materiale di estrema resistenza, con elevate caratteristiche antigelive e antiscivolo; la copertura dell’auditorium e della palestra avranno pavimentazione monolitica a base di quarzo puro sferoidale tedesco di grande durezza.
Serramenti: gli infissi scelti sono del tipo con telaio a taglio termico in alluminio verniciato e vetro camera 4/12/4 con persiane interne e pellicola bassoemissiva (e ≤ 0.2) sulla lastra interna, verniciati a polveri epossidiche nella parte esterna in alluminio; dove la funzione a cui l’ambiente è destinato non richieda eventuale possibilità di oscuramento, gli infissi saranno dello stesso tipo senza veneziana interna. Le porte dell’edificio saranno di vario tipo: in ferro, alcune delle quali per uscite di sicurezza, con lastre esterne di lamiera d’acciaio ed imbottitura interna in lana minerale, in PVC rigido antiurto colorato, in legno.
Spazi esterni: il campo sportivo polivalente per le attività fisiche all’aperto sarà realizzato con pavimentazione speciale sintetica realizzata con resine poliuretaniche bicomponenti; la finitura superficiale satinata è tale da garantire una corsa controllata ed un buon comfort di gioco; l'applicazione in vari strati fino all'ottenimento dello spessore desiderato la rende assente da giunzioni rendendo possibile una perfetta planarità dell'area di gioco; l’eccellente adesione al supporto bituminoso permette a questo tipo di pavimentazione di sopportare le sollecitazioni provocate dalle dilatazioni termiche; essa inoltre presenta ottime caratteristiche di resistenza all'usura, l'impronta satinata la rende antisdrucciolo, permettendone l'uso anche a superficie bagnata.
La pista per la corsa sarà configurata con un manto sintetico di tipo drenante o semidrenante dello spessore di mm. 12 sagomato con la pendenza trasversale dello 0,4 - 0,6% e con la pendenza longitudinale dell’1‰, realizzato a freddo per calata di granuli di gomma naturale vulcanizzata di opportuna granulometria e prepolimero poliuretanico monocomponente come legante e finitura superficiale eseguita a spruzzo con vernice poliuretanica antisdrucciolo, ad altissima resistenza agli agenti atmosferici ed all’usura; cordoli in cemento prefabbricati della sezione di cm. 5 x 20, con dosso ricoperto in PVC, saranno posti lateralmente per delimitare la pista.
Sulle superfici da sistemare a verde sarà gettato e configurato uno strato di terreno agronomico sul quale si procederà alla formazione di tappeto erboso e alla messa a dimore di alberi, arbusti e cespugli secondo i criteri cromatici descritti nel paragrafo 3.7, preferendo l’uso di specie autoctone, più facili da manutenere e più resistenti al clima locale.
Le aree esterne pavimentate saranno realizzate con masselli autobloccanti prefabbricati in cls, di diverso colore, ad alta resistenza e strato antiusura al quarzo di sagome e dimensioni varie, sempre bordate con cordoni retti in pietra calcarea, lavorati con la “otto denti” e smussati allo spigolo, della sezione di 18x30 cm (lunghezza massima 80 cm); gli spazi pavimentati saranno idoneamente dotati di griglie di raccolta per le acque meteoriche che immetteranno in apposite pilette a pavimento connesse tra loro da tubi di polietilene di adeguata sezione.
Le corsie carrabili saranno caratterizzate da un manto bituminoso, idoneamente dotato pozzetti in calcestruzzo con chiusino in ghisa per carichi pesanti, dimensionati in base alla portata di carico.
Le aree destinate ai parcheggi saranno in prato carrabile con grigliato, realizzato in calcestruzzo ad alta resistenza, di massa volumetrica > 2100 kg/mc, dotato di incavi passanti di spessore cm 12, larghezza cm 50, lunghezza cm 50, posato a secco; gli alveoli saranno riempiti con idonei materiali per la crescita del prato (terriccio e torbe miscelati al lapillo) e seminati con sementi di graminacee in ragione di 40 g/mq.

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    Project details
    • Year 2009
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
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