La Piazza Inclusiva | Nicola Sacco

Bando lavori di costruzione di n.2+2 fabbricati n.50 alloggi popolari al quartiere “Paradiso” di Brindisi. Piano Nazionale di Edilizia Abitativa 2009 Brindisi / Italy / 2015

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Il Bando riguardava principalmente le migliorie da proporre sulle prestazioni energetiche e di forniture per la realizzazione degli alloggi, tuttavia particolare attenzione veniva richiesta anche per la proposta di progettazione degli spazi comuni interclusi tra gli edifici da realizzare. Sugli edifici residenziali a bando non era possibile apportare cambiamenti di natura architettonica, al contrario veniva lasciata massima libertà compositiva/propositiva per la progettazione della piazza comune, questo ha permesso di elaborare una complessa proposta caratterizzata da aspetti di sostenibilità ambientale e sociale e che ha avuto come fulcro progettuale il concetto di "Inclusività" nella sua declinazione più ampia.


CONCEPT PROGETTUALE
Lo spazio della piazza centrale si configura come elemento di ricucitura dell’intero intervento, luogo di socializzazione e interazione aperto a fruitori di tutte le età, adatto per differenti tipi di attività ludiche, ricreative, sportive, di incontro. Elemento caratterizzante l’intervento è la scelta di unificare, attraverso un disegno comune e la scelta dei materiali, lo spazio della piazza vera e propria con i piani pilotis posti al livello terreno degli edifici residenziali. La continuità fisica e materica dello spazio esalta il ruolo dello spazio aperto e stimola il senso di appartenenza dello spazio pubblico da parte del cittadino. Altro elemento caratterizzante del progetto è la scelta di mantenere tutto il piano di calpestio ad un’unica quota, eliminando cordoli e marciapiedi. Tutto lo spazio risulta così completamente privo di barriere architettoniche ed interamente fruibile ai diversamente abili. Dissuasori in calcestruzzo garantiscono la sicurezza dei pedoni. Lo spazio centrale si articola attraverso tre zone, funzionalmente distinte ma poste in continuità fisica e visiva, assicurando permeabilità ad attività e fruitori. Si distinguono una parte centrale destinata alla socializzazione ed all’incontro, anche intergenerazionale; una parte, detta “playground”, che ospita giochi e spazi per attività ludiche, destinate ai bambini, agli anziani (tramite postazioni per fitness, recupero e stimolazione attività motorie) e diversamente abili (sia attraverso le suddette postazioni fitness che con giochi dedicati); infine una parte dedicata ad orti urbani sociali, con specifici spazi (anch’essi accessibili ai diversamente abili) nei quali è possibile praticare la coltivazione di ortaggi, frutta, etc., con funzione educativa, didattica (anche in connessione con la vicina scuola pubblica), ricreativa, al fine di incoraggiare la partecipazione della cittadinanza residente alla cura e manutenzione dello spazio pubblico. Ulteriori spazi aperti attrezzati sono collocati tra gli edifici residenziali. Un altro elemento caratterizzante il progetto risiede nella scelta ed adozione di materiali tutti caratterizzati da elevata durabilità, resistenza all’usura e bassa manutenzione. Tale scelta progettuale è stata estesa anche a tutti gli elementi naturalistici (prato, essenze arboree ed arbustive), tutte di provenienza autoctona e che non richiedono frequenti e dispendiosi interventi di manutenzione. Inoltre, collocando le erbe officinali lungo il percorso tattile dedicato a ipo e non vedenti, in prossimità dei margini delle aiuole, si viene a creare un percorso olfattivo espressamente dedicato a questa categoria di utenti.


IL PARCO COMUNE DELLA CORTE INTERNA
La funzione precipua del progetto è quella di sostenere le concrete possibilità di realizzare una co-residenza che si proponga come solidale, in quanto coniuga le reciproche aspettative e le risorse di tutte le componenti del progetto.
La progettazione di aree destinate alla co-partecipazione dei residenti nasce dal bisogno di contrastare l’anonimato dell’abitare che riguarda molte famiglie e diverse categorie di cittadini a rischio di abbandono o di isolamento interpretando un modo diverso di vivere e abitare nella comunità locale e cercando di influenzare la stessa urbanistica, per determinare spazi e tempi di nuova socialità solidale.
Il progetto risponde alla volontà di creare delle buone pratiche di vicinato e di residenzialità solidale che valorizzi la reciprocità degli scambi, di attenzioni tanto da parte di chi è più fragile che da parte di chi lo è meno, incoraggiandolo a percepirsi come portatore non solo di bisogni, ma anche di risorse per sé e per gli altri. Perché la nuova esperienza di condivisione divenga occasione di più ampia socialità comunitaria.


AGRICOLTURA SOLIDALE
Viviamo in città sempre più complesse che richiedono un enorme esercizio di re-immaginazione per essere governate in modo equo e per espandere le possibilità di abitarle. I piccoli spazi dove cresce la creatività cittadina contengono però spesso già la forma di una città diversa alla base del progetto c’è l’obiettivo di recuperare e conservare, grazie al lavoro gratuito dei cittadini, l'area verde, ma anche lo scopo di favorire integrazione, solidarietà e condivisione tra le persone. L’orto di verrà coltivato senza l'uso di fertilizzanti chimici, ma solo compost naturale, che potrà essere prodotto direttamente in loco utilizzando delle compostiere comuni. l’orto diventa così un luogo per stare insieme, per riscoprire il piacere della comunità. Verrà realizzato un deposito per gli attrezzi comune. Infine, il raccolto verrà destinato alle famiglie stesse degli edifici popolari, favorendo la condivisione e la solidarietà. Un'esperienza che possa coltivare non solo la terra, ma anche la democrazia.
L’obiettivo è quello di creare un luogo di scambio e di apprendimento sui temi della coltivazione locale e biologica degli alimenti, sulla biodiversità, sul consumo sostenibile e sullo sviluppo urbano.
Un progetto dedicato soprattutto ai minori che, nel coinvolgere i presidi didattici territoriali e le maestranze addette, desidera innescare un meccanismo virtuoso e sostenibile che possa generare migliorie, servizi sociali e didattici, sia verso le famiglie già svantaggiate che di supporto agli alunni con pigrizia scolastica e svilupperà attività di promozione al dialogo intergenerazionale, attività didattiche di educazione ambientale rivolte tanto ai bambini quanto agli adulti e agli anziani.

DISABILITA'
Sensibilizzare le persone sul tema delle barriere architettoniche che ancora impediscono a chi ha difficoltà motorie di vivere una vita più semplice.
E' opportuno ricordare quanto sia difficile per chi ha problemi di mobilità compiere anche i gesti più semplici, come prendere l’autobus, scendere dal marciapiede o andare a casa di un amico. Potersi spostare liberamente non significa solo raggiungere un luogo, ma anche poter essere cittadini attivi e parte integrante della comunità: significa poter esercitare il diritto ad avere relazioni sociali.


PARCHI GIOCO PER BAMBINI DISABILI: INCLUSIONE SOCIALE E PARI OPPORTUNITÀ FIN DA PICCOLI
I parchi gioco inclusivi sono una realtà sociale importante per consolidare il processo di integrazione ed uguaglianza di tutti.
PARCHI GIOCO INCLUSIVO – Sono meno di trenta in tutta Italia. Altalene adatte ad ospitare le sedie a rotelle, percorsi per bambini ipovedenti e rampe di accesso che consentono ai piccoli e a chi li accompagna di giocare insieme. I parchi gioco adatti a tutti i bambini sono detti inclusivi e rappresentano un’opportunità per la società di ripensare a luoghi pubblici fruibili da chiunque abbia voglia di frequentarli.
Il parco gioco inclusivi adatti a tutti ed è progettato con gli opportuni accorgimenti alle attrezzature che rendono possibili i giochi ai bambini normodotati e non: lo scivolo, l’altalena, i ponti tibetani e i percorsi tattili. Una realtà sociale importante per consolidare il processo di integrazione ed uguaglianza di tutti.
Il modello organizzativo del progetto presenta caratteristiche atte a promuovere relazioni di mutualità e comportamenti di reciprocità tra i residenti, in modo da favorire l'inclusione sociale-comunitaria, con l'obiettivo di influenzare la cultura della solidarietà dell'abitare nella comunità locale e incoraggiare altri cittadini a praticare forme analoghe di vicinato solidale.
Il carico di una persona con disabilità sono spesso difficili da sostenere per le famiglie e richiedono risposte che vanno oltre il tradizionale intervento assistenziale istituzionale. Il problema non è tanto quello dell’esistenza e della qualità dei singoli servizi, quanto piuttosto la scarsità o la perdita progressiva di contesti sociali significativi come punti di riferimento stabili in tutte le fasi della vita della persona disabile e della sua famiglia. Inoltre la disabilità esprime domande che investono numerosi ambiti della vita della persona e del contesto in cui essa è inserita e richiede di conseguenza una pluralità di risposte. Prima ancora che aiuti, sostegni diretti o servizi, la famiglia chiede al contesto sociale una accoglienza complessiva e la possibilità di integrazione nella quotidianità di una comunità di persone.
Le potenzialità e prospettive di vita autonoma delle persone disabili, vanno considerate soprattutto in relazione alle possibilità di sviluppare rapporti che vanno al di là delle reti familiari e del rapporto assistenziale instaurato con i servizi specialistici. In questa prospettiva si muove la filosofia del progetto degli spazi comuni, sulla necessità di ricreare relazioni quotidiane extrafamiliari dense e plurali intorno a persone disabili e non, attraverso la promozione di forme di vicinato solidale che possono essere positivamente avviate e sostenute nel tempo solo grazie ad una rete di solidarietà più ampie.


PERMEABILITA' DEL SUOLO
In natura solo una piccola parte dell’acqua meteorica defluisce superficialmente: la maggior parte evapora o viene assorbita dallo strato superficiale del suolo dove poi s’infiltra contribuendo all’alimentazione della falda acquifera. Questo insieme di fenomeni costituisce il ciclo dell’acqua in condizioni naturali.
Nel caso di superfici non pavimentate, con copertura vegetale, il deflusso superficiale è, di regola, compreso fra lo 0% ed il 20% del totale della precipitazione. Nel caso, invece, di superfici impermeabilizzate, come ad es. tetti, pavimentazioni in asfalto o calcestruzzo, defluisce superficialmente oltre il 90% della pioggia. Rimane dunque un’aliquota minima d’evaporazione e d’alimentazione della falda.
EFFETTI NEGATIVI DELL’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TERRITORIO
L’approccio tradizionale al drenaggio urbano persegue la raccolta di tutti i deflussi meteorici dalle superfici completamente impermeabilizzate. Le acque meteoriche vengono immesse in un’apposita fognatura separata per acque meteoriche.
Il notevole deflusso superficiale viene in massima parte convogliato in reti fognarie, che possono risultare idraulicamente insufficienti a ricevere le piogge intense, determinando quindi rigurgiti in strada.
Ridotta alimentazione falda acquifera Se vengono convogliate in reti fognarie elevate quantità d’acqua meteorica, l’acqua si infiltra in misura notevolmente ridotta. Ciò comporta un abbassamento rilevante del livello della falda acquifera.
Problemi del microclima Se l’acqua meteorica viene drenata rapidamente dalle superfici impermeabilizzate, solo una minima parte può evaporare. Ciò comporta una riduzione dell’umidità dell’aria e un aumento della temperatura nell’ambiente circostante.
È possibile evitare o ridurre l’impermeabilizzazione del suolo impiegando pavimentazioni permeabili, soprattutto quando l’uso delle superfici non necessita di rivestimenti molto resistenti. Si deve verificare, tuttavia, che il sottofondo e il sottosuolo abbiano una permeabilità sufficiente. Le pavimentazioni permeabili sono particolarmente indicate per cortili, spiazzi, stradine, piste pedonali e ciclabili, strade d’accesso e parcheggi.


COMFORT TERMICO DEGLI SPAZI ESTERNI
Le strategie per il raggiungimento del comfort termico negli spazi aperti comuni mirano allo sviluppo di una morfologia urbana che permetta di controllare il microclima, a seconda delle stagioni, attraverso vari fattori ambientali e in relazione alle attività umane. Gli accorgimenti adottati per il affrontare il periodo estivo mirano a ridurre la radiazione solare e termica e incentivare gli scambi convettivi attraverso le seguenti strategie:
• elementi di schermatura che attenuino la radiazione riflessa dal terreno (barriera composta da vegetazione, superficie erbosa o terreno vegetale);
• morfologia dei percorsi, degli spazi pubblici e degli edifici che vi si affacciano (spazi di transizione tra la sfera pubblica e quella privata: portici, corti ecc.);
• materiali atti a migliorare il microclima riducendo l'effetto isola di calore (materiali con coefficiente di riflessione maggiore del 65% per le coperture piane e maggiore del 30% per le superfici esterne);
• sistemi di raffrescamento con bagnatura di superfici;
• colori alternativi chiari per l'asfalto (pigmentazione);
• aree verdi scegliendo le alberature in funzione di: altezza massima, esposizione e orientamento, effetto sulla ventilazione (ostruzione, filtrazione, incanalamento o deviazione), tipologia (caducifoglie, sempreverdi).


QUALITÀ E FRUIBILITÀ DEGLI SPAZI ESTERNI
La progettazione sostenibile degli spazi urbani tiene conto dei seguenti requisiti:
• attrattività: l'insieme delle scelte progettuali che abbiano ricadute sulla vitalità dello spazio urbano come, ad esempio, la cura degli aspetti formali delle facciate degli edifici, la realizzazione di attrezzature (giochi per bambini, sedute, ecc.), la pavimentazione, spazi articolati, complessità cromatica, sono particolarmente attrattivi in quanto incuriosiscono ed inducono alla sosta. Una corretta progettazione dell'illuminazione notturna riduce il senso di pericolo e migliora la vivibilità del quartiere;
• attrezzabilità: Sono previste apposite aree per la raccolta differenziata dei rifiuti integrate architettonicamente e accessibili sia dai mezzi di raccolta che dagli abitanti, attraverso percorsi protetti;
• accessibilità: l'attitudine dello spazio comune ad essere fruito nella sua totalità da persone con riduzione temporanea o permanente delle proprie capacità motorie, creando percorsi di dimensioni adeguate, con fondo compatto, con pendenza inferiore al 5% e dotati di spazi di manovra in piano per le carrozzine;
• continuità ecologica del sito: aree a verde progettate in modo da creare una continuità con il sistema del verde circostante (permettendo la diffusione di pollini e il mantenimento degli ecosistemi). L'uso di elementi vegetali autoctoni e adatti alle condizioni di piantumazione garantirà la sopravvivenza degli stessi;


GESTIONE DEI RISPARMI DELLA RISORSA ACQUA
Il tema della gestione dell'acqua nella progettazione costituisce uno degli aspetti prioritari ai fini della sostenibilità ambientale. In particolare, si è puntato a garantire la cosiddetta "invarianza idraulica" nell'intera area di intervento, evitando di sovraccaricare le reti preesistenti nell'agglomerato urbano. Alcune delle strategie per soddisfare l'invarianza idraulica dell'area e garantire il risparmio idrico sono le seguenti:
• realizzazione di vasche per l'accumulo delle acque piovane e il loro riutilizzo per usi compatibili quali l'irrigazione delle aree a verde, il lavaggio dei piazzali e delle auto, sistemi di raffrescamento degli spazi esterni;
• massimizzazione della percentuale delle superfici permeabili e a verde nella progettazione delle aree esterne;
• realizzazione di parcheggi drenanti.


COLONNINE PUBBLICHE PER LA RICARICA ELETTRICA
Il progetto mette a disposizione degli automobilisti di vetture ibride ed elettriche due colonnine per la ricarica elettrica.

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    Il Bando riguardava principalmente le migliorie da proporre sulle prestazioni energetiche e di forniture per la realizzazione degli alloggi, tuttavia particolare attenzione veniva richiesta anche per la proposta di progettazione degli spazi comuni interclusi tra gli edifici da realizzare. Sugli edifici residenziali a bando non era possibile apportare cambiamenti di natura architettonica, al contrario veniva lasciata massima libertà compositiva/propositiva per la progettazione della...

    Project details
    • Year 2015
    • Client Impresart Costruzioni s.r.l
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Multi-family residence / Social Housing / Urban Renewal
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