Social housing - 1° classificato

Reggio Emilia / Italy / 2009

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Le esigenze abitative affrontate nel progetto sono transcalari e considerano sistematicamente gli aspetti che riguardano l’abitare una stanza, un alloggio, un condominio, abitare il proprio giardino, il giardino pubblico, la piazza, un parco, abitare il quartiere, abitare la città. Un progetto unico che deve rispondere a tutte queste esigenze è un progetto complesso dal punto di vista sociale, urbanistico, di paesaggio, architettonico, e tecnologico e si configura come un processo circolare, non deterministico, che, mentre risponde alle esigenze di residenza collettiva destinata, per esempio, a studenti fuori sede, allo stesso tempo si interroga su quale tipo di spazio urbano questi stessi utenti si aspettino di vivere, e come questo stesso spazio debba relazionarsi con il contesto urbano e sociale esistente. L’ipotesi di progettuale propone residenze sociali da insediare in un quartiere di nuova costruzione. Il sito è posto nell’area sud della città di Reggio Emilia, in un area libera posta al limite della tangenziale sud, adiacente ad una porzione della città consolidata ed in espansione, piuttosto dotata di servizi e di buona qualità urbana (cfr. TAV. 01 “Analisi e inquadramento 1: 5.000). L’ipotesi insediativa di progetto prevede una realizzazione di circa novanta alloggi di tagli differenti, corrispondenti ad una superficie utile di circa 7.000 mq su una superficie territoriale di circa 44.000 mq, come da commessa di concorso. La scelta insediativa si è basta su una coerenza morfologica rispetto ai principali segni percettibili del territorio (strade, canali, terrapieni), agli insediamenti esistenti (altezze, allineamenti), ma allo stesso tempo persegue un’innovazione tipologica come connotazione distintiva dell’insediamento.

L’immagine urbana che ne scaturisce prevede un linguaggio diverso, dal contesto, ma integrato, attraverso differenti regole insediative e aggregative delle residenze, al fine di proporre anche regole di aggregazione sociali diverse, per un’operazione sociale di integrazione e supporto all’interno del quartiere. Si evitano quindi tipologie isolate e con spazi completamente privati ed inaccessibili, in favore di sistemi di abitazioni collettive che, nel rispetto più completo dell’integrità dell’alloggio privato, si animano di spazi aperti e semi aperti, pubblici e semiprivati, progettati come un vero un sistema, ad ognuno dei quali è assegnato un ruolo specifico e complementare. La connessione e l’interfaccia tra spazi privati e pubblici sono garantite da un sistema di percorsi pedonali e ciclabili senza soluzione di continuità e con una leggibile gerarchia, (di attraversamento del quartiere e connessione con i percorsi esistenti, di servizio alle residenze e di accesso a queste). Il sistema lineare dei percorsi si attesta in due principali nodi, che si configurano anche come cerniere dell’insediamento, dal punto di vista non solo morfologico ma anche funzionale e sociale (cfr. TAV. 1 “Schemi funzionali). La presenza di una maglia regolare sulla quale si attestano le residenze esistenti, da un lato, e dall’altro, la tangenziale a sud ed un canale a est, propongono differenti allineamenti che trovano equilibrio in un primo spazio centrale, punto di saldatura tra le due parti che compongono la proposta insediativa e cerniera di connessione con il quartiere esistente in fase di completamento. Centralmente si collocano infatti anche le attività di servizio e di commercio di vicinato, che risultano così accessibili a tutto il quartiere esistente e non sono al comparto di residenza sociale. Sia questa prima piazza, che un secondo, minore, spazio pubblico segnano inoltre il passaggio tipologico degli alloggi, essendo collocate nei blocchi centrali le residenze destinate a locazione temporanea, mentre attestano l’insediamento a ovest ed ad est le residenze destinate a locazione permanente. Questa scelta localizzativa ha l’obiettivo di garantire una vivibilità e vitalità complete e continue dell’intero insediamento. La popolazione residente in modo fisso garantisce un presidio nelle estremità del comparto e allo stesso tempo garantisce un continuo attraversamento anche della parte centrale, che ospitando servizi e commercio e di dettaglio, rimane attiva. La posizione baricentrica degli alloggi temporanei favorisce l’integrazione con la popolazione già residente che si muove nel quartiere per raggiungere il verde attrezzato e i servizi. Dal punto di vista ambientale e paesaggistico, l’insediamento si pone in continuità con il costruito esistente, anche per garantire l’opportuna distanza dalla tangenziale e dalla linea di alta tensione.

Uno degli obiettivi perseguiti è la progettazione organica ed integrata di tutti gli spazi aperti che sono ai margini dell’insediamento, in prossimità della tangenziale a sud, del canale ad est e via Settembrini ad ovest. I criteri di interventi per perseguire una qualità degli spazi aperti ed una caratterizzazione di questi riguarda l’uso di impianti arborei di essenze autoctone che garantiscano un’alternanza percettiva di pieni e vuoti oltre che la possibilità di luoghi d’ombra e di sole. Lo spazio di bordo tra spazi verdi aperti ed edifici è mediato dalla presenza di orti destinati agli abitanti. Spazi semi-collettivi, si configurano come dei veri e propri giardini di quartiere la cui gestione può essere affidata direttamente alle famiglie oppure appaltata a gruppi sociali residenti nel quartiere per favorire l’integrazione e l’occupazione (anziani, immigrati…). La progressiva vicinanza degli spazi aperti agli insediamenti prevede un utilizzo diversificato della vegetazione: specie arboree a sviluppo dimensionale più contenuto ed adatte ad ambienti urbani, capaci di ombreggiamento estivo, caratterizzano gli spazi pubblici con una marcata regolarità, che riprende gli allineamenti morfologici e crea dei punti di continuità con il contesto e con gli spazi urbani. Schizzo progettuale degli spazi aperti al margine della tangenziale e degli spazi a verde adiacenti agli edifici Si prevede un collegamento con una fermata dell’autobus attraverso un percorso ciclo pedonale che scavalca il canale e si connette con il percorso di fruizione paesaggisti ca di progetto. Gli edifici che partecipano di questa configurazione spaziale urbana ne sono lo specchio. Caratterizzati da un fronte più pubblico ed uno privato, sono dotati di spazi di accesso e passaggi collettivi che mettono a sistema i luoghi pubblici con quelli di pertinenza delle residenze (cfr TAV. 1 “Progetto urbanistico scala 1:1.000). Il fronte di accesso pubblico nasce dalla rilettura del tradizionale passaggio coperto porticato, in cui la scansione degli elementi verticali e l’ombra fornita dai brise-soleil, che montano pannelli fotolvotaici, fornisce una continuità al fronte, una protezione ai percorsi ed agli accessi ed un filtro tra spazi pubblici e privati.

Il fronte prospiciente il quartiere esistente si presenta quindi unitario e continuo dal punto vista architettonico attraverso la modularità degli edifici, che all’interno di un linguaggio di regole comuni (materiali, interassi, aperture, blocchi scala) è capace di variazioni che interrompono la monotonia. Lo studio degli spazi aperti si è soffermato nei dettagli con l’obiettivo di dare continuità ai percorsi e allo stesso tempo conferire riconoscibilità agli accessi degli edifici, punti di connessione tra spazio privato e pubblico.

Il modulo, insieme agli elementi fin qui considerati, è uno dei pilastri fondanti del progetto che si intitola “4+4”, ovvero l’interasse di base dei moduli abitativi e di distribuzione: 4 metri x 4 metri (cfr. TAV. 1 “Progetto_ Concept”). L’esigenza di rispettare una modularità è nata per rispondere all’obiettivo di massima flessibilità tipologica e aggregativa adattabile anche a diversi contesti urbani, per il fatto che si stratta di proposte per residenze sociali, rivolte a un ampio target di popolazione, “pronte” per essere aggregate, montate nei luoghi in cui se ne senta il bisogno (cfr. TAV. 2). Il modulo 4 x 4 può ospitare tutti gli spazi funzionali di un’abitazione (camera da letto doppia, cucina, soggiorno, bagno e ripostiglio, bagno con camera, bagno con cucina, cucina con soggiorno, terrazza)e abbinando i diversi moduli si ottengo alloggi di tipologie e metrature diverse. L’alloggio minimo prevede l’accorpamento di tre moduli e fissa dunque la profondità dell’edificio ai 12 metri. Lo stesso modulo è di tipo strutturale. Si prevede una struttura travi/pilastri in calcestruzzo armato con interasse di 4 metri in entrambe le direzioni. Lo stesso principio vale per gli spazi di accessibilità che ospitano gli elementi di risalita (scale ed eventuali ascensori) che presentano una struttura identica, ma autonoma rispetto a quella delle abitazioni per garantire una maggiore sicurezza statica in caso di sollecitazione sismiche, in modo che le scale non gravino sugli stessi pilastri che sostengono le travi dei solai. Lo spazio di distribuzione si compone di due moduli: uno sempre destinato alla scala e l’altro, a seconda dei casi, si configura come uno spazio “jolly” in grado di soddisfare esigenze per spazi collettivi e/o esigenze di aumento di superficie degli alloggi.

La grande flessibilità progettuale ha consentito di prevedere differenti tagli di alloggi (cfr. TAV. 2). Le categorie di riferimento sono residenze a locazione temporanea e residenze a locazione permanente. Le residenze temporanee propongono sia alloggi con spazi comuni da condividere, o alloggi privati, per un totale di sette tipologie. Lo spazio di distribuzione (che occupa due moduli) si configura come un ampio spazio semi-privato: al piano terra è passante rispetto all’edificio e propone spazi coperti per le biciclette ed il ricovero di attrezzi per il giardino e l’orto, ai piani superiori ospita una lavanderia stireria collettiva e spazi di ricreazione e socializzazione. Le residenze permanenti propongono dieci differenti tipologie e in questo caso il modulo distributivo si presta ad una riduzione degli spazi collettivi in favore di spazi privati (cfr. TAV. 2). Il linguaggio architettonico propone l’utilizzo di finiture di tipo tradizionale con l’uso dell’intonaco in facciata, accanto ad elementi innovativi, come il blocco finestre dotato di serramento esterno in alluminio verniciato colorato con sistema di oscuramento a scorrimento orizzontale previsto in PVC della stessa colorazione. Il sistema di chiusura delle logge private e semi-private prevede un sistema avvolgibile in lamellle di alluminio orientabili con cassonetto a scomparsa ispezionabile. Si è perseguita un’attenzione particolare al rendere fruibili gli spazi aperti (logge e spazi comuni coperti) anche nella stagione estiva proponendo opportuni sistemi di protezione dal soleggia mento. Tutti i sistemi di protezione si collocano all’esterno dell’involucro con funzione di isolamento termico,al fine di non favorire un surriscaldamento all’interno, impendendo già dall’esterno, l’ingresso dei raggi solari.

2. EFFICIENZA ENERGETICA ED UTILIZZO DI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE 2.1_Caratteri strutturali e sistema costruttivo Il progetto propone un sistema portante travi/pilastri in calcestruzzo armato impostato su una maglia di interasse di 4 metri in entrambe le direzioni. Come sottolineato, il modulo portante dei sistemi di risalita è indipendente rispetto a quelli degli alloggi per favorire un migliore comportamento sismico. Inoltre per ridurre i rischi legati ad eventuali attività sismiche si è garantita una regolarità globale dell’intero edificio, che sia basa su una regolarità strutturale e sulla simmetria, elementi che garantiscono agli edifici una buona stabilità. Nella scelta del sistema costruttivo si è prestata attenzione alle prestazioni energetiche dei materiali e all’innovazione tecnologica.
Accanto alla più tradizionale struttura porta in calcestruzzo, con tempi di messa in opera lunghi e stagionali, si propone un sistema di tamponamento (muri esterni) in blocchi di calcestruzzo cellulare la cui posa in opera avviene tramite incastro maschio femmina e incollaggio, senza uso di malte, con tempi di realizzazione estremamente ridotti, semplificando anche la logistica di cantiere e incrementando la sicurezza in fase di messa in opera. La muratura isolante è mostrato in blocchi di calcestruzzo cellulare dello spessore di 36,5 cm, che risponde integralmente alle esigenze di isolamento termico (conduttività termica= 0,091 W/mK, trasmittanza termica U= 0,25 W/mqK previsto per il 2010, senza intonaci termici e senza isolamento a cappotto. Inoltre essendo un materiale isotropo risponde anche ad esigenze di isolamento acustico (potere fonoisolante 47 dB). Il tamponamento è previsto anche in corrispondenza del telaio in c.a. con appositi pezzi di spessore minore (cfr. TAV. 2) finalizzati ad eliminare il ponte termico. Si sottolinea che l’utilizzo di tale tecnologia risponde non solo ad elevate prestazioni energetiche, ma anche ad un risparmio energetico globale e viene classificato come materiale ecologico dal momento che la produzione del calcestruzzo cellulare non prevede processi di combustione ad elevate temperature, e le materie prime sono materie naturali (sabbia, acqua calce e cemento). È un materiale completamento ininfiammabile e incombustibile ed è un materiale solido e durevole nel tempo. Per i solai si propone la medesima tecnologia, ma in alterativa potrebbe essere usato anche un solaio tradizionale. Gli elementi per i solai sono prefabbricati armati e autoportanti dotati i immaschiamento, garantendo anche in questo caso tempi di posa non paragonabili ai sistemi in laterocemento. Per le pareti divisorie interne si sono contemplate due differenti ipotesi: l’utilizzo del medesimo materiale di tamponamento esterno con pareti monostrato a isolamento termico e acustico, idonee anche per la separazione di unità abitative differenti (spessore 15 cm), o in alternativa, per garantire una maggiore flessibilità a mutamenti di esigenze spaziali, l’utilizzo di pareti in cartongesso e isolamento in lana di roccia.

2.2_ Impianti la concezione degli impianti ha come obiettivo lo sfruttamento di risorse energetiche rinnovabili e l’autonomia energetica delle unità abitative (cfr. TAV. 2 per i dettagli). Si propone l’utilizzo dell’impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, in combinazione con una pompa di calore ad assorbimento a gas per la gestione dell’impianto di riscaldamento, l’istallazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, la possibilità di recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione degli spazi a verde pubblici e privati, piuttosto che per usi sanitari Impianto solare termico: sono previsti pannelli solari sottovuoto, in grado di garantire un maggiore apporto energetico anche in condizioni di basso irraggiamento o basse temperature esterne. Impianto fotovoltaico: l’istallazione è una proposta di cui abbiamo verificato la fattibilità economica, dal momento che l’alto costo di installazione viene ammortizzato dal rendimento sia privato, con il consumo dell’utenza, e tramite canale di finanziamento pubblico con la re immissione in rete. Impianto di recupero acqua: le scelte progettuale puntano alla eco sostenibilità, garantendo un minimo impatto delle vaste superfici impermeabili attraverso il convoglio delle acque piovane all’interno di vasche di accumulo, dalle quali l’acqua non persa può essere riutilizzata per l’irrigazione delle altrettanto ampie superfici a verde. Impianto di riscaldamento e produzione ACS: l’utilizzo di una pompa di calore consente di avere il maggior rendimento rispetto alla caldaia a condensazione, abbinata con pannelli radianti a pavimento permette un notevole risparmio energetico dell’involucro.

3. ACCESSIBILITÀ DEGLI SPAZI lo spazio pubblico è stato progettato sulla base di un sistema continuo di percorsi con attenzione all’uso del medesimo materiale di pavimentazione per garantire una continuità visivo-percettiva, una riconoscibilità e una facilità di percorrenza. L’utenza prevista nel nuovo quartiere contempla la presenza anche di anziani, malati, disabili, a tal fine, a livello di impianto urbanistico, si è prestata attenzione alla accessibilità degli edifici, garantita sempre su entrambi i fronti per favorire la scelta di percorsi più brevi a seconda delle esigenze. Il progetto architettonico delle residenza prevede la collocazione di numerosi alloggi ai piani terra con spazio privato e accesso indipendente, che possono essere riservati ad utenze che presentano ridotte capacità motorie. Il modulo distributivo che nella proposta progettuale ospita la scala ha anche la possibilità di ospitare eventualmente il vano ascensore o servo scala. Si è presta attenzione al collegamenti con la città esistente, connettendo i percorsi ciclabili a quelli già presenti e alle fermate dei mezzi pubblici. 4. REALIZZABILITÀ DELLE SOLUZIONI PROGETTUALI Dal punto di vista gestionale si ipotizza una responsabilizzazione dei residenti del nuovo quartiere, tramite l’istituzione di associazione autogestita che possa proporre ai soggetti anche la gestione della attività di servizio e commerciali insediate nei quartieri, e l’organizzazione di attività che utilizzino gli spazi collettivi previsti nelle residenze temporanee (sala riunione-proiezioni, laboratori), in modo che questi spazi non risultino essere ad uso esclusivo del quartiere, ma si aprano anche alla città favorendo l’integrazione dei residenti, e anche recuperando, attraverso le attività stesse, fondi per la manutenzione dell’insediamento. La proposta progettuale si basa su una soluzione semplice e modulare dal punto di vista compositivo e costruttivo. L’utilizzo del modulo 4x4 consente una flessibilità nella anche nella scelta aggregativa degli edifici favorendo soluzioni morfologiche differenti. Il sistema costruttivo, come sottolineato, prevede rapidi tempi di realizzazione, e la proposta si basa su materiali esistenti, attualmente in produzione, le cui prestazione e caratteristiche sono state presentate direttamente dalla ditta produttrice. Si sono verificati i costi degli impianti proposti, valutandone anche l’ammortamento. In particolare si sottolinea che l’istallazione dei pannelli fotovoltaici è sostenuto da Enel che propone un finanziamento senza acconto e pagamento in 12 anni con rate mensili di importo costante (finanziamento a tasso fisso) e prima rata a 6 mesi dall'erogazione.
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    Project details
    • Year 2009
    • Client Collegio Costruttori Edili di Industriali Reggio Emilia, Società Costruttori Spa
    • Status Competition works
    • Type Apartments / Multi-family residence
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