Arte Sacra in Taggia | Alessandro Mammone

ANALISI E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI

Il progetto, apparentemente molto semplice, nasconde alcuni dettagli molto importanti dal punto di vista emozionale e religioso.

Le otto fessure che segnano il prospetto sud, oltre a ricordare il numero 8, sacro per tutta la cristianità, simbolo della resurrezione e della mediazione tra la Terra e il Cielo, unisce dio all'uomo e viceversa (viene rappresentato anche l'infinito, la vittoria e il Karma).

In questo progetto gli otto segni incastonati su una superficie verticale rappresentano i solchi scavati dalle lacrime che segnano il viso nei momenti legati alla perdita, ma anche nei momenti di gioia e di speranza (dagli otto solchi nella parte superiore ci saranno dei fori passanti protetti da un vetro che lasceranno passare la luce all'interno dell'edicola e illumineranno l'interno dall'alto).

Le lacrime, come il sorriso e le rughe, segnano il viso e fanno parte della vita, la morte terrena fa parte della vita eterna.

Questo monumento sarà costruito in materiale semplice (ma eterno), il calcestruzzo.

In questo caso sarà realizzato facendo una cernita del materiale inerte da legare al cemento bianco e polvere di marmo, dato che il marmo è un elemento naturale ed elemento comune nell'arte funeraria (ma quin sarà reinterpretato) per poi farlo riemergere al momento del disarmo. Una volta tolti i casseri a mezzo di un lavaggio e mediante spazzalatura, saranno eliminati i primi millimetri di cemento portando al la luce l'inerte di colore bianco che aiuterà a schiarire il colore grigio del cemento alleggerendo l'impatto della facciata.

Alcuni marmi della tomba di famiglia esistente verranno reimpiegati all'interno della nuova edicola.