Scuola Comunale di Musica | Paolo Bonvini

Falconara Marittima / Italy / 2006

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L' edificio è stato premiato con il "Premio Marche Architettura" 2008 e ha vinto il primo premio nell'ambito del "Premio Innovazione e Qualità Urbana" 2009, categoria "Città e Architettura".


Il progetto è presentato anche nel volume di Lorenzo Ciccarelli:  “Guida all’architettura nelle Marche. 1900-2015”, Quodlibet, 2016, pp. 176-177.


L'incarico di progettazione e direzione lavori, ha consentito di “riabitare” con la scuola di musica una ex falegnameria, edificio a pianta rettangolare intercluso su tre lati dall’edificato circostante, con unico affaccio su strada di uno dei lati corti che, adattandosi al tracciato stradale, deforma la pianta fino alla forma trapezia. Sostituita la copertura a due falde dell’edificio originario, di questo si è conservato il solo perimetro murario e in particolare la facciata su strada, degli anni ’20, e i suoi stilemi.
Si è scelto di inserire all’interno delle quinte murarie un oggetto completamente nuovo composto da 5 elementi tra loro chiaramente leggibili ognuno dei quali svolge un ruolo funzionale ed estetico allo stesso tempo:
- la “scocca”, vera modellazione dello scavo a terra contiene l’auditorium e costituisce il basamento del tutto;
- il muro attrezzato posto lateralmente a contenere tutti i servizi, i collegamenti verticali e gli elementi tecnologici in modo tale da liberare il resto della pianta da elementi impermeabili alla percorribilità;
- il corpo galleggiante, vero e proprio tetto abitato dell’auditorium, concepito come una pianta assolutamente libera da vincoli, flessibile a modifiche e a necessità diverse che contiene le aule della scuola della musica;
- il patio, luogo di evasione psicologica e giardino astratto dove peraltro insiste l’affaccio dell’aula di musicoterapia;
- la copertura dell’atrio di ingresso con funzione di coronamento della facciata esistente a denunciare in maniera assolutamente delicata l’intervento progettuale contemporaneo.
Elemento fondamentale del progetto è la percorribilità della sua sezione longitudinale, vera esperienza coagulante l’intero intervento. Il corridoio al piano terreno, che all’estremità opposta all’ingresso da strada dà accesso al patio interno, è doppiato al livello superiore dal corridoio di distribuzione delle aule e da tre “ponti” che danno accesso ai vari spazi di servizio. A sottolineare le percorrenze e a staccare il corpo dei servizi dall’auditorium e dalle aule superiori interviene un lucernario orizzontale che taglia l’edificio in tutta la sua profondità, a riportare la presenza del cielo sopra una “strada” interna.
L’edificio realizzato instaura con il contesto un rapporto assolutamente chiaro:
-di conservazione e restauro della facciata (unici interventi su di essa una leggera linea di coronamento di protezione a filo parete sovrammontante di trenta centimetri, la sostituzione degli infissi in legno con nuovi infissi in metallo ed una leggera pensilina in corrispondenza della porta di ingresso preesistente)
-di totale novità e complessità all’interno del recinto murario in un gioco di doppiezza ad accentuare la sorpresa del fruitore.
La proposta progettuale è stata pensata come parzialmente flessibile in quanto è si composta da parti fisse come l’auditorium per 90 posti che deve essere principalmente una cassa armonica per ascoltare musica e per ben funzionare non può essere per definizione modificabile, ed il sistema dei servizi, dei collegamenti, del guardaroba, della biglietteria-portineria e dei ripostigli, tutte funzioni indispensabili seppur modificabili, ma anche da un corpo di stanze di insegnamento “galleggiante” sopra l’auditorium, composto da spazi che saranno divisi secondo le esigenze degli utenti e modificabili in base alle sopraggiunte nuove esigenze.
La forma proposta dell’ auditorium, per ciò che riguarda la planimetria e la sezione, è quella tipica prevedibile per sale di piccole dimensioni.
La sua semplicità, il suo sistema distributivo e delle uscite, la sua simmetria, l’assenza di strutture od altri sistemi di disturbo alla riflettenza dei suoni, ne fanno uno spazio con prestazioni acustiche potenzialmente efficienti.
Per ciò che riguarda gli altri spazi, quelli specifici della scuola di musica si è pensato di renderli “stagni” cioè totalmente insonorizzati in maniera tale da non creare situazioni di disturbo reciproco in caso di utilizzo contemporaneo di più aule.
La sezione strutturale inoltre, essendo studiata con utilizzo di travi e pilastri in acciaio, permette oltre a contenere altri sistemi tecnologici, l’utilizzo di vari tipi di isolamento acustico delle dimensioni desiderate.

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    L' edificio è stato premiato con il "Premio Marche Architettura" 2008 e ha vinto il primo premio nell'ambito del "Premio Innovazione e Qualità Urbana" 2009, categoria "Città e Architettura". Il progetto è presentato anche nel volume di Lorenzo Ciccarelli:  “Guida all’architettura nelle Marche. 1900-2015”, Quodlibet, 2016, pp. 176-177. L'incarico di progettazione e direzione lavori, ha consentito di “riabitare” con la scuola di...

    Project details
    • Year 2006
    • Work started in 2005
    • Work finished in 2006
    • Main structure Steel
    • Client Comune di Falconara Marittima (An)
    • Status Completed works
    • Type Schools/Institutes / Concert Halls / Music schools/Music academies / Recovery of industrial buildings / Building Recovery and Renewal
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