casa B | antico bellina

Il progetto ha a che fare con il concetto di “identificazione” inteso come “rapporto significativo dell’essere umano con un mondo di cose” (L’Abitare di C. Norberg-Schulz). Muove dal desiderio di insediarsi, di trovare un “punto di arrivo”, agisce sulla voglia di “appropriazione” del luogo, di riconoscimento, di appartenenza al luogo e sulla capacità di interpretare i significati di quel “mondo di cose”.

Il progetto fa vivere di nuova vita uno spazio abbandonato e fatiscente, esito di uno spontaneo accorpamento di volumi, un tempo destinato a stalla, fienile e umile dimora, situato in un borgo ai piedi di una collina a nord del centro storico di Serravalle a Vittorio Veneto.

Il “mondo di cose” da interpretare per questa nuova vita sono le murature in pietra locale, le strutture dei solai e della copertura in legno di castagno, il piano di calpestio in terra battuta e tavole, le aperture, eseguite dove serviva. Ma anche la qualità della luce, il rapporto con la strada, con un rio e con le montagne a nord. 

Un rispettoso recupero dei materiali e del metodo costruttivo con l’introduzione di misurati elementi di collegamento verticale, secondo un linguaggio contemporaneo e coerente con la matericità e il rigore originari, hanno dato vita a degli spazi per l’abitare. Ma proprio per la pulizia delle forme e l’essenzialità, gli spazi si sono dimostrati efficaci anche ad accogliere eventi temporanei aperti al pubblico come mostre di fotografia e di opere d’arte in occasione delle feste locali.