Una torre per abbattere le barriere a Carbognano | Edoardo De Cicco

L'area, un quadrilatero di circa 30 m x 22 m, si trova sul versante orientale del centro storico di Carbognano, a 25 m est dal nuovo parcheggio e confina a ovest con Via del Lavatore. Al lotto si accede sia da valle, in corrispondenza all'attraversamento pedonale della S.P.35 che conduce al parcheggio, sia, in alto, da via del Lavatore. È l'unico lotto libero da edificazione su questo versante del borgo. Una delle differenze più evidenti tra Carbognano e gli altri borghi dell’alto Lazio è costituita dal Castello e da come questo, nei secoli, sia stato del tutto assorbito dall’abitato, tanto che ormai risulta difficile individuarne dall’esterno i confini. Il castello costituisce il nucleo intorno al quale l‘abitato, a partire dal X secolo, è nato e si è sviluppato. E’ composto da un solido corpo a quadrilatero sormontato da un massiccio mastio. Le mura sono coronate con un filare di beccatelli che sostengono una sorta di camminamento di ronda merlato. La torre orientale a pianta circolare, ubicata in aderenza alla chiesa di San Pietro Apostolo, da elemento di fortificazione e osservazione, nel tempo, ha assunto il ruolo di porta di ingresso al borgo, grazie al varco che al piano terra mette in comunicazione la piazza del Comune con il sistema viario del versante est.

Dell'antica torre la nuova torre ricalca il diametro esterno (6,65 m) e reinterpreta il varco al piano terra che, nella nuova, diventa un grande arco che accoglie chi si appresta a visitare il borgo. Inoltre la nuova torre reinterpreta le finestre del piano nobile e del secondo piano dell'antica torre che, nella nuova, diventano aggetti, balconi belvedere che ricercano e colgono le migliori visuali dal versante est.

La nuova torre è un manufatto che nel tempo verrà progressivamente avvolto dalla vegetazione. Se i borghi di origine medioevale rappresentavano nuclei i cui confini con l'esterno (campagna, boschi) erano assai netti, la nuova torre vuole essere fisicamente e simbolicamente un elemento in cui le barriere vengono abbattute: il costruito e la vegetazione si fondono in essa, il borgo abbatte le barriere fisiche e attraverso la nuova torre diventa finalmente accessibile a tutti.

L’accessibilità è risolta attraverso un percorso pedonale a pendenza contenuta che a partire dall’attraversamento della S.P. 35 in corrispondenza del nuovo parcheggio, scende verso l’area di intervento. Qui uno spazio di sosta, caratterizzato da una lunga seduta e un’area a verde piantumata con ulivi, introduce alla nuova torre di connessione, costituita al centro dal vano ascensore: un elemento cilindrico realizzato in cemento armato; una scala esterna con rampe elicoidali, realizzata in acciaio; un elemento cilindrico di inviluppo realizzato in rete metallica il cui diametro risulta pari a quello della torre del castello. La rete crea un sostegno per vegetazione rampicante (Edera e Caprifoglio) che, secondo un immaginario di stampo romantico, richiama l’immagine del castello.