Elisabetta's house | lucia gori

Si tratta di una villino unifamiliare del 1929 composto da due piani fuori terra, frazionato negli anni ‘60 in due unità, uno per piano. Il piano in questione è il primo e si accede tramite una scala esterna. Il progetto è mirato ad una ridistribuzione spaziale e al riutilizzo dello spazio del sottotetto (40 mq) mediante la rimozione dei controsoffitti in canniccio esistenti e la creazione di un soppalco. Sono state eliminate le pareti a creare una zona pranzo – living unica e aperta. Colori a contrasto sono stati utilizzati per dare profondità all’ambiente, il blu della parete di fronte all’ingresso, la parete corridoio che porta alla zona notte, compresa la porta del bagno. Una libreria è stata ricavata al centro del living ed un’altra. La scala che porta al sottotetto è rivestita in rovere effetto bruciato come la pavimentazione di tutta la casa e si mimetizza nella parete blu. I colori utilizzati sono i toni del blu. La cucina guarda il pranzo e si chiude con una porta scorrevole facente parte del mobile divisorio. È stato ampliato il bagno e ricavato una vasca in resina come le pareti. È stata lasciata una parete in ceramica con motivi floreali (resine realizzate da Res, Genova). Il bagno al piano superiore è giallo acido a contrasto con il resto della casa per dare una maggior luminosità all’ambiente. La parete del lavandino è in pietra. La doccia, anche lei in resina, è illuminata da una serie di led a parete. Foto Lucia Gori