STAZIONE | MARIO MURRU _ RAFFAELE PISANO

La Stazione Ferroviaria di Arzana è ubicata in agro di Arzana, in località “Su Pradu”, sul bordo di un piccolo altopiano dove la Strada Statale 389 (Lanusei – Nuoro) e la strada ferrata (Cagliari – Arbatax) corrono parallele. Sorge all’interno di un ampio recinto realizzato con muri in pietrame a secco, largo circa 30 metri, che corre parallelo alla S.S. 389 per circa 350 metri. L’altezza del muro non impedisce la vista del paesaggio circostante e permette al visitatore di sentirsi profondamente immerso nella campagna. Questo aspetto è fondamentale in quanto costituisce uno dei valori che maggiormente contribuisce alla costruzione del carattere del luogo. 

All’interno del recinto, la zona ovest è in parte occupata dalle varie diramazioni della strada ferrata, e in parte da una piattaforma di servizio alta 60 cm e delimitata da murature in pietrame realizzate con blocchi di forma piuttosto irregolare; quella est da cumuli del pietrame utilizzato per la realizzazione della massicciata ferroviaria. Ampie zone libere vengono utilizzate per il deposito momentaneo di traversine in legno e binari in acciaio. Nell’area compresa tra l’edificio e i binari, una lunga banchina corre parallela ai binari per 60 metri. L’intera superficie è pavimentata con ciottoli di fiume, senza alcun disegno, affogati in un letto di terra.

  La Stazione ha l’aspetto tipico delle stazioni ferroviarie costruite a fine ottocento lungo la strada ferrata Cagliari-Arbatax: un edificio a due livelli, a pianta rettangolare (dimensioni esterne metri 12,00 x 8,00), coperto da un tetto a doppia falda in legno aggettante su tutti i lati. Al piano terra un ampio androne bi-affacciato collocato in posizione centrale, disimpegna una serie di locali accessori. Al piano superiore era ubicata l’abitazione del capostazione.

L’edificio fronteggia con il prospetto ovest la S.S. 389 rispetto alla quale arretra di circa 6 metri. L’ambito di ingresso, infatti, è costituito da un cortile murato, aperto verso la strada.

In abbandono da circa venticinque anni, versava in pessime condizioni, a causa dell’incuria e dei continui atti di vandalismo.

L’intervento si attua con un restauro il più fedele possibile dell’edificio, con l’obiettivo primario di conservarne l’aspetto e le finiture interne ed esterne originarie. I lavori di riattamento della costruzione hanno mirato a conservarne le caratteristiche tipologiche, riproponendo, per le parti da reintegrare, gli stessi materiali e le stesse tecniche costruttive utilizzate in origine. Gli elementi architettonici che ne caratterizzano l’aspetto esterno e le finiture dei pavimenti e delle pareti interne sono stati conservati e valorizzati.

Con l’intervento di recupero, la Stazione Ferroviaria, continuando a mantenere anche la destinazione originaria, è stata riconvertita in punto d’informazione e promozione escursionistica e turistica.