Riqualificazione dell'area archeologica in zona Porta Valle | Lorenzo Goffi

La proposta progettuale prevede l’articolazione del vuoto urbano su tre livelli: - il camminamento sopra le mura cittadine, - la piazza “attrezzata”, come luogo di aggregazione e palcoscenico di eventi culturali di varia natura, -il livello ipogeo, per godere delle preesistenze archeologiche e non, tutto ciò connesso da un sistema di collegamenti verticali, integrato all’interno del nuovo elemento di testata che ridefinisce l’estremità dell’edificato esistente. L’idea si basa su un piano continuo in calcestruzzo bianco che, da elemento orizzontale, in contrasto con l’irregolarità dei resti archeologici, diviene parete verticale a conclusione della schiera urbana. Alla piazza si accede, oltre che da via San Marino, anche dal piazzale Mezzogiorno fuori le mura attraverso un tunnel in acciaio cor-ten che denuncia l’intervento all’esterno. La zona ipogea è collegata al livello superiore fisicamente, da una scala che ripercorre l’antico accesso al lavatoio, e metaforicamente, dall’acqua che ha, da sempre, caratterizzato il luogo. Essa, attraverso un percorso continuo, collega i due livelli in un gioco di ruscellamenti verticali ed orizzontali all’interno delle vasche del lavatoio. La restante superficie della zona ipogea è dedicata agli scavi archeologici, resi accessibili da una passerella in legno che si muove tra i resti e si conclude in un’aula didattica dedicata all’esposizione dei reperti storici. Tale volume si relaziona anche al vicino lavatoio tramite un’apertura sul muro in terra battuta che li separa.