Agriverde | Emilio Maiorino

Per la sede della azienda agricola Agriverde che produce servizi di verde per il territorio e la città si è immediatamente pensato ad un’ immagine che dovesse essere distintiva, facilmente riconoscibile.
Anche perchè il sito su cui sorge, certamente con carattere più urbano che rurale, consente una visione unitaria dell’architettura.
Rialzato rispetto alla quota stradale di circa 1,20 m, la struttura è stata pensata come un oggetto posto sull’erba tra i fiori, come una teca, uno scrigno, un padiglione. L’immobile ha una parte interrata realizzata completamente in cemento armato fino al piano di campagna. Da quest’ultimo si eleva una struttura costituita da pilastri accoppiati composti in legno lamellare a campata unica, per uno spazio libero da vincoli, con solai X-lam in legno, nuova tecnologia per un materiale antico, antichissimo. Le pareti di tamponamento in cristallo, sono luminose di notte, e annullano totalmente la struttura in legno lamellare di sostegno retrostante. L’immagine è di un oggetto sospeso e contenuto tra un basamento costituito da un camminamento perimetrale in doghe di deak ed gli sbalzi del brise-soleil superiore in legno lamellare con travi sagomate a mensola.
La leggerezza del “cubotto” è poi ulteriormente accentuata dall’etereo pergolato insistente al piano terrazzo.
Unico elemento più alto è la torre dell’ascensore che nella sua larghezza contiene anche la scala di collegamento tra il piano interrato adibito a parcheggio e servizi, gli spazii commerciali e direzionali posti al pian terreno ed il terazzo espositivo in quota. L’idea generale di progetto è stata di realizzare un edificio con funzionamento bioclimatico ottimale, affidandosi ad una morfologia tesa a massimizzare le prestazioni energetiche dell’edificio, sia attraverso la realizzazione di un tetto a verde con soprastante pergolato , costituito da un’ orditura in legno totalmente amovibile, di altezza massima di ml 2,50, sia favorendo la ventilazione naturale nonché l’utilizzo di materiali ecocompatibili, in tema con l’attività di commercializzazione di cui l’impresa agricola si occupa. L’edificio con pianta pressoché rettangolare pari a m 11.50 x8.70 quale massimo ingombro a terra, ha un ‘altezza complessiva pari a m 3.30 ed è riparato dai raggi solari con delle tende retrattili costituite da canne naturali e posizionate sul file filo superiore esterno del brise-soleil ed ancorate sul bordo del camminamento in deak.
Particolare attenzione è stata posta anche alla dismissione dell’edificio alla fine del proprio ciclo di vita, con la possibilità dello smontaggio discretizzato degli elementi che, nella maggior parte dei materiali utilizzati, potranno essere immessi nella filiera del riciclo e del recupero.