Lo scudo | loris poët

Pinerolo / Italy

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L'intervento si configura come Piano di Recupero di un'area urbana.
L’insieme del costruito non denotava particolari caratteristiche di pregio:la presenza di fabbricati a varia destinazione, risalenti in parte alla seconda metà del secolo scorso ed in parte alla prima
metà del secolo, con successive aggiunte e superfetazioni, bassi fabbricati, tettoie, ritagli di
destinazioni dismesse (ex distributore di benzina), aree incolte verso la ferrovia, determinavano
una situazione caotica e fatiscente.
L’intervento ne ha previsto la demolizione totale in quanto non esistevano preesistenze storiche,
ambientali o paesaggistiche degne di nota.
L’esigenza primaria nel collocare il nuovo fabbricato é stata la ricerca della qualità ambientale delle funzioni residenziali, che ha comportato la scelta del massimo arretramento rispetto alla ferrovia.
La seconda esigenza, nell’ottica delle indicazioni del PRG, é stata la ricerca della continuità con il tessuto urbano circostante; la ricucitura si è realizzata tramite il collegamento tra Via Cravero e Corso Torino, sia pedonale, sia carrabile, e con la creazione di un parcheggio alberato e relativa
corsia di manovra.
Sul lato ovest dell’intervento esiste una compresenza di edifici costituenti sistemi architettonici
frammentati, più o meno organizzati, con pochi punti di contatto tra i vari elementi.
La varietà formale e dimensionale di questi insiemi, e la stessa “frizione” tra oggetti disparati e
linguaggi diversi costituivano però una caratteristica valorizzabile, a patto di trovare lo spunto per operare un’unificazione che rendesse il sistema fluido.
Il nuovo edificato si pone in aderenza alla cortina di fabbricati esistente e la parte del nuovo
volume di modesta emergenza oltre la copertura confinante viene risolta conle ali laterali e con una differenziazione di materiali di rivestimento onde evitare lo sgradevole effetto di facciata cieca; a livello di copertura il parapetto pieno del tetto piano è interrotto da una ringhiera che
dimensionalmente si ricollega al leggero sfondato delle lesene, che a sua volta corrisponde e
dialoga con il timpano della copertura del fabbricato adiacente.
L'effetto di ricucitura con la manica esistente cede man mano il passo ad un elemento di
rivestimento di facciata, una sorta di scudo che la protegge da smog e inquinamento acustico:  è una pelle in pannelli compositi di alluminio e materiale sintetico isolante, che avvolgendo con
continuità l'edificio ne disegna la testata curva posta a sud, dandogli una chiara e forte identità
formale, immediatamente riconoscibile.
L'immobile è composto di venti appartamenti (alcuni duplex), sei negozi e trentasei autorimesse
interrate; alla sommità, grandi terrazzi e copertura a volta in rheinzink caratterizzata da una cupola panoramica semisferica, realizzata con grande perizia da un artigiano locale.

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    L'intervento si configura come Piano di Recupero di un'area urbana.L’insieme del costruito non denotava particolari caratteristiche di pregio:la presenza di fabbricati a varia destinazione, risalenti in parte alla seconda metà del secolo scorso ed in parte alla primametà del secolo, con successive aggiunte e superfetazioni, bassi fabbricati, tettoie, ritagli didestinazioni dismesse (ex distributore di benzina), aree incolte verso la ferrovia, determinavanouna situazione...

    Project details
    • Status Completed works
    • Type Multi-family residence / Urban Renewal
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