La Piazza di Palazzo Marini | Magda Minguzzi

Il progetto si fonda su due principi fondamentali: il primo che "l'architettura è la scena fissa delle vicende dell'uomo" (Aldo Rossi), esprimendo con questo tutto il valore scenografico e di permanenza che è proprio della città antica; il secondo che la città si costruisce attraverso l'architettura, i suoi strumenti e la sua storia.
Il progetto di piazza si costruisce attorno alla figura del Palazzo (XVIII sec.) denominato Marini dal 1930 quando viene acquistato dall'omonima famiglia che lo trasforma da luogo di accoglienza per viaggiatori e persone meno abbienti a luogo della produzione.
Recentemente, grazie all'intervento di restauro dell'Amministrazione comunale di Alfonsine, il palazzo viene trasformato in spazio delle esposizioni. Palazzo Marini rappresenta anche una importante testimonianza dell'identità storico architettonica del luogo. E' infatti uno dei pochi edifici antichi che ha resistito al terribile attacco tedesco che il 20 gennaio 1945 si abbatte sulla cittadina.
Il nostro obiettivo è quello di sfruttare le potenzialità che lo spazio vuoto che affianca il palazzo rappresenta trasformandolo, grazie ad un intervento che lo definisce architettonicamente, nella piazza dove il palazzo si affaccia e si rappresenta.
Il vuoto diventa una piccola piazza semi pubblica -una sorta di estensione del piano terra di Palazzo Marini- destinata ad esposizioni, concerti, rappresentazioni teatrali, incontri di poesia ecc, oppure luogo della contemplazione e della socializzazione.
Selezionato alla International Call for papers "Fenomeni e forme dell’aggregazione urbana tra nuovi soggetti e comportamenti dell’abitare" FA5-Festival dell'Architettura 2009-2010.