Progetto di una residenza universitaria ecosostenibile nel piazzale Aldo Moro a Torino | Antonio Di Paolo

Il nuovo progetto presenta una configurazione esterna simile al progetto originario, si è deciso di mantenere un’alta percentuale di superficie trasparente, per dimostrare che è possibile raggiungere anche con questa configurazione livelli prestazionali energetici elevati; le prime modifiche al progetto quindi riguardano l’involucro verticale opaco e trasparente.
Il tamponamento esterno è stato coibentato con un isolamento interno costituito da pannelli di sughero e lastre di cartongesso, e un isolamento esterno composto da pannelli in fibra di cellulosa. Il pannelli di rivestimento esterni sono in legno ad alta densità. La trasmittanza termica dell'involucro opaco è di 0,24W/m²K, pari alla metà del valore di trasmittanza dell'involucro precedente.
Gli infissi sono costituiti da un telaio in PVC e le vetrate sono composte da tre vetri con doppia camera contenente argon (4/12/4/12/4). La trasmittanza del serramento è di 0,8 W/m²K, l'inserimento della vetrata tripla ha diminuito il valore della trasmittanza termica del 33%.
L'edificio sfrutta un sistema di ventilazione naturale che garantisce il raffrescamento estivo, questo è un carico energetico che per gli edifici tradizionali è molto alto, in quanto si è sempre optato per un impianto di condizionamento tradizionale, che comporta costi molto elevati.
L'edificio oltre che disperdere il 50% in meno, rispetto alla configurazione architettonica precedente, produce energia e la riutilizza sfruttando le fonti rinnovabili; la presenza di un impianto fotovoltaico garantisce la copertura del 30% del fabbisogno di energia elettrica, i collettori solari forniscono l'acqua calda sanitaria coprendo il 50 % della quantità necessaria.
L'acqua meteorica viene raccolta filtrata e immagazzinata in serbatoi interrati e riutilizzata per gli scarichi dei bagni e per l'irrigazione del manto erboso presente in copertura.
L'ultima fonte rinnovabile presa in considerazione è il vento, ma le condizioni climatiche della città di Torino non permettono l'installazione di impianti micro-eolici, i dati sulla velocità del vento esaminati non permettono un funzionamento economicamente vantaggioso.
Per migliorare le condizioni microclimatiche dell'isolato e di conseguenza dell'edificio stesso, si è pensato di realizzare un giardino pensile sulla copertura dell'edificio, sostituendo l'originaria copertura a falde.
I tetti verdi in estate assorbono il calore riducendo l'utilizzo degli apparecchi di raffreddamento degli edifici, sulla scala della città questo effetto riduce l'effetto di isola termica e riduce sensibilmente la temperatura estiva della città.
L'edificio ha ottenuto oltre che vantaggi dal punto di vista energetico, anche un ulteriore spazio comune di gradevole pregio architettonico, dato che nelle nostre città gli spazi verdi diminuiscono sempre di più, sostituiti dagli interventi di "cementificazione".
Sul lato sud dell'edificio è stata realizzata una serra bioclimatica che permette una diminuzione delle dispersioni termiche ponendosi come spazio cuscinetto con l'esterno, al suo interno gli alberi da frutto e il laghetto artificiale offrono un ulteriore spazio verde riservato alla residenza universitaria.