Nuova scuola in Malagnino

Malagnino / Italy / 2005

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Un primo criterio adottato, in linea con le esplicite richieste dell’Ente, è
stato quello del rispetto dello stato di fatto in termini di massima
conservazione dell’esistente in modo da contenere i costi di
adeguamento, dato che l’edificio non presenta anomalie o patologie
sotto il profilo statico.
• Le esigenze di formazione di nuovi spazi didattici (aule
speciali/laboratori) sono state soddisfatte proponendo la realizzazione
di un nuovo fabbricato che si innesta ad est con il corpo esistente, ad
esso connesso con un breve percorso vetrato. Esso conterrà a piano
terra uno spazio polifunzionale (v. punto A7) e a piano primo 2 ampi
spazi da adibirsi a laboratorio, suddivisi da partizioni movibili così da
poter essere resi comunicanti. Su entrambi i piani sono collocati due
blocchi di servizi igienici, comprensivi del servizio per disabili. Una
scala di sicurezza è ricavata in corrispondenza dello spigolo est. Il
nuovo volume rispetta, a nord e a est, le distanze dai confini delle
proprietà limitrofe. Il nuovo fabbricato è generato dall’incastro di due
volumi caratterizzati architettonicamente in maniera distinta: il blocco
servizi è segnato dalla massima opacità in contrasto con il volume
principale che, viceversa, fa della trasparenza il paradigma progettuale.
In questo caso è privilegiato il rapporto interno-esterno in modo tale
che la percezione degli spazi a verde da parte dei piccoli utenti risulti
immediata. Le grandi superfici vetrate sono poi dissimulate da un
sistema di brise-soleil in cotto che permettono il controllo sia degli
apporti solari sia dell’illuminazione naturale. Il trilite murario che
racchiude il volume conferisce protezione alla “fragilità” della pelle
trasparente.
• Per ottemperare alle prescrizioni normative è stata prevista la
realizzazione di una nuova aula di interciclo collocata a piano primo, in
posizione baricentrica rispetto all’impianto distributivo esistente.
• La formazione di un nuovo blocco scala-ascensore, collocato nella
medesima posizione dell’attuale vano scala, consente, oltre
all’abbattimento delle barriere architettoniche, anche l’ottimizzazione
del sistema di collegamento verticale tra tutte le unità spaziali.
• In relazione alle carenze del fabbricato esistente sotto l’aspetto sia del
risparmio energetico sia dell’ottimizzazione del comfort ambientale
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interno, l’intervento sull’esistente prevede l’adozione di scelte
tecnologico-funzionali connesse al contenimento energetico ed al
miglioramento delle caratteristiche prestazionali dei subsistemi edilizi.
• Un ulteriore aspetto considerato è stato quello della razionalizzazione
dei percorsi e delle macrofunzioni: tutti i fruitori della scuola devono
entrare da un unico accesso controllato (reception) e poi, da lì,
proseguire verso la scuola materna al piano inferiore, la scuola
elementare al piano superiore o il nucleo amministrativo al piano
ammezzato. A tal proposito, lo studio funzionale-spaziale e dei percorsi
è stato sintetizzato nella Tav. n. 04, nella quale si evidenza uno schema
delle macrofunzioni di progetto, con le loro relazioni e interferenze.
• La flessibilità d’uso delle unità spaziali, quale altro criterio progettuale,
è stata ricercata attraverso l’utilizzo di pareti mobili e/o pivotanti. Così,
ad esempio, le due sezioni della scuola materna possono
all’occorrenza, o durante la pausa pranzo, essere unificate dato che
sono separate da pareti mobili; le due aule speciali (informatica e
educazione artistica) del nuovo copro sono separate da una parete
mobile; l’aula di interciclo è separata dal corridoio da pareti
impacchettabili e quindi durante l’intervallo potrebbe configurarsi, con
il corridoio stesso, come un unico spazio ricreativo. Sempre nell’ottica
di una flessibilità d’uso, la sala polifunzionale di nuova formazione è
dotata di un accesso autonomo dal resto del complesso e pertanto
potrà avere una fruizione anche indipendente dallo stretto utilizzo
scolastico, ad esempio per conferenze/riunioni da parte della
popolazione.
• Dal punto di vista tecnologico-operativo l’adozione di tecnologie a
secco per la formazione del riassetto distributivo dell’esistente mira a
rendere meno invasiva l’attività cantieristica necessaria per
l’adeguamento dell’edificio secondo il primo lotto funzionale previsto.
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    Un primo criterio adottato, in linea con le esplicite richieste dell’Ente, èstato quello del rispetto dello stato di fatto in termini di massimaconservazione dell’esistente in modo da contenere i costi diadeguamento, dato che l’edificio non presenta anomalie o patologiesotto il profilo statico.• Le esigenze di formazione di nuovi spazi didattici (aulespeciali/laboratori) sono state soddisfatte proponendo la realizzazionedi un nuovo fabbricato che si innesta ad est con il corpo esistente, adesso...

    Project details
    • Year 2005
    • Client Comune di Malagnino
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
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